Nel 2016 la TNA prelevò dalla ROH le prestazioni di Mike Bennett facendolo divenire uno dei volti di punta del proprio mid-carding e generando su di esso un forte interesse dovuto in particolar modo alla sua nuova gimmick, “The Miracle”.

Miracolo, una parola, un concetto in cui credere, ma più di ogni altra cosa un movimento per il quale Bennett si autoproclamò giustamente (a dir suo) salvatore della Total NonStop Action Wrestling.

Il suo percorso non fu così malvagio, nella prima parte dell’anno rivalità di secondo piano per poi calcare la presa in piena estate con la vittoria del titolo X-Division, il contributo nella nascita di un momento storico e positivo come il debutto di Moose, la rivalità con EC3, per poi passare all’interno della faida con Cody Rhodes fino allo sfinimento dovuto a problematiche personali (le quali verranno fuori anni dopo) e al passaggio in WWE.

Bennett tornerà in TNA per tutto il 2022 insieme agli Honor No More, stable grazie la quale conquisterà i titoli di coppia della compagnia assieme al fidato e storico compagno del Kingdom, Matt Taven.

Insomma, tutta questa introduzione per trovare un degno collegamento a quel credo, a quel “I BELIEVE” più volte sottolineato, quasi sussurrato, da Maria Kanellis Bennett e oggi urlato a gran voce da tutt’altro profilo, quello dello scozzese Joe Hendry.

“Say his name and he appears… I believe in Joe Hendry”

Si, io credo in Joe, credo in lui sin dal primo stint in TNA del 2018 con una faida divertente e mai banale offertaci contro Grado.

Ho creduto in Joe quando fu uno dei pochi barlumi in una ROH morente e ovviamente ho creduto in lui anche negli anni d’oro della Insane Championship Wrestling.

Ho creduto in lui una volta arrivato in Italia a lottare per la European Pro Wrestling in un ottimo 2 out of 3 Falls contro D3.

E infine si, ho creduto in lui sin dal primo passo fatto una volta tornato in TNA Wrestling.

L’ho supportato in ogni sua scrittura e gioito di fronte alla vittoria del Digital Media Championship contro Brian Myers.

Tutti fenomeni

Vedete cari lettori, oggi è sicuramente semplice salire sul carro dei vincitori e “credere” in Joe Hendry… ma dov’era tutto questo credo, dove stava riposando la vostra fede nello stesso istante in cui il mito era ai suoi albori?

Ecco, prima di urlare a voci stonate “Io supporto Joe da due anni!!” quando, in particolare alcuni content creator non hanno mai visto o recensito un solo episodio di iMPACT prima dell’ultimo periodo, abbiate almeno la dignità di riflettere prima di parlare e magari di godervi la cosa senza superbia alcuna e senza doversi fare obbligatoriamente una pubblicità utile solo a evidenziare quanto sappiate essere buffi.

Insomma, come direbbe il buon frontman dei Litfiba, Piero Pelù… “Tutti Fenomeni”.

Tutto questo per sottolineare cosa? Date occasione a prodotti diversi dai soliti, non basatevi solo su ciò che segue la massa. Solo così potrete approfondire una personale conoscenza verso la disciplina e capirne meglio i gusti; solo così dimostrerete più amore per il wrestling e molti meno per i like facili.

Non so dove ci porterà, non so neanche quanto durerà tale fenomeno, ma di certo ognuno dei prossimi passi vissuti in concomitanza tra iMPACT e NXT, ci regaleranno perle di pregiata fattura… in fondo basta crederci.

Qualora vogliate restare connessi con il sottoscritto, potete recuperare come ogni settimana un nuovo episodio del Pro Wrestling Culture podcast, il posto in cui crediamo in Joe Hendry since day one.