Salve a tutti, lettori di Zona Wrestling, e benvenuti al primo appuntamento con questa nuova rubrica che descriverà quelli che sono stati i feud più belli e interessanti della storia del wrestling. Quest’oggi inizio con la scelta di un feud (e un match) che è stato precursore dell’era WWE che ci ritroviamo a vivere: John Cena vs CM Punk.
Dopo essere stato messo alla prova per qualche anno da Vince McMahon, CM Punk si ritrova a dover dimostrare di valere quanto dice, e far vedere che lui è materia da Main Event. Così, durante un Table Match tra John Cena e R-Truth, decide di intervenire contro il bostoniano, allora WWE Champion, e di tirarsi fuori dalle scarpe qualche sassolino. Rivela che il suo contratto è in scadenza, scadrà proprio il giorno di Money in the Bank, e che non solo se ne andrà, ma lo farà in grande stile: portando con sé il WWE Championship. Dove? In Ring of Honor e ovunque il wrestling venga apprezzato, dice Punk. McMahon infatti non ha a cuore il wrestling, ma solo la compagnia, la stessa compagnia fatta da leccaculo come John Cena e John Laurinaitis. Non odia John, anzi, gli sta simpatico, ma odia l’idea che lui si creda migliore nel ring, perché l’unica cosa in cui Cena è migliore di lui è ad essere il cagnolino di Vince McMahon, ed è bravo come Hulk Hogan e The Rock.
Nelle settimane successive Vince cerca di rimediare alle intenzioni di Punk, facendogli rinnovare il contratto. Nessuno può tentare di andarsene con il suo titolo massimo, non c’è riuscito Bret Hart e non ci riuscirà di certo lui. Ma Punk non molla, anzi, lo prende in giro, chiedendo condizioni inaccettabili ma soprattutto delle scuse sentite dal Chairman della compagnia. Non riuscendo ad adempire alle richieste, l’ultima risorsa è solo lui, John Cena, colui che da solo ha distrutto il Nexus, che da anni ha il peso della compagnia sulle sue spalle, l’unico che può fermare questa idiozia.
La cosa più appassionante del match, oltre al lottato assolutamente fuori da ogni schema per il periodo in cui è stato proposto, è il pubblico. Per la prima volta dallo One Night Stand della ECW John Cena non è solo fischiato, ma è odiato dal pubblico, vogliono che Punk vinca, vogliono il Second City Saint sulla cima del mondo. Memorabile è inoltre la prestazione dei due, John Cena che con Punk spolvera un arsenale quasi inedito, e Punk che cerca in tutti i modi a lui possibili per batterlo. Ottimo è anche il finale, per niente scontato, in cui McMahon, dopo aver cercato di fare un revival del Montreal Screwjob, chiama fuori Del Rio, fresco della vittoria del Money in the Bank, ma Punk riesce a scappare con il titolo tra la sua famiglia: la gente di Chicago.
Per questa settimana è tutto, ci rivediamo la prossima con un nuovo episodio di “I migliori anni”!