Ad inizio anno scrissi un articolo in cui dicevo che, o i Lucha Brothers cambiavano atteggiamento, o la All Elite Wrestling avrebbe potuto privarsene volentieri. Tanti errori nei match, poca attitudine a seguire le regole, Jericho che rimbrottava sui social e nel podcast, la Death Triangle che non prendeva il volo. Insomma, c’erano tutti i presupposti per salutarli e rimandarli in Messico.

Il loro 2021 è stato come volare in economy. La AEW li ha ruotati in varie situazioni, da trios a team alternato con PAC, perfino in singolo. Poi però si sono ritrovati, assieme, come una familia, come ai bei tempi. Se ad Impact Wrestling fecero tanto e fecero bene, in questo caso stanno vivendo il loro periodo migliore.

Conta la maggiore esposizione in un contesto più ampio e ritenuto assai credibile. Contano i match combattuti, e alla fine lo steel cage coi Bucks passerà a suo modo alla storia più della lunga (e bellissima) faida coi LAX. Contano gli avversari, e per quanto si esageri con l’overbooking è davvero complicato dire che con gli FTR non si siano trovati a meraviglia.

A differenza di quel che pensavo qualche mese fa, il 2022 chiama un regno lungo. I Lucha Brothers possono imporsi nella categoria di coppia come già avvenuto ai Bucks, possono prendersi la palma come miglior tag team. Dipenderà molto dagli avversari che troveranno da ora in poi. Ma dipenderà anche da loro, che la bussola l’han girata dalla parte giusta.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.