Con ogni probabilità il main event di Evolution sarà il match con il titolo femminile di Raw in palio. Visto anche il significato che si porta dietro questo ppv si può dire sia la scelta giusta? Leggendo il titolo si scopre in fretta il mio pensiero, se avrete voglia di leggere anche l’editoriale capirete il perché.
Non è ancora ufficiale, ma rumors (https://zonawrestling.net/wwe-ronda-rousey-vs-nikki-bella-sara-il-main-event-di-evolution/) danno Ronda e Nikki come incontro finale dello special event. Il primo ppv totalmente femminile arriva in un momento storico (non solo nel wrestling) dove il movimento femminista sta facendo tanto parlare di sé per le sue battaglie. La nascita del movimento #metoo è solo un esempio di come oggi si stia spostando l’attenzione anche mediatica sulla donna e la dura lotta per valere i propri diritti. Questo non è il luogo per analizzare a fondo la questione, ma serviva dare una cornice al momento attuale della divisione femminile della WWE.
Ho citato la federazione e non il wrestling generale perché al di fuori della compagnia di McMahon c’erano già esempi di lottatrici non trattate come divas (cito ad esempio le knockout in TNA). Finalmente anche in WWE si è cercato di andare oltre quella visione, dando più spazio a vere wrestler rispetto a modelle reclutate cercando solo poi di farle divenire un minimo competitive sul ring. Dai vecchi bra&panties match si è passati nel tempo a incontri a stipulazione speciale ben diversi, come l’extreme rules match, il ladder match, il money in the bank, l’hell in a cell, la royal rumble. Cavalcando il trend di questi tempi era facile ipotizzare che saremmo arrivati al primo special event dedicato alle ragazze del roster, ppv che avrà un bell’esame da superare questa domenica per convincere gli scettici riguardo la bontà della scelta.
Passiamo ora al cuore della questione, le probabili protagoniste del main event della serata.
Ronda Rousey dopo le ultime batoste subite in UFC ha preso una saggia decisione passando in WWE. Innanzitutto perché il wrestling è una sua grande passione, quindi credo che per lei non sia solo una questione di soldi ma che ami essere coinvolta in un mondo che ha sempre ammirato da fan. Inoltre visto la caduta nelle MMA ora potrà continuare a tener alta la sua popolarità che rischiava anch’essa di subire una grossa virata verso il basso. Con tutto l’apprezamento che posso provare per i suoi sforzi nel passare da fighter a wrestler, attualmente merita davvero di essere nel main event del primo ppv femminile? Per me no. E’ grazie alla fama guadagnata altrove che le si sono aperte tante opportunità nella compagnia scavalcando altre lottatrici da più tempo nel roster. Io consideravo già un errore averle dato il titolo massimo così in fretta, sia per motivi tecnici (carenze nell’acting e uno stile in ring ancora da far evolvere) che per motivi di gestione, dato che se già ha esordito con un livello di starpower tra i più alti di sempre nella categoria, tra un paio d’anni (o meno) sarà difficile trovare nuove sfide alla sua altezza avendo già dominato in lungo e in largo. Il pericolo di avere una nuova Brock Lesnar al femminile non è così lontano.
Nikki e sorella devono gran parte del loro successo più al loro operato fuori dal ring che al combattere. No, non mi riferisco a mariti e fidanzati, anche se pure quello ha inciso, non prendiamoci in giro. Sono i vari reality che hanno dato fama alle ragazze, per quanto si ritengano protagoniste della cosiddetta women’s revolution loro per me incarnano decisamente più il vecchio ruolo delle divas rispetto a quello delle attuali wrestler. La sua presenza nel main event per me avrebbe senso solo se si fosse impostato il match come la wrestler contro la divas, due modi diversi di intendere il ruolo della donna in WWE, facendo poi vincere la prima lanciando così un chiaro messaggio al mondo. Ma non è stato fatto niente di tutto questo, dando il via al feud dal nulla a un paio di settimane dall’evento.
Insomma, nel main event del primo ppv femminile avremo un’ex fighter che ha scavalcato la fila in un attimo e una divas famosa più per i reality che altro. Da una parte si può capire la WWE che voglia utilizzare per sponsorizzare l’evento due nomi che anche chi non segue il wrestling può conoscere, ma quanto sarebbe più etico lasciare il palcoscenico principale ad esempio a Charlotte Flair e Becky Lych?
Sergedge – EH4L