No Surrender è ormai consegnato agli archivi ed è stato un evento molto interessante, dove i colpi di scena non sono certamente mancati (non per quanto riguarda però i vincitori). Si sapeva che ci sarebbero stati dei turn heel o dei cambi di fazione, ma incredibilmente non sono avvenuti quelli che ci si aspettava. Partendo subito dal main event, c’è stato il primo grande colpo di scena. Eddie Edwards, il paladino di Impact, ha voltato le spalle ai suoi colleghi per allearsi all’Honor No More. Sicuramente ci sarà qualcuno che magari se lo aspettava per un motivo o per l’altro, perché ora che il turn heel c’è stato, ripensandoci nelle ultime puntate c’è stata qualche avvisaglia celata.

Tutti si aspettavano che il Giuda della situazione sarebbe stato Steve Maclin, e invece no, per fortuna aggiungerei. Francamente questa scelta di Eddie Edwards mi ha scioccato davvero tanto. Mi fa comunque piacere che abbia turnato, perché da face mi stava cominciando a stufare da un po’ di mesi e così invece può assumere nuova linfa. Questa è stata una bella chicca che ha reso interessante un match che però era terribilmente scontato: sfido a trovare qualcuno che davvero ci credesse in una sconfitta del team della ROH, dato che con questa vittoria sono entrati ufficialmente nel roster di Impact.

Non è stato però l’unico Giuda della serata, perché l’altro lo è stato Jay White. Prima del PPV pensavo che i Good Brothers avrebbero tradito i Violent By Design, invece non c’è stato nessun confronto tra loro, nonostante sembravano una forza comune, ma a questo punto il confronto arriverà nelle prossime puntate presumo. Anche perché l’attacco di Jay White ai danni dei Guerrillas of Destiny ha fatto tornare i Good Brothers nel Bullet Club, quindi anche loro in qualche modo hanno tradito la promessa fatta ai VBD che avrebbero distrutto insieme il Bullet Club. Ormai credo che Tama Tonga e Tanga Loa usciranno ben presto da Impact.

Jay White però è stato uno degli uomini della serata, avendo vinto anche contro Eric Young in un match più equilibrato di quello che pensassi. Anche qui il pronostico era scontatissimo, perché Jay White è uno dei lottatori del momento. Doveva vincere e così è stato, in un bel match. Bravo Eric Young, però mi aspettavo un coinvolgimento di qualcuno fuori dal ring, magari qualcuno dei VBD, o dei “false friend” The Good Brothers, invece è rimasto completamente solo. Continuo a pensare che ormai i VBD non abbiano più ragione d’esistere (fra l’altro Deaner lo considero incredibilmente scarso e per niente violento, non centra proprio nulla con gli altri due). Purtroppo penso che sta storia dei VBD la tireranno avanti ancora un po’ per poi chiuderla tra non molto a Sacrifice o Rebellion.

Passando agli altri match di cartello, c’è stato Moose contro W. Morrisey e anche qui è stato lo stesso copione, ovvero pronostico ampiamente prevedibile ma bel match. Personalmente dopo tutti questi mesi di storyline tra i due, speravo in un epilogo diverso, proprio a livello di storia, o che perlomeno il loro incontro fosse un main event di un PPV, ma così non è stato. La pratica W. Morrisey sembra archiviata, sarà interessante vedere ora chi affronterà Moose per Sacrifice. Un’idea potrebbe essere Jonah, proprio ora che colui che l’ha sconfitto ad Hard to Kill (Josh Alexander) è fuori dai giochi. Ha vinto anche lui a No Surrender, quindi bene per il suo status. Ma sono l’unico a considerare Black Taurus un jobber e nulla più? Alla fine il loro match è stato a sorpresa interessante, però il membro dei Decay in tutti questi mesi non ha mai ottenuto vittorie contro avversari di un certo livello, e vedersela giocare abbastanza alla pari con uno come Jonah mi è sembrato poco credibile.

Sono stati rispettati i pronostici anche nei match femminili e in quello intergender. Deonna Purrazzo ha vinto l’open challenge per il titolo ROH contro Miranda Alize, conosciuta da pochi ma che comunque il suo l’ha fatto. Matt Cardona ha mantenuto la cintura in maniera sporca, senza schienare Jordynne Grace e pertanto questa faida non finirà qui presumo. Mickie James poi ha vinto contro Tasha Steelz, con l’aiuto di Chelsea Green che è stata involontariamente colpita, ma che è risultata fondamentale per la vittoria dell’Hardcore Country. Questo match mi ha un po’ deluso rispetto gli altri della serata, perché da una come Mickie James mi aspetto vittorie pulite e nette. Le ha ottenute contro Deonna Purrazzo, perché no con Tasha Steelz? Ovviamente per la storyline con Chelsea Green che turnerà heel a breve, come ha fatto suo marito. Ormai è così palese a tutti e ogni settimana che passa si vede quanto sta diventando esagerata a stare sempre dalla parte di Mickie James. Per esempio quella di No Surrender poteva essere benissimo l’occasione per farla arrabbiare con Mickie James e invece no, l’ha abbracciata tutta contenta; insomma troppo finta. Non ci sarà nemmeno più chissà quale grande effetto sorpresa quando Chelsea Green diventerà heel.

Infine l’unico match dal risultato a sorpresa è stato il primo della card, ovvero quello per diventare il #1 Contender per l’X-Division Championship di Trey Miguel. Il migliore dei 4 è Ace Austin e invece ha vinto Jake Something. Personalmente mi fa piacere, perché nella seconda metà del 2021 veniva trattato come un jobber, pur essendo un buon lottatore. Nel 2022 ha cominciato a incasellare alcune vittorie e ora è arrivato per lui un bel premio, nonostante il suo contratto con Impact stia per scadere e varie voci dicono che potrebbe diventare free agent. Ma può essere davvero l’uomo che toglierà la cintura a Trey Miguel? Non penso. Mi sa tanto che gli è stato dato un contentino e sarà giusto uno sfidante di transizione per Sacrifice.