La WWE ed i suoi PPV. I suoi Live Event. I suoi appuntamenti importanti. Qualunque nome gli diano, rimangono sempre croce e delizia di noi fan, che puntualmente ci ritroviamo a doverli giudicare per ciò che hanno dato e ciò che potrebbero dare. Ultimamente non stiamo vedendo poi granché, in un periodo storicamente di basso profilo, ma che quest’anno ha l’aggravante della quantità esagerata. A mio avviso i PPV che la WWE sta mettendo in scena troppi. Il WWE Network che tanto di buono ha portato, ha spinto la dirigenza a calcare la mano in una direzione che sta saturandoci in un modo che non ha precedenti. Un evento speciale, se non è un Big Four, non è più speciale.

La verità è che da un certo punto di vista la cosa potrebbe anche essere buona, con i Big Four che tornano davvero Big, ma gli eventi secondari portano inevitabilmente troppe ore di programmazione mensile in più, e oltretutto,  invogliano la WWE ha dare sempre qualcosa di importante per attirare l’attenzione sul prossimo Live Event: un cambio di titolo, un Turn Heel, un Turn Face, una stipulazione ridicola. Facendo si che le cose belle e le sorprese perdano il valore che pretendono di assumere ogni volta che avvengono.

Proviamo quindi, con l’aiuto di corsi e ricorsi storici, a stilare quello che, a mio avviso, sarebbe un calendario adeguato ai nostri gusti, senza esagerazioni né buchi troppo ampi; senza eventi a tema che tolgono il senso ed il dramma a certi incontri, né troppo piattume nel corso dell’annata.

Prendiamo come esempio il 2018:

nel corso della storia l’evento per eccellenza di gennaio è sempre stato la Royal Rumble. Evento che ha mantenuto il suo fascino nel corso degli anni ed al quale, non solo perché è uno dei più anziani, non si può rinunciare. Nel mio particolare calendario però, io sposterei di qualche settimana in avanti la Royal Rumble, e spiego perché. L’introduzione del sistema del PPV mensile, ormai nel lontano 1996, ha come strascico un difetto che ho sempre odiato e continuo a odiare: un’interruzione nella strada fra la rissa reale e Wrestlemania. Il vincitore della Rumble infatti, come tutti ben sapete, è l’uomo che poi andrà a combattere nel Main Event di Wrestlemania per il titolo del mondo, e secondo me è fondamentale e molto più accattivante mantenere i due eventi consecutivi. Costruendo il calendario in maniera realistica e tenendo conto perciò della Brand Extension, sistemerei un PPV di Raw la prima, massimo la seconda settimana di gennaio. Quale PPV, per nome e per storia, visto che è stato l’unico anche in passato a precedere la Royal Rumble, sarebbe più ideale di quello che ho in mente? New Year’s Revolution. Un mese dopo più o meno, direi la seconda settimana di febbraio, tenendo conto del Superbowl che si gioca la prima, piazzo la Royal Rumble. Da qui in poi una lunga cavalcata senza intoppi fino alla prima domenica di aprile, giorno nel quale darei vita, come sempre fa d’altronde la WWE, a Wrestlemania.

Tocca quindi a un PPV di Smackdown, magari dopo una Draft Lottery che possa dare interesse con nuove sfide. La WWE pur accettando di diminuire gli Show, non rinuncerebbe ad averne almeno 12, ovvero uno al mese, quindi nello stesso mese di Wrestlemania, aprile, bisogna inserire un altro evento. Senza nessuna particolare ricorrenza storica, direi che l’ultima domenica di aprile può essere il giorno giusto per lo spettacolo. Nella mia fantasiosa proposizione, vado con Bad Blood. L’evento sarebbe normale, con stipulazioni speciali solo se le Storyline lo richiedono e magari con qualche incontro di qualificazione, uno, massimo due, per l’evento successivo, quello di maggio, che fra poco vi svelerò.

Il mese di maggio è un mese scialbo, come quasi sempre nella storia della WWE, quindi eviterei di proporre un nuovo evento Mono Brand. Ma siccome i Big Four difficilmente si possono spostare dalla loro collocazione storica, allora vai con Money in the Bank. Money in the Bank è un evento attesissimo, probabilmente alla stregua della Royal Rumble, quindi sarebbe eccellente portare interesse a questo periodo dell’anno coinvolgendo entrambi i Roster ed inserendo nel Ladder Match un numero di lottatori uguale per Roster. L’ultima domenica di maggio sarebbe perfetta.

Dopo il Rush di Money in the Bank, la WWE si troverebbe come sempre a dover proporre qualcosa di buono, ma dopo un evento come quello caratterizzato dalla valigetta, al quale solo pochi lottatori di ogni Roster potrebbero prendere parte, non sarebbe difficile costruire un Live Event di Raw interessante, con la maggior parte delle faide che arriverebbero al culmine dopo quasi due mesi. Proprio con le stesse caratteristiche di Bad Blood, ma stavolta di colore rosso, ho scelto senza una vera ragione Backlash.

Il passo successivo è simile a quello visto all’inizio dell’anno con la Royal Rumble e Wrestlemania. Due PPV uno dopo l’altro in stretta relazione. E’ per questo motivo che riporterei in alto il King of the Ring. Il King of the Ring è un altro evento storico ormai abbandonato dalla WWE, che lo usa soltanto per qualche Show secondario quando c’è un buco da riempire. Utilizzare l’importante torneo però, come la Royal Rumble di Summerslam, con il vincitore primo sfidante. Non solo gli restituirebbe interesse, ma sarebbe anche una grande rampa di lancio per lottatori secondari che magari hanno bisogno di essere spinti, pushati, inseriti nei piani alti. Metà luglio, sarebbe il suo periodo, con poi un mese e mezzo di costruzione fino all’evento più importante dell’estate: Summerslam.

Il periodo post Summerslam è sempre difficile, proprio come il post Wrestlemania, per questo settembre ed ottobre, per me, sarebbero gli unici due mesi nei quali due PPV Only Brand sono consecutivi, a parte la fine dell’anno ed il conseguente inizio di quello nuovo. Questo però agli occhi della WWE potrebbe diventare un problema, e lo hanno dimostrato storicamente, infatti, in questi mesi, hanno sempre cercato di sopperire all’assenza di PPV a Roster uniti aggiungendone uno, e facendone quindi tre in sessanta giorni. Ma il problema, se mi chiamassi Vince McMahon, lo risolverei mettendo in questi sessanta giorni appunto, quei PPV a tema che tanto sembrano piacergli. Non lo farei però sprecando stupidamente l’importanza di alcune stipulazioni come l’Hell in a Cell o l’Elimination Chamber, piuttosto riproponendo eventi già visti, che, con qualche ritocco ed un buon Booking, potrebbe mischiare sensibilmente le carte in tavola e creare interesse e curiosità. Il primo, per il Roster di Smackdown, sarebbe Made in WWE e il suo nome è Cyber Sunday, l’evoluzione di quel Taboo Tuesday mai troppo funzionante al Martedì. Cyber Sunday per chi non lo sapesse, proponeva tre sfidanti o tre stipulazioni, per un campione o un Match. Stava al pubblico scegliere. Oggi con la APP della WWE e con il WWE Network sarebbe molto più facile l’interazione e sono sicuro che l’interesse sarebbe maggiore. Il secondo invece, ad Ottobre, sarebbe una vecchia idea proposta dalla World Championship Wrestling, ovvero Battlebowl. Battlebowl, proposto prima durante le edizioni del 1991 e poi del 1992 di Starrcade, diventa un PPV nel 1993. La sua particolarità è quella di mettere insieme con l’aiuto del caso otto Tag Team, che si affrontano poi in sfide dirette dalle quali escono  i partecipanti ad una Battle Royal finale. Ora, capisco che può sembrare una cosa da ragazzini, ma se si evita la Battle Royal finale, si riduce a quattro Tag Team e si organizza un torneo che avrebbe solo tre Match, si può dare una caratterizzazione ad un PPV per il resto composto dai vari Match titolati e dalle altre faide in corso.  I vincitori del torneo potrebbero andare poi dritti a combattere a Survivor Series, per i titoli di coppia del Roster che ha promosso il PPV, in questo caso Raw.

A novembre un rivitalizzato Survivor Series ed a dicembre la fine di tutte le cose: Armaggeddon. Un PPV di Smackdown che chiude il conto alla pari con Raw. Un Armaggeddon, inoltre, già protagonista del mese natalizio in tante occasioni prima dell’avvento di TLC.

Chiaramente per fare questo servirebbe una grande organizzazione, il ritorno alla pianificazione a lungo termine, qualche evento importante di NXT da inserire qua e la, magari 4 o 5 volte l’anno, e tanta, tanta voglia di cercare di restituire a eventi e stipulazioni, il vero valore che meritano.

 

 

  • 7 Gennaio 2018 –   New Year’s Revolution   (Raw)

 

  • 11 Febbraio 2018 –   Royal Rumble

 

  • 1 Aprile 2018  –   Wrestlemania

 

  • 29 Aprile 2018 –  Bad Blood  (Smackdown)

 

  • 27 Maggio 2018 – Money in the Bank

 

  • 17 Giugno 2018 –   Backlash   (Raw)

 

  • 16 Luglio 2018 –  King of the Ring

 

  • 26 Agosto 2018 –  Summerslam

 

  • 23 Settembre 2018 –  Cyber Sunday   (Smackdown)

 

  • 21 Ottobre 2018  –    Battle Bowl   (Raw)

 

  • 25 Novembre 2018  –   Survivor Series

 

  • 16 Dicembre 2018 –   Armaggeddon     (Smackdown)
Direttore di Zona Wrestling. Appassionato di vecchia data, una vita a rincorrere il Pro Wrestling, dal lontano 1990. Studioso della disciplina e della sua storia. Scrive su Zona Wrestling dal 2009, con articoli di ogni genere, storia, Preview, Review, Radio Show, attualità e all'occasione Report e News, dei quali ha fatto incetta nei primi anni su queste pagine. Segue da molti anni Major ed Indy americane e non.