Tra addii inaspettati e ancora più inaspettati debutti la Monday Night War iniziava a farsi sentire tra la WWF e la WCW sin da subito, ma gli equilibri vennero sbilanciati in una serata: 7 luglio 1996.
Tutto ha inizio con l’arrivo di due nuovi lottatori nella World Championsh Wrestling, Scott Hall e Kevin Nash, i quali avevano deciso di cambiare aria e lasciarsi indietro i loro personaggi, l’indistruttibile Diesel e il popolarissimo Razor Ramon per una questione molto semplice: i soldi. Vince McMahon non offriva abbastanza, e non era così pronto ad un dialogo con le due star su questo fronte, ed è proprio qui che Eric Bischoff decise di mostrare gli artigli. Offrì non solo una ingente somma di denaro ai due, ma anche una storyline interessante e rivoluzionaria. Bischoff voleva portare qualcosa che nel wrestling mancava da qualche tempo, voleva trasporre la realtà all’interno del quadrato, e trovandosi sottomano Nash ed Hall, due lottatori fuggiti dai rivali e giunti nella lega dei grandi, decide di far sembrare il loro debutto e la loro presenza come una vera e propria invasione da due esterni, due Outsiders.
Primo a debuttare fu Scott Hall, appare durante un episodio di Nitro, interviene durante un match portando l’arbitro a fermare il tutto e far uscire i contendenti dal ring, e l’outsider ha così piazza pulita per esprimersi. Attacca i pilastri della compagnia affermando che lui può fare quel che vuole quando vuole e dove vuole. Viene allontanato di corsa da un arbitro, e sembra che stia per lasciare l’arena, ma invece si avvicina al tavolo di commento, dove Bischoff e Heenan sembrano veramente sconvolti da quella presenza. Inizia a parlare dicendo che “Loro” si sono stufati della boccaccia di Bischoff, che “Loro” possono battere chiunque vogliano, che “Loro” vogliono un match con i tre migliori lottatori che possono trovare, perché loro 3 gli faranno vedere come funziona in realtà.
In una settimana viene presentato il secondo contendente, Kevin Nash, ed insieme a Hall iniziano ad infastidire tutto il roster, bloccando match, distraendoli prima e dopo i match, tutto pur di ottenere quello che vogliono: l’attenzione e mostrare quanto alto fosse il loro valore. Chiedono a gran voce un match contro i Sting, Luger e Savage, come già richiesto dal fu Razor Ramon, e lo ottengono, dicendo che il terzo membro sta per arrivare, e allora domineranno tutto il panorama mondiale del wrestling.
Nella realtà, in tutto ciò che concerne l’extra ring c’era un unico problema, e consisteva nel decidere chi dovesse essere questo terzo soggetto. Doveva spaccare il pubblico in due, doveva essere qualcuno di inaspettato e allo stesso tempo con una notorietà immane. La scelta ricadde su Hulk Hogan, ma tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. L’offerta partì per l’Hulkster, ma Hogan aveva paura. Il suo personaggio è sempre stato un face, anzi, il face per eccellenza, se il piano non fosse andato a buon termine, che ne sarebbe stato della sua carriera? Non voleva, non poteva, la paura prendeva il sopravvento. Addirittura la sera prima di Bash at the Beach era assolutamente pronto a rifiutare l’offerta e rimanere quello di sempre. Mai si sarebbe aspettato quello che il futuro aveva in serbo per lui…