Benvenuti a tutti i lettori di Zona Wrestling e bentornati ad un nuovo appuntamento de “I Migliori Anni”! Mancano due giorni al primo Elimination Chamber femminile della storia, e quale miglior occasione per rispolverare le origini di questo match? Entrate con me nella macchina del tempo e riviviamo insieme questo match.
Survivor Series 2002. Dopo la fallita storyline dell’invasione degli ex talenti di WCW e ECW in WWE, si tenta l’innovazione dividendo il roster in due: RAW e Smackdown. Undertaker, Undisputed Champion, entra a far parte del roster dello show blu, lasciando RAW senza un titolo massimo. Allora Eric Bischoff, GM dello show, decide che non possono rimanere indietro, anche loro devono avere un titolo massimo, e riporta in auge il World Heavyweight Championship, posandolo alla vita di Triple H. Da questo momento, il re dei re sarà al centro della compagnia, unificando il suo titolo con quello Intercontinentale, e portando diversi lottatori a volerlo affrontare. Primo tra tutti Chris Jericho, che ha visto il suo titolo andare via per colpa di Ric Flair, RVD ha perso la sua chance al titolo massimo per colpa del Naure Bou, Kane ha rischiato di perdere i titoli di coppia dopo che Hunter e Flair hanno attaccato Hurricane nel backstage. In un momento in cui tutti vogliono mettere le mani addosso al campione, quale miglior modo di lasciarglielo fare? Nella puntata di RAW post-No Mercy tira fuori dal cappello l’idea geniale: Booker T, RVD, Chris Jericho, Kane, Triple H e una persona che aveva giusto un paio di ragioni per voler vendetta contro il campione, Shawn Michaels! Michaels è riuscito ad uscire da un infortunio che avrebbe dovuto far finire la sua carriera, e al momento del suo ritorno ha iniziato una violentissima faida con HHH. Non lottava da Summerslam, e quale miglior modo di farlo tornare sulle scene se non in un match in cui Hunter non aveva modo di barare? La data è fissata, Survivor Series 2002, gli sfidanti anche, l’innovazione inizia.
Da sottolineare è come il finale del match rifletta la rinascita dell’Heartbreak Kid, passato da una vita piena di vizi, che lo hanno portato ad allontanarsi da tutti quelli che lo amavano, stare in forma pessima, come ricorda Daniel Bryan nel suo libro, alla retta via, smette di bere e di usare antidolorifici in quantità industriale e ritorna sul ring diventando, se possibile, migliore di prima. La vittoria del match e del titolo riflette che, come nella sua vita, è riuscito a sconfiggere i suoi demoni.
E anche per questa settimana è tutto. Cosa ne pensate? Qual è il miglior match con questa stipulazione secondo voi? Fatemelo sapere nei commenti, e vi dò appuntamento alla prossima settimana con “I Migliori Anni”!