Manca sempre meno alla fine della leggendaria carriera di Jushin Liger, il 4 gennaio lotterà per l’ultima volta nella compagnia che l’ha reso famoso, poi ringrazierà tutti, dai vecchi fan della New Japan, da quelli che l’hanno scoperto grazie a delle cassette che giravano tra amici, o anche i più giovani che lo hanno scoperto grazie all’internet o altri mezzi.
Si potrebbero tirare in ballo un’infinità di match per parlare di lui, ma ho preferito scegliere qualcosa di veramente importante nella storia del pro wrestling: il primo match nel primo episodio di Nitro. Per raccontare al meglio questa storia dobbiamo fare un passo indietro, e spiegare il perché in primis si sia scelto come opener di un evento così importante un match tra due cruiserweight. Andiamo in Giappone della fine degli anni ’80, un giovanissimo Keiichi Yamada non viene accettato nel dojo della New Japan per la sua stazza, ma lui non si butta giù, e decide di provare a mantenere il suo sogno ancora vivo andando parecchio lontano dalla sua terra, andando in Messico, dove impara come anche qualcuno di più piccolo può intrattenere il pubblico con uno stile fuori da quello normalmente offerto da tutte le altre compagnie. Keiichi diventa bravo, molto bravo, e la New Japan è costretta a tornare sui suoi passi quando un loro rappresentante lo rivede in Messico. E così inizia la sua carriera. Match dopo match impara e migliora, e la compagnia se ne aggrada, vede un futuro roseo per lui, e decide di affidargli il peso della maschera di un personaggio di un manga, Jushin Thunder Liger, un esperimento simile a quello fatto non molto tempo prima con Tiger Mask, un progetto assolutamente remunerativo, e anche questa volta il colpo va a segno. Ma succede qualcosa, e mentre tutti quelli che hanno indossato i panni di Tiger Mask si sono poi spogliati di quel peso e hanno deciso di cercare gloria con altri nomi, Keiichi si affeziona al suo personaggio, non vuole staccarsene e darlo a qualcun altro, e la compagnia lo asseconda, fidandosi di lui, e lui di loro. Gli anni passano, e arriva il 1994, un anno particolare per Liger. La compagnia decide di fargli vincere per la seconda volta il Best of Super Junior, e lui chiede alla compagnia di puntare in una delle sue idee, una coppa che aveva come scopo creare dei match spettacolari tra lottatori da tutto il mondo e da compagnie diverse, andando a prendere per la prima edizione la Frontier Martial Arts, la Michinoku Pro e la ospitante NJPW, ma poi allargandosi a compagnie dallo stampo più internazionale come la ECW e la AAA in Messico.
Con una fama ben cementata, la WCW, major americana che collabora con la New Japan, lo vuole nei suoi show, creando storie intorno a lui basandosi sull’idea di proporre ad un pubblico più vasto il wrestling che i cruiserweight esprimono nel resto del mondo. Quando la compagnia di Ted Turner decide di attaccare direttamente la più grande potenza nel wrestling in televisione, decide di mostrare sin da subito perché loro non sono solo un’alternativa, ma hanno il pacchetto completo che può soddisfare tutti. E allora, quale miglior vetrina per dimostrare quanto i loro match fossero qualitativamente superiori se non portandoli come primi nella card nel primissimo episodio del loro programma televisivo?