Il cosiddetto X factor è quell’indescrivibile qualità che hanno certe persone, quel qualcosa in più che li rende migliori rispetto alla massa. Nel wrestling entertainment in particolare stiamo avendo l’ennesima dimostrazione di come alcuni personaggi abbiano la capacità di rendersi interessanti sempre e comunque, e CM Punk è un esempio lampante. Non solo il pubblico è coinvolto in ogni sua apparizione, ma anche chi è vicino a lui sta dando il meglio, tutto ciò senza aver combattuto neanche un singolo match. Basta ripensare ai pochi promo inscenati nel ritorno in WWE.

Il primo con cui si è trovato a discutere è stato Rollins. Il personaggio di Seth sta avendo molta presa con il pubblico, ma a livello soggettivo vi confesso di non gradirlo molto. Le risate forzate da folle, gli abiti sfarzosi, le catchphrase spesso ripetute, il pubblico che intona la theme song anche durante i promo, è un confezionamento che non trova il mio gusto. Eppure è bastato metterlo sul ring con Punk per far sì che esprimesse uno dei suoi migliori promo da anni a questa parte. Ha messo da parte le risatine e i comportamenti eccessivi per presentarsi in modo meno caricaturale. Il confine tra realtà e finzione si è fatto labile nelle sue parole,in particolare quando ha ricordato a tutti che Punk che oggi loda la WWE fino all’altro ieri si impegnava per combatterla, parlandone male ogni volta che poteva. Nel probabile feud tra i due, si potranno portare in campo tanti argomenti controversi che esalteranno la rivalità al massimo.

Anche quando McIntyre ha incrociato il wrestler di Chicago il risultato è stato gradevolissimo. In quel caso si è scelto un focus diverso, non tanto Punk che a Dynamite e Collision lanciava molte frecciatine alla WWE, quando il fatto che ai tempi, nonostante la sua posizione, non sia stato un buon leader per tutti i giovani del roster. Considerando anche i litigi avuti con Adam Page e Jack Perry, è interessante che sia stato attaccato su un argomento del genere. È stato accusato di non essere stato d’aiuto verso gli altri che tentavano di emergere, come a intendere che più che Voice of Voiceless sia stato la voce di se stesso. Anche in questo caso abbiamo avuto uno dei migliori promo di McIntyre, ed è difficile credere che sia stato una nuova coincidenza che ci fosse Punk sul ring con lui.

Arriviamo a lunedì scorso dove c’è stato il confronto con Cody. In questo caso Rhodes non poteva far leva sul comportamento di Punk in AEW verso la WWE, perché lui agiva grosso modo nella stessa maniera. È proprio sulle similitudini tra i due percorsi che si è giocato e se Punk ha spinto sul rapporto con Dusty, Cody ha messo in tavola una questione molto interessante, ovvero che lui abbia realizzato nei fatti ciò che il wrestler di Chicago prometteva a parole. La ribellione della famosa pipebomb in effetti ha trovato molta più concretezza in ciò che ha fatto Cody, ovvero fondare una compagnia che potesse proporre qualcosa di diverso da ciò che presentava una major come la WWE. “I’am more American Dream than you are” e “…that makes me more CM Punk than you” è stato uno scambio di battute eccezionale.

Se tre indizi fanno una prova, con questi promo abbiamo avuto l’ennesima testimonianza di come Punk ancora oggi sia importante nel dare interesse a se stesso e a chi gli sta attorno. In questo ritorno in WWE non abbiamo ancora avuto l’occasione per vederlo combattere (almeno negli show registrati), ma il suo contributo al microfono in poche apparizioni sta già facendo la differenza. In questo mi sento di lodare la WWE per come lo stia gestendo finora. In AEW lottava ogni settimana, nella federazione di Stamford preferiscono che per certi grossi personaggi il match venga atteso come un vero e proprio evento. La differenza la possiamo notare anche vedendo la diversità tra ciò che gli chiedeva la WWE e il suo impiego frequente sul ring in AEW, e io credo che per certi veterani così importanti il vederli lottare spesso finisca per rendere meno speciale la loro presenza. Sono sicuro che per molti di voi non sia così, ma la gestione della WWE è quella più incontra il mio favore. In attesa di vedere cosa combinerà CM Punk alla Rumble, faccio un plauso alla federazione per come lo stia gestendo e per la scelta dei wrestler che finora l’hanno affiancato nei promo, che sono i primi a ricavarne benefici.

Sergedge – W