A seguito della messa in onda di Money In The Bank, è stato pubblicato un nuovo episodio della serie “WWE 24” sul WWE Network. Per chi non conoscesse questa rubrica, ogni puntata dello show ripercorre tramite molti contenuti registrati dietro le quinte alcuni eventi significativi: che sia un semplice ppv o un ritorno di un wrestler dopo un lungo periodo di assenza, questa serie aiuta lo spettatore ad immedesimarsi nei protagonisti dell’episodio, sia nei momenti di gioia che in quelli di dolore. Detto questo, in occasione dell’uscita del capitolo dedicato a Becky Lynch, oggi sono qui per comporre una mia personale Top 5 delle 18 puntate precedenti, ripercorrendo così i passi più importanti di quello che, a mio avviso, è lo spettacolo esclusivo del Network più interessante di tutti. Senza indugiare oltre, possiamo iniziare.
5) “Seth Rollins: Redesign. Rebulid. Reclaim.”
L’episodio interamente incentrato su Seth Rollins entra in questa mia personale classifica soprattutto per il contesto nel quale si inserisce la puntata: difatti, questo capitolo di “WWE 24” mette in mostra il dietro le quinte della strada che ha portato The Beast Slayer a recuperare dal brutto infortunio al ginocchio rimediato negli ultimi mesi del 2015. Sebbene durante quel periodo l’attuale campione universale stesse indossando le vesti del cattivo, il documentario mette in mostra il lato umano che c’è in Seth: tra la disperazione provata per il suo ginocchio e la determinazione dimostrata negli esercizi di fisioterapia, l’ex membro dello Shield riesce a mettere a nudo un lato del suo carattere fatto di incertezze e rimpianti, andando in netta controtendenza rispetto al suo personaggio spocchioso e sicuro di sé interpretato al tempo. Il contrasto tra la maschera “Seth Rollins” e Colby Daniel Lopez, vero nome del performer, funziona alla perfezione, ed è proprio questo il punto di forza di questo episodio.
4) “NXT Brooklyn”
Sono particolarmente legato a questo capitolo della serie dato che, ancora oggi, “NXT Takeover: Brooklyn” resta il mio speciale dello show giallo preferito. Nonostante la puntata faccia riferimento allo show nel suo complessivo, “NXT Brooklyn” prende in considerazione principalmente le due rivalità più importanti del ppv: Kevin Owens vs Finn Balor; Sasha Banks vs Bayley. Nel primo caso, è soprattutto The Prizefighter a mettersi in mostra, rivivendo alcuni ricordi che lo legano al Barclays Center e parlando del legame col figlio. Mentre, nel caso della faida femminile, tutte e due le lottatrici della Boss ‘n Hug Connection hanno la possibilità di splendere allo stesso modo. Ricordo in maniera particolare proprio gli spezzoni dedicati a quest’ultimo feud, con le performer che riescono a trasmettere alla perfezione la loro gioia, tramite alcuni ricordi provenienti dal passato e condividendo con noi le emozioni precedenti e successive al loro storico incontro svoltosi nella città di New York. Un episodio genuino, che mette in mostra quanto funzioni bene il progetto NXT.
3) “Wrestlemania 30”
Una citazione al primo capitolo della serie era d’obbligo. Grazie a questo episodio di “WWE 24”, ci viene data l’occasione di vivere più da vicino un evento pieno di momenti memorabili qual è stato Wrestlemania 30. Tra la tristezza nel vedere The Ultimate Warrior vivere in felicità e spensieratezza quelli che, purtroppo, sono stati i suoi ultimi giorni di vita e la commozione provocata dal solido legame tra Daniel Bryan e Connor The Crusher, questa puntata colpisce dritta al cuore. Senza dimenticare poi le sequenze dedicate alla fine della Streak: si passa dallo sconforto trasmesso dai vari commenti social legati a questo evento allo sgomento di Vince McMahon nel prestare aiuto ad un mal ridotto The Undertaker. Un vera e propria altalena di emozioni. A mani basse, la migliore delle puntate dedicate allo Showcase Degli Immortali.
2) “Kurt Angle: Homecoming”
Nonostante si rasenti appena l’ora di durata, la puntata dedicata a Kurt Angle riesce a trattare alla perfezione ogni singolo momento della carriera dell’eroe olimpico, mettendo in luce la troppa competitività di un uomo che, a causa di questo suo difetto, ha toccato il fondo. Grazie al prezioso aiuto di sua moglie, ci viene raccontata senza troppi filtri la caduta libera intrapresa da Angle una volta abbandonata la WWE. Ho trovato particolarmente toccanti le fasi nelle quali a parlare è stata proprio la consorte dell’ormai ex-wrestler, con quest’ultima che spiega come fosse disposta ad allontanare il performer nel caso in cui non avesse deciso di dare una svolta alla sua vita. Oltre ai momenti tristi, però, il documentario proporre anche diversi attimi di allegria: in particolare, mi vengono in mente tutte le scene dedicate al rapporto molto stretto instaurato tra Vince McMahon ed il protagonista della puntata, oppure il siparietto svoltosi nel backstage della Hall Of Fame dove John Cena chiede ironicamente ad Angle di ricordargli quale fosse il suo nome. Infine, da citare pure la presenza di Dixie Carter, dato che è stata per molto tempo associata alla TNA. Sebbene l’ex GM abbia avuto troppi problemi nel corso della sua carriera, si sa che ogni favola ha il suo lieto fine.
MENZIONI D’ONORE
“Thank You Daniel”
Uno speciale molto emozionante dedicato al ritiro di Daniel Bryan. A causa di ciò che è successo a posteriori, purtroppo (o per fortuna) non riesco ad inserire “WWE 24: Daniel Bryan” nella mia personale classifica.
“Finn Balor”
Un viaggio molto interessante tra i luoghi dove Bálor è cresciuto a livello professionale, rivivendo i momenti più difficili della carriera dell’irlandese, ovvero quelli dell’infortunio.
1) “The Hardys: Woken”
Un pugno nello stomaco inflitto senza pietà. Ecco il modo perfetto per descrivere questo episodio di “WWE 24”. I materiali multimediali condivisi in questo documentario sono decisamente forti: video in cui entrambi i fratelli sono visibilmente ubriachi, il match di Victory Road 2011, ma, soprattutto, l’ultimo saluto condiviso da Matt Hardy prima di un tentativo di suicidio. Gli Hardy Boyz hanno raggiunto un punto molto basso intorno al 2010, e questo capitolo della serie non lo nasconde affatto. Vedere questo episodio mi ha fatto ragionare ancora di più sul significato più recondito della gimmick di “Broken/Woken Matt Hardy”, personaggio che rappresenta a tutti gli effetti la rinascita dei due fratelli. Alla stessa maniera, la visione aiuta ad attribuire ancora più valore al ritorno del tag team avvenuto a Wrestlemania 33, dato che questo momento rappresenta il culmine di un percorso che ha portato Matt e Jeff ad una quasi insperata salvezza. Sicuramente, questa è la puntata ad avermi trasmesso le emozioni più forti.
E voi, cosa ne pensate di “WWE 24”? Anche a voi piace questa serie? Quali sono i vostri episodi preferiti? Volete pure la Top 5 dei peggiori episodi? Fatemelo sapere nei commenti.
The Notorious