È passato quasi un anno da quando Shawn Michaels battuto Ric Flair nel suo ultimo match lottato in WWE, e tutto va per il meglio: la carriera procede a gonfie vele, altri feud vengono vinti da HBK, e lui stesso sembra essere tornato agli inizi degli anni ’90. È in forma smagliante, e avvicinandosi al periodo di Wrestlemania, Mr. Wrestlemania vuole una nuova sfida, vuole dimostrare per l’ennesima volta che è l’unico a poter compiere imprese impossibili. E c’è solo un’impresa che a Wrestlemania non è mai stata compiuta: interrompere la streak vincente di Undertaker. È arrivato a 16-0, e battuto nomi del calibro di Edge e Triple H, ma tutti i record sono fatti per essere battuti, e Shawn è qui per fare l’impossibile e diventare il numero 1 dietro quello che diventerà 16-1.
Nelle settimane che seguono Shawn inizia ad elencare tutto ciò che ha fatto nella sua carriera, da lottare per un’ora uscendone non solo vincitore, ma anche campione, a rivoluzionare il wrestling creando il Ladder Match, e il mondo ha assistito ancora una volta di quanto sia impattante la sua presenza sul ring. E proprio per tutta questa sua esperienza, Shawn ammette di ammirare Taker, ma in tutta sincerità…non lo teme. È riuscito a superare l’oscurità nella sua vita, e ha capito che la luce, se abbastanza sostenuta, riesce sempre a battere l’oscurità, e proprio questo accadrà al Grandest Stage of them all, quando il becchino perirà a causa di un potere ben più potente di qualsiasi altro mai affrontato prima.
I due non si scontravano dal 1998, e nessuno credeva fosse possibile un loro scontro nel futuro, soprattutto non a questo punto, con entrambi oltre la soglia dei 40. Ad oggi tutti gli addetti ai lavori, e soprattutto coloro che erano a contatto diretto con i contendenti pensano questo sia il match perfetto, dalla psicologia in-ring alla storia raccontata. Tutto è stato perfetto e imbattibile, e niente potrà superare emotivamente un match di questo calibro…almeno per un anno.