Parliamo oggi di Kurt Angle e del declino che sta subendo negli ultimi anni. Può ancora dare ancora il suo contributo al wrestling o è farebbe meglio a ritirarsi?

 

Trovo che i migliori promo siano quelli che veicolino al loro interno un’accusa vera, magari estremizzata, ma che nel contenuto sia difficilmente controbattibile. La pipebomb di Punk, i segmenti tra The Rock e Cena, l’esplosione di The Miz a Talking Smack e così via. Nella scorsa puntata di Raw non abbiamo avuto un promo che passerà alla storia, ma in esso vi ho colto diversi spunti con cui mi sono trovato d’accordo: mi riferisco alle parole di Corbin quando ha interrotto il discorso di Angle. Lo ha attaccato dicendo che le parole di addio sarebbero dovute risuonare alla cerimonia della Hall of Fame di due anni prima, invece che rimanere sulla scena nei panni del general manager e poi tornando addirittura a combattere, che sul ring ha dimostrato quanto ormai abbia poco da dare, vista l’età avanzata e il precario stato fisico. Qualcuno saprebbe come controbattere a questo discorso?

E’ indubbio che le prestazioni di Angle in questo ultimo come back in WWE siano state pessime, appesantito e lento faccio fatica a ricordare qualcosa di apprezzabile. Probabilmente il suo miglior risultato è stato il tag-team match al fianco di Ronda nella scorsa Wrestlemania, grazia a un match dal solidissimo storytelling che ha mascherato i vari limiti di diversi protagonisti di quell’incontro.

Intendiamoci, una volta tornato nella federazione di Stanford gran parte di noi sognavano di rivederlo in azione, magari lottando contro atleti non presenti nei suoi precedente stint. “Dai, il tempo di rimeterrsi in forma e tornerà a sfornare incontri a cinque stelle”. Purtroppo il vero Angle è morto in TNA, dove per anni è stato all’altezza del suo nome e tra i miglior wrestler in circolazione. L’età e gli infortuni sono però ostacoli per cui si può rimandare la caduta, ma non evitarla.

Un tempo i job di Angle davano veramente tanto a coloro che lo ricevevano, un certo Cena lo sa bene. Ma oggi batterlo che significato ha? In chiave mark un altro “vecchio” come Goldberg è tornato in WWE con uno status elevatissimo (per quanto sia stato sprecato facendolo sconfiggere da Lesnar) ed ha un paio di anni in più rispetto all’eroe olimpico.

Kurt di recente lo abbiamo visto disintegrato da McIntyre, che lo ha umiliato rubandogli la finisher. Ancora peggio è poi accaduto contro Corbin, uno che non ha certo lo status dello scozzese ma che ha avuto comunque la meglio. Dopo questi incontri non pensiamo quanto siano stati bravi i due giovani a trionfare, ma quanto sia decaduto l’hall of famer dagli antichi fasti. Personalmente avrei preferito una gestione totalmente diversa, più protettiva nei confronti di Angle così che poi batterlo avrebbe nuovamente rappresentato un’impresa, altro che quel buttarlo nella mischia come a TLC 2017, match che mi rifiutai di attribuire un voto nella review.

Ormai la frittata è fatta, quello che mi auguro è una fine degna come wrestler per lui. Un match a Wrestlemania contro qualcuno che possa nascondere i suoi attuali limiti, con una storyline commovente che faccia risplendere un’ultima volta il suo gran personaggio. Poi se ha voglia che rimanga pure in ruoli extra ring, ma si eviti di riproporlo come lottatore, fa davvero male vedere uno dei migliori di sempre ridotto in questo stato.

Sergedge – EH4L