Era il 2015, il sottoscritto iniziava ad affacciarsi fuori dalla WWE per scoprire alternative, e la prima scelta risultò essere la più azzeccata: Wrestlekingdom IX. L’evento di cui tutti parlavano, tutti dicevano quanto i match fossero fantastici, quanto i lottatori fossero unici nel loro genere, quanto tutto il prodotto fosse a tutto tondo, a partire dal comedy agli scontri più duri e senza esclusione di colpi. Iniziai così a guardare questo nuovo show con aspettative altissime, che non verranno deluse. Passano i match, e uno in particolare mi lascia a bocca aperte: Shinsuke Nakamura vs Kota Ibushi.
Kota Ibushi è più giovane, ha viaggiato in tutto il mondo per diventare un atleta a tutto tondo. Inizia in DDT Pro, dove con la prima incarnazione dei Golden Lovers con Kenny Omega inizia ad essere conosciuto non solo in Giappone, ma anche nel resto del globo, tanto che inizia a lavorare in Messico e in alcune delle federazioni indy più importanti degli Stati Uniti, come la Ring of Honor e la PWG. Il suo fandom cresce, e nel 2009 accetta di tornare in Giappone nella New Japan Pro Wrestling ed inizia a scalare le classifiche nella divisione Junior, e per alcuni anni rimane lì, affrontando volti che poi diventeranno noti a tutti come Prince Devitt, Low Ki e gli Young Bucks. Ma proprio nel 2014 arriva la gloria con la salita nella categoria Heavyweight. Poco dopo l’annuncio del suo rinnovo di contratto prova a guadagnarsi la sua occasione di una vita: sfida Shinsuke Nakamura, il campione Intercontinentale, ad un match valido per il suo titolo a Wrestlekingdom IX. Nakamura accetta.
Ma chi era Shinsuke Nakamura? Fedelissimo della compagnia, da 10 anni in NJPW, con uno stile unico, colpi durissimi conditi da un carisma non indifferente, stile che gli affibbierà il soprannome di King of Strong Style, ma anche King of Swag, proprio per il suo stile e la sua presenza scenica. Ha vinto tutto nella compagnia, dai titoli di coppia all’IWGP Heavyweight Championship a soli 23 anni, diventando il più giovane detentore, per arrivare negli ultimi anni a lasciare il passo per il titolo mondiale a Hiroshi Tanahashi, ma rimanendo la bandiera della compagnia. Proprio con Tanahashi si contenderà il titolo nel 2014, fino alla sua definitiva consacrazione come campione.
E così arriviamo al 4 gennaio 2015, una serata storica per i lottatori e per me, una serata che ha cambiato la mia visione del wrestling definitivamente, e che tutti ricorderanno.