Parliamo oggi di uno dei feud meglio costruiti in questa anomala road to Wrestlemania, ovvero l’incontro tra il rientrante Edge e Orton.
Quando è avvenuto il miracolo e il canadese è potuto tornare attivamente al wrestling i miei sentimenti sono stati contrastanti: euforia da suo fan sfegatato ma anche preoccupazione, vista la delicatezza del suo infortunio con il rischio di possibili ricadute. Vedendo come non gli siano stati risparmiati colpi sia nella Rumble che nel segmento del tradimento di Randy mi sono un po’ tranquillizzato, considerando anche che non avrebbero scelto un Last man standing match per un soggetto delicato.
Quando già prima della rissa reale si mormorava di un suo possibile rientro provavo ad ipotizzare gli avversari, immaginandolo in incontri inediti (AJ Styles e Bryan ad esempio) o nel più classico schema del veterano contro un wrestler uppercarder da lanciare. La scelta di riproporre una rivalità già vista tra due wrestler veterani mi ha lasciato un po’ perplesso, ma a posteriori mi sento di dire che sia stata la scelta giusta.
Il rientro del canadese si è portato dietro un bel carico di emotività ripensando a quel ritiro straziante e inaspettato. Mettere Edge contro qualcuno con cui non ha precedenti avrebbe significato non sfruttare quell’ondata di sentimentalismo di cui facevo riferimento. Orton poi nel farsi odiare è uno dei migliori, con il solo “difetto” di una finisher così over che a volte gli porta cori da una parte di pubblico che definirei ben poco smart. L’assenza di Edge per vendere il pestaggio subito (sarà un serio candidato a miglior segmento del 2020) è stata ben gestita, con i silenzi di Randy e i coinvolgimenti di Matt Hardy e Beth Phoenix che hanno portato il feud su un livello superiore, più personale (quanto ci sarebbe stato bene un angle con Christian).
Tutto è stato preparatorio al ritorno del canadese, con scambi di fuoco tra lui e Orton in cui non sono mancate frecciate pesanti: da una parte quella di metter a repentaglio la propria salute per non accontentarsi di una vita normale, dall’altra la contrapposizione tra una vita di sacrifici e l’avere un percorso agevolato già dal principio.
Avevo poi qualche dubbio riguardo la qualità dell’incontro. Nell’ultimo breve feud tra i due una decina di anni fa avevano deluso, oggi ben più vecchi come potrebbero far meglio? In questo senso la scelta della stipulazione è stata perfetta, dato che in un Last Standing match grazie all’utilizzo di armi e alla possibilità di rifiatare per tanti secondi a terra farà sì che i due possano concentrarsi più sullo storytelling che sulla tecnica, regalando sussulti colpendosi con ogni oggetto capiti loro a tiro.
In conclusione sposo in pieno la scelta di Orton come avversario di Edge per il rientro, per gli inediti ci sarà fortunatamente tempo in futuro dato che il contratto del canadese pur da part timer prevede altri incontri. Siete d’accordo o avreste preferito una soluzione diversa? Se avete voglia fatemi sapere la vostra opinione qui sotto nei commenti. A presto e (ahinoi) buona quarantena!
Sergedge – EH4L