Parliamo oggi di Theory, nuovo campione degli Stati Uniti e sempre più lanciato da quando ha ridebuttato nel main roster. A differenza di tanti altri wrestler approdati da NXT, per lui il salto avvenuto lo scorso autunno non è stato traumatico. Il suo personaggio non è nulla di innovativo nella sostanza, un heel egocentrico come ce ne sono stati e ce ne saranno tanti altri, nella forma però si è cercato di dargli un’impronta più moderna. Nell’epoca social in cui viviamo, un wrestler selfie dipendente funziona benissimo, in particolare nella celebrazione delle vittorie con gli avversari fotografati insieme a lui privi di sensi.

Il vero salto nelle gerarchie è arrivato però quando ha iniziato ad apparire con Vince McMahon. Vince ha perso tanto smalto ormai, ma è pur sempre il boss della compagnia, se viene affiancato a un wrestler è probabile che questi aumenterà di molto la propria visibilità. Da lì in poi ha avuto l’opportunità per il titolo WWE contro Big E, ha battuto un ex campione come Kevin Owens, nell’Elimination Chamber match è stato l’ultimo eliminato da Brock Lesnar, fino ad arrivare al match con McAfee. Pur perdendo ha preso parte a uno dei segmenti più chiacchierati delle due sere, fattore che ha contribuito non poco ad aumentare la propria popolarità.

La sua ascesa era già evidente, mancava solo un titolo a suggellarla ed è arrivato lo scorso lunedì battendo Finn Balor divenendo il nuovo campione degli Stati Uniti. La sua celebrazione con alcuni membri heel del roster e lo stesso McMahon sono l’ennesimo segnale di quanto puntino sul ragazzo. Le qualità per sfondare le ha davvero?

A mio parere è un wrestler completo, pur avendo margini di miglioramento non vedo in lui particolari lacune che potrebbero impedirgli di diventare un main eventer. Sia nel ring che nei promo fa un buon lavoro, si è calato alla grande nel personaggio che gli hanno chiesto di interpretare. Non è tra i più alti del roster ma non si può neanche dire basso, non ha un fisico alla John Cena (in quanti ce l’hanno?) ma i muscoli non gli mancano. Ha poi dalla sua un aspetto che gioca molto in suo favore, ovvero l’età. A differenza di un altro volto nuovo come Priest che quest’anno diventa quarantenne, Theory ne compirà appena venticinque. È un atleta che può garantire tanti anni alla compagnia, perciò è un capitale su cui investire.

Theory dovrà togliere però spazzare via alcune incertezze riguardo il suo cammino in WWE, in particolare riguardo la propria versatilità. Sarà in grado di far bene anche da face o la sua faccia da schiaffi glielo impedirà? L’incognita più grande è il fatto che riesca ad avere successo anche quando il supporto della compagnia nei suoi confronti calerà. Catturare l’interesse quando fai tanti segmenti con McMahon non è scontato, ma la presenza del boss è comunque un aiuto importante. Dovrà dimostrare di saper coinvolgere il pubblico anche quando inevitabilmente potrà reggersi solo sulle sue gambe. Questo primo suo regno da campione degli Stati Uniti sarà sicuramente un test interessante per valutarlo.

E voi cosa ne pensate? Theory è un sicuro main eventer o avete perplessità sul suo futuro in WWE? Se avete voglia di dirmi la vostra sul protetto di Vince McMahon vi aspetto qui sotto nei commenti. Alla prossima!

Sergedge – EH4L