Di questioni ce ne sono proprio tante sulle scrivanie dei dirigenti della NJPW; se lo scorso anno il COVID ha rivoluzionato l’annata e il modo di gestire il prodotto, quest’anno all’orizzonte, oltre ad una situazione ancora ingarbugliata e di difficile previsione anche un calendario da impostare con le Olimpiadi di Tokyo a “spezzare” l’estate nipponica. Questo impone un ritmo serrato, magari qualche rinuncia e una obbligatoria semplificazione del calendario e non solo.


A partire dal titolo assoluto, che nello show di Anniversario verrà unificato con il titolo Intercontinentale. Una scelta più volte auspicata e che finalmente si concretizza in maniera molto soft, scegliendo un annuncio con poco preavviso, in uno show di secondo piano e con una difesa per Ibushi fin troppo facile contro El Desperado.
Lo show Anniversario che negli anni ci aveva abituato a difese gustose del titolo IWGP Heavyweight, con irrealistici potenziali cambi di titolo, ma avevano tutti spunti migliori di quelli di quest’anno, che è sì stato infiocchettato con l’evento storico dell’unificazione, ma nulla più.


Evento che nei piani della NJPW dovrebbe snocciolare incontri interessanti, ma nella realtà dei fatti a nessuno frega vedere Naito vs O-Khan, i tanti match a squadre e il main event; unica curiosità vedere Cobb vs Kojima, ma con i piedi ben piantati per terra, le aspettative sono mediamente basse. Seppure i match singoli siano incorporati nel primo round della NJ Cup.
Eh sì, perché i ritmi sono così frenetici da non poter neanche separare il day one della NJ Cup dallo show Anniversario.
Una Cup che mai come quest’anno è aperta a molteplici interpretazioni e vincitori finali, anche a sorpresa. Non voglio elencare tutti i partecipanti o analizzare le singole probabilità di vittoria, sarebbe poco utile e soprattutto noioso da leggere, restringerò il discorso a sei nomi, quelli che alla partenza del torneo sono i favoriti alla vittoria finale: Okada, EVIL, White, Naito, Ospreay e Takagi.
Naito e Okada sono i nomi di punta, sempre buoni e utili per i grandi match e le grandi occasioni, ma l’impressione è che questo status sia troppo ingombrante per vincere una semplice New Japan Cup.


EVIL e White si collocano un po’ a metà tra lo status considerevole e il desiderio di tentare di costruire qualcosa per sostenere l’ossatura degli show di tutta l’annata a venire. Se White dopo l’eccellente prestazione di Wrestle Kingdom ha tutto per vincere senza scandalizzare nessuno, c’è da fare un distinguo per EVIL, che è stato il più evidente fallimento del 2020. Nonostante le pesantissime vittorie, si è dimostrato inconcludente e incapace di gestire match al top della card da oltre mezz’ora. Perché ritentare dico io…


E infine due nomi che verrebbero accolti con festeggiamenti, abbracci e bandiere per strada da molti, me compreso: Takagi e Ospreay. Per il primo una vittoria della Cup sarebbe il giusto riconoscimento per un biennio combattuto a livelli stratosferici, fin troppo dato per scontato e mai considerato tra i top mondiali e che invece sarebbe perfetto per prendere quello spot tanto utile in chiave storyline che ha occupato EVIL nel 2020. Discorso simile per Ospreay, che dopo il grande match contro Okada a WK, vincendo la Cup sarebbe automaticamente lanciato tra i main eventer fissi della NJPW.


Avrete capito le mie preferenze, Takagi vs Ospreay sarebbe la finale dei miei sogni, ma forse realisticamente dovremmo scendere a compromessi. La Cup di quest’anno rimane comunque una bella serie di eventi che ci accompagnerà per tutto il mese di marzo, decisamente meritevole della mensilità del NJPW World.
Secondo voi chi vincerà?