Se da ormai diversi anni, lo vediamo ai vertici delle storyline e dei main event di puntate televisive e ppv, la carriera di Seth Rollins il suo primo picco l’ha avuto lontano dalla WWE. Il suo percorso a Stamford è stato praticamente perfetto, gavetta e allenamenti in Florida Championship Wrestling, diversi titoli messi in vita e unico, fino a quando smise di esistere, ad esserne stato il Grand Slam Champion. Lo status che aveva qui era già ad un livello alto, perchè nei tre anni precedenti al suo arrivo era riuscito a diventare il volto della Ring Of Honor, lottando con gente del calibro di Nigel McGuinnes, Bryan Danielson, Kevin Steen tra i tanti, arrivando poi anche a mettere sulla propria spalla il titolo più importante, il suo primo titolo mondiale, il ROH World Championship.
Alla corte del gruppo Sinclair, è arrivato con il nome di Tyler Black, dopo che in diverse federazioni piccole lottava con il nome Gixx, realtà dove molti dei suoi principali rivali in ROH, combattevano e si scontrarono contro di lui. Al ppv Man Up, fece il suo debutto, anche se poi quelle riprese non furono mandate in onda, visto che insieme a Jimmy Jacobs e Necro Butcher impiccarono Jay Briscoe. Il nome della stable fu nominata The Age of The Fall, e il feud con i Broscoe andò avanti fino a Final Battle dove Black e Jacobs arrivarono a conquistare i loro primi titoli di coppia.
La strada in singolo cominciò a concretizzarsi nel primi mesi del 2008, dove andò addirittura per il titolo mondiale detenuto da Nigel McGuiness, ma l’inglese vinse. Le qualità carismatiche e in ring di Black stavano uscendo fuori e il pubblico sembrava propenso a tifarlo e questo fu sufficiente per la federazione per mantenerlo nella parte alta della card e delle storyline per diverso tempo. Fino a Death Before Dishonor dello stesso anno aveva messo in bacheca una seconda volta i titoli di coppia e si era anche aggiudicato la possibilità di competere in Four Way sempre per il titolo di McGuinnes, insieme a due come Claudio Castagnoli e Bryan Danielson. Nigel mantenne in quello che fu uno dei match più belli di quell’anno eliminando per ultimo il giovane Tyler.
Dopo quasi un anno in piena, la federazione decise di spostare la sua attenzione nuovamente verso la categoria tag team con lo split del suo tag team, con Jacobs decise di tradirlo favorendo Austin Aries, per poi permettergli di rimanere fermo ai box, il necessario per potersi riprendere da un’operazione per un ernia del disco. Non appena tornato si lanciò nuovamente verso il titolo mondiale, conquistato nel frattempo da Aries, vincendo il torneo Survival of The Fittest, battendo gente come Colt Cabana, Claudio Castagnoli, Chrish Hero, Delirious e Roderick Strong nella finale. Il premio in palio era la title shot alla cintura di Aries, match che si è tenuto a Final Battle.
Dopo ben 60 minuti di match non vi furono schienamenti, e Austin mantenne, ma la rivalità era tutt’altro che finita, infatti l’allora Commissioner Jim Cornette, decise che il rematch sarebbe avvenuto a ROH 8th Anniversary con lui come giudice e altri due scelti dai rispettivi lottatori, in caso si finisse nuovamente in pareggio. Per fortuna non servì arrivare ad una decisione del genere, infatti Tyler dopo quasi 23 minuti di match vinse, e conquistò per la prima volta il ROH World Championship. Il suo regno durerà ben 210 giorni e le difese titolate saranno ben 7 con l’estate successiva diventata bollente, visto che a Giungo venne annunciata la sua firma per la WWE.
Passò tra le fila degli heel, e il suo principale nemico era diventato il pubblico, infatti i cori che lo insultavano dandogli del venduto, erano cosa fissa ad ogni show dove presenziava. L’11 Settembre a Glory By Honor IX mise in palio il titolo dopo diversi rifiuti e minacce di portarlo a Stamford, contro Roderick Strong in un No Disqualification Match che vedeva Terry Funk come arbitro speciale. La cintura passò a Strong e quel match, insieme ai molti fischi mise la parola fine alla storia di Tyler Black in Ring Of Honor.