Quando il fenomeno Lucha Underground iniziò io ero rimasto in disparte, non sapevo cosa aspettarmi, e soprattutto non si trovava nulla in streaming già dopo 3 settimane dalla messa in onda. Ma tutto l’amore che i fan provavano verso questo prodotto mi hanno spinto a cercare sempre di più, e dopo ricerche e ricerche anche io ho capito quanto quello che avevo davanti era davvero qualcosa di favoloso: uno stampo televisivo simil-cinematografico dato soprattutto grazie alla produzione di un certo Robert Rodriguez, storie fresche e mai viste prima, nulla di simile a quello che le altre compagnie avessero mai portato in televisione. Arrivati alla fine della prima stagione ne volevo di più, non potevo smettere lì, e fortunatamente avevo finito poco prima dell’avvio della seconda. Così ho continuato ad ammirare il lavoro sopraffino fatto, i match lottati e tutto ciò che accadeva intorno a loro, ma nessuna storia mi ha portato via il fiato come quella tra Killshot e Dante Fox.

Killshot debutta nel Tempio dopo dei video package che raccontano il suo passato da militare, dove ha perso gran parte dei suoi commilitoni, ed ora porta delle targhette al collo come ricordo di tutti i caduti, per non dimenticare mai. Il salto verso la gloria inizia con la seconda stagione. Killshot sfida Marty Martinez in un Weapon of Mass Destruction Match dopo che lo stesso Martinez si è macchiato del furto delle targhette, e dopo che il sangue è sgorgato ovunque, Killshot riesce a riottenere ciò che è suo. Ma non finisce qui…

Poco dopo il match, proprio mentre stava celebrando la vittoria, gli viene recapitata una lettera da un certo AR Fox, che rivela di essere proprio uno dei suoi sottoposti lasciato in guerra mentre il suo tenente se ne andava pensandolo morto. Ma ora avrà la sua vendetta, perché non c’è peggior nemico di colui che cerca vendetta.

Quando dopo un match Fox si ripresenta davanti al suo traditore, questo non pensa che possa esserci rancore, anzi, pensa che finalmente potrà chiedergli scusa. Lo abbraccia e lo stringe mentre piange di gioia, ma Fox ha odio negli occhi, il rancore trabocca, lo allontana e lo colpisce violentemente. Ammira la sua opera e gli lascia le targhette sul corpo esanime, lanciando un messaggio ben preciso: io non ho dimenticato.

Il mascherato prova a chiedere scusa, e offre a Fox di fare coppia contro Martinez e sua sorella. E il match ci sarà, ma mentre inizialmente pare che tra i due sia tornata armonia, la coppia scoppia. Prima Fox decide di prendersi la gloria, poi decide di colpire Killshot e stordirlo prima che gli avversari lo finissero per vincere il match.

Per settimane si attaccano e si stuzzicano, ma la resa dei conti avverrà a Ultima Lucha Tres, dove si affronteranno in un Hell of a War Match: un match a tre cadute con tre stipulazioni differenti, First Blood, No DQ e Medical Stretcher match.

Sangue, orgoglio e amicizia, tutto racchiuso in un match con tutto in palio. Un candidato al match dell’anno che non sempre ottiene i giusti riconoscimenti.

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