È difficile staccarsi dalle etichette, ancora più difficile è allontanare l’idea che tutto ciò che hai ottenuto non è stato frutto di un tuo sforzo, ma è grazie al passato di tuo padre. Ed è proprio per questo che Dustin Rhodes, dopo l’addio alla WCW, accetta il progetto che la WWE gli offre, quello di interpretare un personaggio avvolto nel mistero, un soggetto bizzarro, fissato con l’oro e il cinema, ma soprattutto, ed è il fattore che più di tutti gli ha donato fama agli inizi, il suo essere sessualmente ambiguo. Ma oltre l’apparenza c’è anche qualche messaggio velato, come il messaggio che appare prima di ogni suo promo, “A Shattered Dreams Production”, che rimanda direttamente al soprannome dell’uomo dalla cui ombra cerca disperatamente di scappare, suo padre, l’American Dream, Dusty Rhodes.
La fama cresce, il pubblico si dimentica chi si nasconda dietro quella maschera d’oro, e che si voglia ammettere o meno, il personaggio riscuote un discreto successo. La compagnia se ne accorge, e vuole cavalcare l’onda facendogli iniziare un programma per il titolo intercontinentale, al momento detenuto da Razor Ramon. La faida inizia con una lettera di Goldust dove dice di ammirare il campione, ma la sua non è semplice ammirazione, ammette che c’è qualcosa di più, qualcosa che fa scoppiare l’ira di Ramon, che scappa schifato dalla scena. Ma non si butta giù, prova e riprova ad ottenere le attenzioni che cerca, arrivando addirittura a pitturarsi un cuore con al suo interno il nome Ramon. Ma non ottiene l’effetto desiderato, perché l’unica cosa che ottiene è un pestaggio fuori dall’arena. Non è giusto, dopo tutto quello che ha fatto per lui, per dimostrargli il suo amore, questa è la ricompensa? No, se lui non avrà l’affetto da Ramon, Ramon non avrà più la cosa a cui tiene di più: la sua cintura. Viene quindi sancito un match per Royal Rumble, il primo vero faccia a faccia dove, però, non arriva da solo, ma si fa accompagnare per la prima volta da Marlena, quella che sembra essere la sua dominatrice, ma che nella vita reale è la moglie di Dustin Runnels. Per tutto il match Goldust tocca, sfiora, cerca di far invaghire l’avversario di lui, ma niente, Ramon pensa solo al match. Proprio quando sembra che Razor abbia il match in pugno, 1-2-3 Kid interviene nel match e lascia libero Goldust di ottenere la sua rivincita.
Con una vittoria simile, subito l’ormai ex campione vuole una rivincita, e il match viene programmato per Wrestlemania 12, ma qualcosa accade…Scott Hall inizia ad avere problemi, viene sospeso per problemi con la droga, e proprio nel periodo di poco precedente al PPV più importante dell’anno. Come risolvere? Cosa fare con il titolo interecontinentale? E un nome importante si affaccia alla porta con il nome di Roddy Piper. E allora la storia viene quasi spontanea, riproponendo la storyline dell’amore non contraccambiato, ma con una differenza: invece di rimettere in scena tutto il programma, si mette in scena solo il gran finale, un Hollywood Backlot Brawl. C’è però un piccolo easter egg, la WWE avrebbe voluto la partecipazione di OJ Simpson come special guest di Wrestlemania, ma i suoi problemi con la legge hanno fatto desistere la compagnia visto i problemi che avrebbe potuto portare, ma in un certo senso Simpson fu parte integrante dello show. Nella scena dell’inseguimento in macchina si vede in bella vista una Bronco bianca inseguita dalla polizia, teoricamente guidata da Piper, mentre in realtà è uno degli inseguimenti più conosciuti nella storia televisiva americana, l’inseguimento di OJ attorno ad LA a bordo del suo fuoristrada bianco.