Passano 5 anni da quando Shawn Michaels e Chris Jericho si affrontano sul ring per la prima ed apparentemente ultima volta. Nel frattempo entrambi affrontano la nuova stella della compagnia John Cena, in momenti differenti, Michaels affronta Hullk Hogan in un match entrato nella storia (anche se per le ragioni sbagliate), Jericho addirittura si prende un periodo di stop e forma una band che otterrà un discreto successo. Non solo questo però, perché a Wrestlemania 24 Michaels finisce la carriera di Ric Flair, portandosi sulle spalle un peso immane, un peso che potrebbe addirittura distruggerlo.
Nelle settimane immediatamente successive Batista attacca personalmente Shawn, non avrebbe dovuto accettare quella stipulazione, non avrebbe dovuto acconsentire a quella stipulazione, non sopporta che per una scelta così egoista non avrà più modo di vedere il suo mentore nelle arene con lui. Michaels non ci sta, dice che ha fatto solo quel che gli è stato richiesto da un mentore, di dare tutto sé stesso, il 100%, non voleva una farsa, ma Mr. Wrestlemania. Una voce si aggiunge al coro, quella di Chris Jericho, un mediatore che non pende da nessuna delle due parti, ma ha un’opinione ben ferma su entrambi: Shawn ha goduto a finire la carriera di Flair, Batista sarebbe voluto essere al suo posto. Nessuno dei due soggetti la prende bene per queste idee così radicali, e Jericho le prende a destra e manca ottenendo qualcosa però: sarà l’arbitro speciale del match.
Quando Batista sta per colpire con la Batista Bomb, Michaels riesce a sfuggire, ma cade subito a terra, le sue gambe stanno cedendo. Jericho controlla che cosa stia accadendo, Batista dà le spalle all’avversario e non si accorge che Shawn si è rialzato in piedi e lo colpisce con una Sweet Chin Music, lo schiena e chiude il match. Il finale è troppo controverso, e Jericho è il primo a dubitare della buona fede di HBK, ha finto l’infortunio solo per ottenere la vittoria, ha fatto di tutto un’altra volta solo per sembrare più bravo del suo avversario. Il pubblico lo fischia, e gli sembra assurdo, perché ogni volta che dice la verità sono loro a tifare per chi è il cattivo della situazione. Chiede allora come sia possibile che il più grande della storia, Shawn Michaels, si sia trasformato in un piccolo, patetico verme bugiardo, e subito gli salta addosso. I due si malmenano intorno a tutto il ring, ma appena Jericho prende il sopravvento rende chiaro quale sarà il futuro: “Il peggio deve ancora venire…”
Michaels costa a Jericho il suo titolo Intercontinentale a Nights of Champions, e viene reso ufficiale il loro scontro a Great American Bash. Proprio qui Jericho si accanisce sul volto sfigurato dallo scontro con il monitor, un bagno di sangue circonda il ring e l’arbitro non può far altro se non fermare il match decretando Jericho vincitore. L’apice si raggiunge a Summerslam. Shawn sale sul ring accompagnato da Rebecca, sua moglie. Annuncia una volta per tutte che è pronto ad appendere gli stivali al chiodo e dire addio al wrestling a causa dell’infortunio che Jericho gli ha creato. Ed è proprio il canadese a farsi vivo per prendersi la gloria di aver fatto ritirare una legenda. Non si sta ritirando infatti perché i dottori gli hanno detto che non ce la fa più, ma è stato per il suo operato. Ha bisogno che Shawn lo ammetta, vuole che le ultime parole da wrestler attivo di HBK siano “Chris Jericho mi ha costretto al ritiro”. Michaels lo guarda e risponde che quando tornerà a casa guarderà sua moglie e i suoi figli negli occhi e gli dirà che un folle l’ha costretto al ritiro, ma vuole anche che quando Chris tornerà a casa guardi sua moglie e i suoi figli e gli dica una cosa: “Non sarò mai il prossimo Shawn Michaels”. Chris prova a colpire con un pugno, ma Shawn lo schiva, lasciandolo colpire sua moglie. Così, con Michaels vicino alla moglie con i medici diretti verso Jericho che intanto scappa e sorride, si chiude lo scenario.
Chris vuole chiudere i conti, lo farà ad Unforgiven in un Unsanctioned Match, solo così potrà finire quello che ha iniziato, solo così, finalmente, dopo tutti questi anni, potrà porre la parola fine a quella che una volta era una carriera leggendaria.