Fuori CM Punk. Fuori anche Kenny Omega e gli Young Bucks. Gli animi sono accesi in casa All Elite Wrestling e d’improvviso l’eldorado si è trasformato in una polveriera. Una cosa impensabile fino ad un anno fa, poi l’addio di Cody Rhodes, il defenestramento di molti protagonisti della prima ora hanno portato ad una situazione che si sta rivelando in parte ingestibile. Il giocattolino, un po’ a tutti, sta sfuggendo di mano. Anche perché c’era chi aveva fatto il salto per ottenere chissà quali vantaggi e ad oggi, probabilmente, non ha ricevuto quello che sperava.
I problemi ci sono. Non sono irrisolvibili. Il fatto che Chris Jericho e Jon Moxley si siano schierati al fianco di Tony Khan, fino a diventare il suo braccio destro, significa che c’è modo per proseguire rimettendo assieme i rapporti. Intanto però Kenny, Nick e Matt starebbero pestando i piedi, perché a loro il giocattolino è sfuggito dal momento in cui Tony ha accentrato su di sé tutti i poteri, smascherando le loro lacune nella gestione degli show e di un brand. Non sono state poche le critiche sul booking di Omega per la categoria femminile e la furia accentratrice dei Bucks in quella di coppia.
Poi c’è Punk. Alcuni dicono che il suo armeggiare contro i colleghi sia una finzione. Intanto è sospeso. Altri dicono che andato via Cody ha iniziato a voler prendersi molto più spazio del consentito, spalleggiato anche dai vertici Warner che spingevano affinché vincesse il titolo mondiale e divenisse il fulcro degli show. Se quello a cui abbiamo assistito è vero, ci sarebbe da ragionare su quanto sia stato effettivamente remunerativo il suo ingaggio a livello di energie nervose. Intanto rimarrà fuori tanti mesi per infortunio e dunque ogni domanda rimarrà senza risposta.
E Tony? Deve capire cosa farne di questo giocattolino. C’è un anno e mezzo per appianare le divergenze e dare tranquillità ad un prodotto che, già dalle ultime scelte, non ha dato segni molto positivi. Sta vivendo una fase diversa, magari più complessa. Deve lasciar passare la marea e poi passare all’incasso. Il ritorno di MJF è già un segnale enormemente positivo. Può fare tanto, possono fare tanto con lui. Mettendo da parte le superstar che giocano a fare le primedonne. Le stesse superstar che, però, volenti o nolenti, deve recuperare. Almeno Kenny e i Bucks, l’anima della AEW. Il resto può anche rimanere a casa.