Il mese scorso ha segnato il secondo anniversario della tragica scomparsa della star del Stardom Hana Kimura, oggi arrivano importanti notizie dal Giappone, che pare stia prendendo provvedimenti per evitare che situazioni simili si verifichino in futuro.
Per chi non lo sapesse, Hana Kimura, oltre ai suoi impegni come wrestler professionista, era anche apparsa nella serie reality di Netflix “Terrace House” tra il 2019 e il 2020. La ragazza si è suicidata il 23 maggio del 2020 in seguito alle ondate di insulti e abusi online seguite all’apparizione di Kimura nello show.
Fino ad un anno di reclusione
In occasione della morte di Hana Kimura solo due persone sono state condannate per le offese subite dalla giovane wrestler e per entrambi è stata applicata una sanzione davvero ridicola: 9000 yen di multa (circa 70 euro). Come riportato dalla CNN, ora entreranno in vigore modifiche significative al sistema legale giapponese, con un aumento della pena detentiva potenziale e una multa sostanziale come pena per questo tipo di comportamento online.
“In base all’emendamento al codice penale del Paese, che entrerà in vigore quest’estate, i colpevoli di insulti online possono essere incarcerati fino a un anno o multati di 300.000 yen (circa 2.200 dollari). Si tratta di un aumento significativo rispetto alle pene esistenti che prevedono la detenzione per meno di 30 giorni e una multa fino a 10.000 yen (75 dollari)”.
L’articolo afferma tuttavia che la legge dovrà essere riesaminata tra tre anni, poiché mentre la stragrande maggioranza è a favore della legge che potrebbe portare a una diminuzione del livello di cyberbullismo, alcuni ritengono che abbia il potenziale di ostacolare la libertà di parola. Fornendo ulteriori chiarimenti sulla legge, un portavoce del Ministero della Giustizia ha definito gli “insulti online” come “l’umiliazione pubblica della posizione sociale di qualcuno senza fare riferimento a fatti specifici su di lui o a un’azione specifica”.
Questo differenzia la legge da quella contro la diffamazione, che viene descritta come “umiliazione pubblica di qualcuno con riferimento a fatti specifici”. In effetti, questa legge dovrebbe mirare a eliminare gli abusi inutili per il divertimento di chi li commette, piuttosto che impedire critiche valide.
La soddisfazione della madre di Hana Kimura
La madre di Hana, Kyoko Kimura, ex lottatrice professionista, ha tenuto una conferenza stampa dopo che il Parlamento ha annunciato la sua decisione lunedì, lodando la nuova legge, dicendo: “Voglio che la gente sappia che il cyberbullismo è un crimine”. Kyoko ha anche aggiunto che spera che questo sia l’inizio di una legislazione più estesa su questo genere di situazioni.