Paige in All Elite Wrestling non era pronosticabile. La ragazza è da tempo fuori dal wrestling, devastata da infortuni seri e da problemi personali di varia natura. Il rapporto con la WWE non era particolarmente idilliaco ma il ritorno di Triple H poteva essere un viatico per appianare le divergenze e ritrovarsi assieme, abbracciati, a condividere lo stesso progetto. Così non è stato. E così Saraya ha ripreso il suo nome di battesimo e ha debuttato a Gran Slam.

Non è un acquisto che sposta telespettatori o fan. Ma dà un segnale di rafforzamento del brand AEW in un momento in cui tutto sembrava andare a scatafascio. La sostituzione dei Bucks con Moxley e Jericho nei posti di comando e la normalizzazione dei ruoli interni alla compagnia hanno in qualche modo mitigato il gran casino accaduto dopo All Out. Ecco perché oggi non stiamo a rimembrare né Punk né l’Elite, ma a celebrare quelli che ci sono, che sono rimasti, che tengono “per ora”.

Saraya, dicevo, non è un acquisto che sposta nulla. Ma ha un valore simbolico molto alto. Con questa mossa, Tony Khan ha voluto spazzare via le ombre nere che si aggiravano sulla sua creatura. Con una parte del roster che sembrava attratta da un ritorno in WWE, alcuni atleti che si prendono una pausa agitando sensazioni di addio, e appunto il casino di cui sopra dopo All Out. Se un nome così, una ragazza comunque molto apprezzata e seguita, sceglie di accettare la AEW piuttosto che rientrare in WWE, quello che lascia al fan medio che segue la compagnia è che, normalizzandole, le cose stiano andando meglio. La tempistica è stata giusta.

Non so cosa potrà fare Saraya in AEW. Lottare? Possibile, se i medici hanno dato il via libera. Possibile se il modello da seguire è quello di Danielson. Fare da manager? Magari, potrebbe elevare qualche ragazza che ha bisogno di liberarsi di pesanti modelli (sto parlando di Jamie Hayter, si era capito?). Commentare? Anche, sarebbe la prima ragazza a fare da telecronista fissa in AEW. Insomma, le soluzioni ci sono. Vanno solo messe in pratica e vedere come va.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.