La settimana scorsa vi ho parlato di un match avvenuto nel 2005 che, anche se sarebbe dovuto essere lo show della serata, per colpa degli stessi fan divenne un’occasione mancata. Un anno dopo si decide di riprovarci, e di proporre quello che è mancato un anno prima. Ma quel che ritorna è invece la controversia sul ring.
Quello che la WWE aveva intenzione di fare era portare ai fan quello che volevano: un revival della ECW. E non solo gli avrebbe dato ciò che volevano, ma c’era la volontà di fare qualcosa di grosso, portare l’orologio indietro per una notte, riportare in voga quello stile così estremo ancora una volta, e rispolverare vecchi nomi fuori dalle scene che contano veramente da tempo immemore. Iniziano quindi a chiamare leggende su leggende, da Sandman a Tommy Dreamer, il Blue World Order risponde subito, e anche leggende che un anno prima non hanno accettato di partecipare, questa volta fanno la loro apparizione, ed ecco arrivare così nel 2006 Terry Funk, Balls Mahoney e tanti altri, lasciando però al loro posto le mine vaganti come New Jack.
Tra le tante attrazioni, si decide di dare non una, ma due chance titolate ad ECW originals: RVD avrebbe sfruttato il suo contratto del Money in the Bank nel main event contro John Cena in un match valido per il WWE Championship, mentre il World Heavyweight Champion Rey Mysterio avrebbe affrontato Sabu. Due match da capogiro al solo pensiero, ma qualcosa accadde che, come l’anno precedente, fa diventare un ottimo match sulla carta una controversia più o meno nota.
Tutto nasce da un problema creato dalla compagnia stessa, in quanto vuole puntare su Sabu, davvero, ma non se la sentono ancora di concedergli uno spot così difficile come un regno da campione mondiale. E qui sorge il problema. Sabu accetta di partecipare per il secondo anno consecutivo, ma in nessun modo vuole fare la figura dello scemo, non vuole ritrovarsi come molti dei wrestler che non hanno accettato la WWE quando erano all’apice della fama e ora si ritrovano ad essere presi in giro in ogni occasione possibile, lui vuole che essere ritratto come quello che è sempre stato, un “Homicidal, Suicidal, Genocidal, Death-Defying Maniac”. Tutto giusto, gli organizzatori vogliono premiarlo, però…il suo avversario non è proprio un signor nessuno…Rey Mysterio non vinse quel titolo solo per la sua bravura, certo, la maschera e il suo stile aiutavano a rendere il suo personaggio famoso e appetibile sul mercato, ma niente come la morte di Eddie Guerrero gli aveva portato quel qualcosa in più in modo tale da essere ricercato ancora di più. Sì, un giorno avrebbe perso il titolo, ma in questo momento?! Impossibile! Non si poteva. Si tenta di ragionare con Sabu, ma uno schienamento pulito ai suoi danni è totalmente fuori dalle sue corde, non può e non vuole perdere davanti al suo pubblico a casa sua da debole. Allora continuano a spingere, a cercare una via, fino a quando, riluttante, si ritrova a dover accettare una via di mezzo, un modo per vincere il match, ma non il titolo: un no-contest. Dopo un bump molto pericoloso si sarebbe raggiunti alla conclusione che nessuno dei due atleti era in condizione di continuare. L’unico modo per finire ed evitare la rivolta era questo, e nonostante tutto, per la seconda volta, un dream match si è macchiato di controversie.