A metà anni ’90 il monopolio del wrestling si era stabilito, con la WWF e la WCW che si rubavano lottatori, manager, booker, manager, tutto pur di ottenere punti sulla rivale.
Shawn Michaels stava vivendo il suo periodo di massima fama, la stella della nuova era, con tutti i grandi fuori è riuscito a diventare la punta di diamante superando tutte le gerarchie. Nonostante il suo atteggiamento riesce ad entrare nelle grazie della dirigenza, e riesce ad avere tutto ciò di cui ha bisogno per brillare sempre di più. Così inizia a superare qualsiasi ostacolo gli si presenti davanti, da Bret Hart a Diesel, passando per British Bulldog e addirittura superando Vader, uno di quegli scontenti della WCW che se n’è andato per affondarla una volta per tutte. Servivano quindi nuovi mostri da dare in pasto al campione, non si potevano bruciare Undertaker o Bret Hart per occasioni che non fossero importanti, e l’idea venne in quel momento.
Nel 1994 Mick Foley lasciò la WCW col dente avvelenato: alla compagnia non andava bene nessun programma che lui gli offrisse, nessuna storyline era buona, niente sarebbe andato bene (a loro dire) per il loro pubblico. Mick, dato il suo stile di lotta piuttosto rude e pericoloso, trova subito una nuova casa nella ECW di Paul Heyman, ex manager in WCW, che gli offre di poter lottare come solo lui sa fare: forte e senza limiti. Si inizia a scontrare con Sabu, e l’alchimia c’è, e allora inizia a creare grandi match contro Shane Douglas e Sandman, e l’attenzione nei suoi confronti diventa assolutamente sopra le stelle grazie anche ai suoi match oltre l’estremo in Giappone e in IWA. E con tutta questa attenzione Vince McMahon anche inizia a gettare un occhio su questo Cactus Jack, e ci trova un nuovo mostro da far fronteggiare al suo pupillo. Nel 1996 lo mette sotto contratto, crea per lui una gimmick differente però, Cactus Jack è infatti un personaggio già stato utilizzato dalla WCW e non così famoso come Hulk Hogan da dover essere riutilizzato per filo e per segno, e diventa così Mankind, un uomo ritardato mentale, rinchiuso nel locale caldaie e come unico amico un topo di nome George, che ama il dolore, sia che venga inflitto a lui che se venga inflitto agli altri, ed è pronto a farsene anche da solo pur di sentirsi meglio soffrendo. Proprio per sottolineare la natura folle di Mankind gli viene data una maschera di pelle da indossare, in modo tale da rendere il suo look ancora più turpe.
In pochissimo tempo Mankind ottiene il successo sperato tra il pubblico, e inizia un feud contro Undertaker, altro grande personaggio oscuro nella compagnia. Proprio tra due fuochi Shawn Michaels e Mankind si scontrarono: Michaels era indaffarato in un feud contro Vader per il titolo mondiale, e Mankind con Taker. Grazie al suo Manager, Paul Bearer, Foley riesce a conquistare il titolo di primo contendente al titolo, e si sarebbe giocato la sua chance a In Your House “Mind Games”.