A volte il tavolo di commento può fare magia. In un match in cui si doveva solamente vedere il campione nella sua veste più violenta possibile Jim Ross riuscì a creare la magia, a sospendere l’incredulità di ogni spettatore, a far sognare.

Undertaker voleva cambiare il suo personaggio dopo il 2000, non voleva più essere il non-morto, dato che tutto il panorama del wrestling stava cambiando, voleva qualcosa che fosse più reale, voleva essere sé stesso sul ring, ed è così che nasce l’American Badass. Nei due anni che seguirono andò a cambiare molti degli elementi che lo rendevano ancora troppo simile al becchino, si taglia i capelli, cambia il moveset, abbracciando appieno questo nuovo stint e andando sempre più a staccarsi dal suo passato. Vince il WWE Undisputed Championship da Hulk Hogan, ed è poco dopo questo avvenimento che la nostra storia avviene.

Viene annunciato che nell’episodio del primo luglio di RAW Taker avrebbe messo in palio il suo titolo contro un giovanissimo Jeff Hardy. Divenuto famoso grazie al suo tag team con suo fratello Matt, ma dopo essere stati massacrati dal debuttante Brock Lesnar, Jeff inizia a muovere i primi passi in singolo, e proprio questo match lo porterà ad essere amato da tutti, anche chi prima lo denigrava per le sue follie.

Hardy fa il suo ingresso quando Undertaker è già sul ring, e si nota subito la paura nei suoi occhi, il timore di quello che può accadergli lo sta mangiando vivo, la sua solita corsa verso il quadrato viene sostituita con una camminata lenta e piena di sospiri, cercando di sopprimere la voglia di scappare. Inizia a giocare con la moto del Badass, il quale corre fuori per accertarsi che non la righi, ma questo era solo un modo di Hardy per colpire per primo, lanciando la scala proprio contro l’avversario. Non appena si rialza, ecco che gli si lancia addosso dal ring. Non appena tocca terra corre a prendere una sedia, e subito la scaraventa sul cranio del campione. Non basta a tenerlo a terra, però, infatti Taker si alza e lo inizia a colpire con l’aiuto della barricata. Colpo dopo colpo si ricorda della scala poggiata a terra, prende Hardy in spalla, ma il suo tentativo fallisce e Hardy lo spinge contro la scala un’altra volta. Come può tenerlo giù? Il suo passato folle gli dà l’idea, mentre Taker è a terra prende la scala e la poggia su di lui, sale i gradoni e…LEG DROP!

È arrivato il momento, deve provare la scalata. Prende la scala e la porta dentro, ma qualcuno la trattiene, prova a guardare se si sia incastrata, ma gli arriva dritta in faccia. Con Hardy in crisi, Taker prende la palla al balzo e lo fa partire contro il tavolo di commento con un altro colpo diretto al volto con la stessa scala. È arrivato il momento di andare a riprendere il titolo, ma proprio mentre è a metà strada pensa: “Perché non fare più male al novellino?”. Esce dal ring e ricomincia a lanciarlo sul tavolo di commento una, due, tre volte. Ma non basta, ora lo lancia sulle barricate e lo continua a colpire con una sedia. Vuole che non si rialzi, lo porta sul ring e continua a colpirlo senza mai fermarsi, aiutandosi anche con la scala. Ma Hardy non sa cosa voglia dire mollare, inizia a rispondere ai colpi e non si ferma, ma Taker è più forte, e con un solo pugno riesce ad atterrarlo di nuovo. Lo posiziona all’interno della scala sull’apron e…LEG DROP! Neanche il tempo di controllare in che condizione siano le sue gambe che torna sul ring per malmenare l’avversario.

Inizia a lanciarlo a destra e sinistra, da angolo ad angolo, ma Hardy risponde salendo sul paletto e colpendo Undertaker con una Whisper in The Wind. Iniziano a colpirsi a vicenda, ma Jeff ha la meglio, riuscendo per una volta a far rimanere l’avversario a terra fuori dal ring. Si accorge che le condizioni della scala sono pessime, allora ne cerca un’altra, trovandone una più alta. La posiziona. Inizia a salire. Non vede Undertaker, deve essere ancora a terra, ma in realtà è proprio dietro di lui, lo agguanta per colpirlo con una Last Ride, ma Jeff riesce a contrattaccare, e lo colpisce con un hurricanrana. Taker finisce fuori dal ring, Hardy deve solo salire e fare suo il titolo. È vicinissimo a farcela, ma l’avversario torna su e lo colpisce con una sedia, lo lancia a terra e inferisce. È arrivato il momento di finire tutta questa pagliacciata, lo carica sulle spalle per lanciarlo con una Last Ride sulla sedia, ma Jeff risponde colpendolo, cerca una seconda volta di contrattaccare con l’hurricanrana, Taker lo ferma poco prima che riesca, ma Jeff prende la sedia di corsa e lo colpisce. Ci riprova, sale e sfiora il titolo, è proprio lì, a pochi centimetri, ma la sedia torna in gioco, e per l’ennesima volta ricomincia il massacro. L’American Badass non lo lancia a terra stavolta, decide di salire anche lui sulla scala, ma Jeff non molla, anzi, prova a salire, è quasi arrivato, TOCCA IL TITOLO, ce l’ha fatta, nulla lo può bloccare, sta per entrare nella storia…o forse no…Taker lo prende per il collo e lo colpisce con una Chokeslam dalla cima della scala sulla terra. Con Jeff finalmente a terra, il campione allunga un braccio e riprende ciò che gli appartiene. Jeff ha perso.

Taker fa per andarsene, accende la moto mentre Hardy ricomincia a mettersi in piedi. Qualcosa lo ferma, si gira e lo guarda, sale sul ring e lo colpisce finalmente con una Last Ride. Finito il suo lavoro riprende la moto e fa per andarsene, quando una voce interrompe il suo viaggio verso il backstage. “NON MI HAI FATTO MALE! HAI CAPITO? SONO ANCORA IN PIEDI!” Jeff Hardy si regge alle corde per tenersi in piedi, a stento, ma ci riesce. Undertaker fa per colpirlo, ma si ferma…lo guarda, e gli alza la mano. Riconosce il coraggio di un giovane veramente folle.