Tra conferme e rumors sono usciti i probabili nomi per l’Hall of Fame 2017. Hanno scelto i nomi giusti? Vediamoli insieme.

Natural Disaster. Prendete due bestioni di due metri per duecento chili e metteteli nello stesso team: qualcuno è in grado di fermarli? Su questa base si è formato questo temibile duo di giganti. Earthquake da singolo era un monster heel perfetto, apparentemente imbattibile fece sudare sette camicie a un certo Hulk Hogan in un feud in cui si mise in dubbio (in storyline) il proseguo della carriera di uno dei wrestler più amati di sempre. Degno di nota era stato anche il feud contro Jake The Snake in cui (sempre nella finzione) Earthquake arrivò a uccidere il serpente del rivale. Tugboat invece aveva iniziato ad avere successo come alleato di Hogan, andando a prenderne le difese proprio nel mezzo della rivalità contro il suo futuro compagno. Destò infatti molto scalpore il suo tradimento nel match che lo vedeva insieme ai Bushwhackers contro Earthquake e i Nasty Boys. Da quel momento turnò heel per passare sotto l’ala protettiva di Jimmy Hart formando con Earthquake il team dei Natural Disaster. E non solo, cambiò ringname divenendo Typhoon, così da rappresentare insieme al compagno due vere e proprie calamità: terremoto e tifone! I loro primi feud li videro contrapposti ai Bushwhackers e ai Legion of Doom, pur senza riuscire a conquistare i titoli di categoria. Si fecero via via più tesi i rapporti con il Jimmy Hart, la goccia che fece traboccare il vaso fu quando il manager aiutò i Money Inc a conquistare i titoli, cosa che comportò il turn face della coppia e il licenziamento di Hart. Mesi dopo riuscirono finalmente a diventare campioni proprio ai danni di Ted DiBiase e Schyster, mantenendo le cinture per diversi mesi per poi cederle agli stessi wrestler che avevano sconfitto. In singolo non riuscirono poi a cavalcare l’onda del successo, nonostante il passaggio in WCW. A tal proposito possiamo tristemente ricordare l’episodio dello Shockmaster: il wrestler che lo interpretava era proprio Thyphoon. Ad ogni modo come Natural Disaster hanno rappresentato alla perfezione delle calamità apparentemente imbattibili come raramente se ne sono viste nella categoria di coppia.

Rick Rude. Quando parliamo di lui parliamo di uno dei maggiori heel che si ricordi nella storia del wrestling, ancora oggi spesso imitato. Ingaggiato in WWE nel 1987 si presentò con un personaggio dal fisico scultoreo e molto vanitoso, non per niente assunse il soprannome di Ravishing. Affiancargli un gran manager come Bobby “The Brain “ Heenan fu una mossa vincente, i due formarono un duo heel memorabile. Rude iniziò poi una sorte di rituale post match, in cui veniva fatta salire una ragazza presa dal pubblico sul ring che felice riceveva un bacio. Questa caratteristica di latin lover della sua gimmick venne sfruttata nel feud contro Jake The Snake, dato che si mise a corteggiare la sua compagna nella vita reale, Cheryl, iniziando pure a portare dei pantaloni su cui era raffigurato il volto della donna. Un altro feud degno di nota fu senz’altro quello con The Ultimate Warrior, probabilmente la più bella serie di incontri combattuta da Rude in WWF, nella quale fece subire al Guerriero la sua prima sconfitta. A Wrestlemania V Rude riuscì a vincere conquistando il suo primo titolo in federazione, ovvero quello Intercontinentale. Negli anni seguenti le sfide con Warrior continuarono, lottando anche per il titolo WWF, ma fallendo l’impresa. Il titolo mondiale arrivò in WCW sconfiggendo wrestler del calibro di Flair e Sting. Purtroppo Rude fa parte della tristemente lunga lista di lottatori morti prematuramente, dato che scomparse a soli quarant’anni per un infarto causato da un’overdose di medicinali. Parliamo comunque di un lottatore che ha fatto scuola con la sua gimmick, che vediamo ancora oggi ripresa in molteplici varianti.

Diamond Dallas Page. La carriera di DDP non si può dire che partì con il botto, in WCW prima che sul ring lavorò come manager e come commentatore, inoltre poco dopo l’esordio subì un infortunio che lo tenne fuori per diverso tempo. Al ritorno iniziò a presentarsi con la fidanzata Kimberly, mettendo in scena sfide in cui era in palio la sua stessa valletta, oltre ad assumere come guardia del corpo Max Muscle. La prima svolta avvenne con la vittoria del WCW World Television Championship su Renegade, arrivata grazie alla Diamond Cutter, finisher che anni dopo abbiamo visto rivisitare in RKO da Randy Orton. Di lui si ricordano tante importanti faide tra cui cito quelle contro Eddie Guerrero e l’NWO (dopo che questi gli avevano chiesto di entrare nella stable). Sarà solo nel 1999 che finalmente riuscì a laurearsi campione del mondo dei pesi massimi, vincendo da face un match che vedeva coinvolti Hogan, Sting e Flair. Particolare fu la storia del terzo titolo vinto da DDP, che inizialmente non era riuscito a conquistare a causa del tradimento della moglie a favore di Jarrett, ma si vendicò conquistandolo in uno steel cage svoltosi a Nitro. Ma sapete contro chi finì il suo regno? Sarà l’attore David Arquette a sconfiggerlo, un episodio passato alla storia. La carriera in WWE fu di minore impatto. Iniziò come stalker di Sara, ex moglie dell’Undertaker, ma il periodo che fu più popolare fu quando iniziò a intraprendere la gimmick del motivatore, lavoro che svolgeva anche extra wrestling. Il suo palmares in WWF non fu ampio, avendo vinto appena un titolo Europeo e uno di coppia, non rinnovò il contratto a causa di diversi infortuni, in particolare uno al collo mise in dubbio le possibilità di proseguire la carriera. In seguito riuscì a tornare a combattere in TNA, ma credo che il suo più grande successo in età avanzata sia stato quello di aver brevettato un nuovo tipo yoga che a sentire molti wrestler debilitati nel fisico da dipendenze e infortuni avrebbe effetti miracolosi.

Beth Phoenix. Incomincio con il dire che ritengo Beth come la versione 2.0 di Chyna. In una WWE allora popolata più da modelle che da wrestler, la Glamazon con il suo fisico da body builder spiccava in mezzo a tutte. Vincitrice di quattro titoli di categoria, in chiave mark in certi periodi è stata così forte che non stupì il fatto di vederla partecipare alla Royal Rumble nel 2010 riuscendo a eliminare (distraendolo con un bacio) nientemeno che The Great Khali (seconda donna a partecipare alla rissa reale dopo Chyna e prima di Karma). Un altro periodo divertente fu l’alleanza con Santino, formando il duo Glamarella, coppia in cui la parte forte non era certamente quella maschile. I due si ritrovarono in una spassosa rivalità in seguito quando Santino iniziò a interpretare il personaggio di Santina, fittizia sorella gemella del wrestler canadese. Purtroppo a mio parere paga il fatto di aver combattuto in un periodo in cui in WWE non c’era molta voglia di investire nel wrestling femminile, tanto che ai tempi c’era la voce secondo cui sarebbe stata mandato per il titolo Intercontinentale tanto era superiore alle altre ragazze. Nonostante questo ambiente poco competitivo è riuscita comunque a ritagliarsi spazi importanti come quelli che ho citato.

Christian. Il canadese è uno dei più grandi sprechi della WWE da che ho memoria. Nella federazione di Stamford il suo grande successo lo ha avuto in coppia con l’amico di sempre Edge, formando un duo tra i più celebrati. Vincitore di sette titoli di categoria, ha regalato match indimenticabili soprattutto contro i rivali Hardy Boys e i Dudley. In singolo non ebbe le stesse fortune, nonostante abbia partecipato a feud divertenti come quello in cui erano coinvolti Jericho e le divas Trish e Lita, o anche quello contro Cena del 2005. Sarà in TNA però che Christian mostrerà il suo vero potenziale, diventando campione del mondo e sfornando match e promo di gran livello. L’ho apprezzato soprattutto da heel, come quando aveva creato la Christian Coalition. Diventato sempre più popolare ci fu il ritorno in WWE e in molti speravamo che finalmente sarebbe stato trattato come il wrestler importante che era. Fu però inserito nello show meno importante, l’ECW (made in Stamford) di cui comunque divenne campione in due occasioni (anche se grida vendetta la sua sconfitta nell’ultimo episodio contro Ezekiel Jackson). Sbarcato negli altri show WWE fu trattato da mid carder, lottando per i titoli minori senza vere chance di divenire main eventer. L’occasione sembrò arrivare con l’inaspettato ritiro di Edge: Christian ai tempi aiutava la Rated R Superstar in feud contro DelRio e una volta ritiratosi Edge ne prese il posto nella rivalità diventando campione del mondo. Purtroppo nell’episodio di Smackdown successivo al ppv perse il titolo contro Randy Orton, a dimostrazione che quella vittoria non era che un semplice contentino, non c’era la forte volontà di puntare su di lui. Nel feud ci sarà un altro cambio di titolo a suo favore (vinto in modalità orribili), ma fu solo una parentesi per poi far tornare la cintura nuovamente al Legend Killer. Da allora qualche titolo minore e tanti infortuni, per un wrestler che purtroppo (almeno in WWE) ha avuto meno di quanto meritasse.

Kurt Angle. Medaglia d’oro alle olimpiadi di Atlanta, il vecchio Vince fece un colpo grosso ad ingaggiare Angle. Parliamo di uno dei wrestler più completi che si siano mai visti: bravo al microfono, carismatico, ottimo sul ring. E’ impossibile citare tutti i match straordinari che ha combattuto, sia da face che da heel è sempre riuscito a interpretare al meglio i personaggi richiesti. Un campione che ha anche concesso job quando servivano, come i tanti fatti per lanciare un certo John Cena. In WWE ha vinto praticamente ogni titolo, ma la vita on the road come racconta ogni wrestler non è per nulla facile. Spostato nell’ECW made in WWE chiese il rilascio, ormai stanco di fisico e credo anche di testa. Quando in molti pensavano a un periodo di riposo Angle sorprese tutti firmando con la TNA. Diversamente da quanto speravano in molti il suo arrivo non fece fare il salto definitivo come ascolti per la compagnia rivale, ma a livello qualitativo senz’altro alzò il livello degli show. Tutti saltammo di gioia quando arrivò a Impact attaccando Samoa Joe con una testata, ben consapevoli dei grandi match che i due avrebbero regalato. Complice il calendario ridotto della compagnia di Dixie Carter credo che la scelta di andare in TNA gli abbia allungato la carriera. Nonostante vari corteggiamenti è rimasto fedele alla Impact Zone per dieci anni e solo ora per ricevere il giusto riconoscimento ha fatto ritorno. Ora però ci deve fare un regalo: chi non vorrebbe vederlo correre verso il ring durante la prossima Royal Rumble e godersi un suo ultimo match a Wrestlemania?

E voi cosa ne pensate dei nomi che circolano? Meritano tutti l’hall of fame? Chi è il vostro preferito? C’è un nome che avreste preferito vedere nell’Arca della Gloria? Fatemi sapere cosa ne pensate.

Sergedge – EH4L