Il 12 febbraio scrissi un articolo su quelli che sarebbero dovuti essere i tre obiettivi principali della All Elite Wrestling nel primo anno di vita. Uno di questi, quello principale, era riassunto in una sola parola: vendere. E badate bene, non è semplice per una compagnia riuscire a tenere alta l’attenzione dopo il primo show, a dare segnali incoraggianti a se stessa e anche ai fan. Questo perché l’entusiamo è come una droga: dà una botta di adrenalina all’inizio e poi scema, in un capitombolo di emozioni contrastanti.

“Double Or Nothing” ha venduto in circa mezz’ora. Fyter Fest e Fight For The Fallen hanno ancora biglietti in giro, ma i prezzi sono stellari e i due ppv hanno minor presa rispetto al precedente. Poi c’è “All Out”, che rappresenta a tutti gli effetti il ppv dell’anno. Qui ci sono tutti i presupposti per una grande affluenza per tre motivi: la città che ospita l’evento (Chicago), l’aspettativa generale, e la possibilità di avere match mai visti prima. I fan hanno risposto presente in maniera meravigliosa spazzolando i tagliandi in vendita nel giro di quindici minuti. Alcuni diranno che molti di quelli sono poi finiti nel secondary ticketing, io dico che questo è ininfluente poiché alla compagnia interessa guadagnare ben sapendo che ci saranno dei pazzi che faranno follie per comprare i biglietti ad un prezzo triplicato.

Al momento, dunque, la All Elite sta lavorando molto bene. Sta capitalizzando tutto quello che gli passa tra le mani, in modo da essere preparata ad un futuro con meno esaltazione e più sostanza, magari nemmeno di prima qualità. Ha però un vantaggio solido che altri non hanno: può puntare su match inediti che i fan attendono con trepidazione. E così se non vi basta un Chris Jericho vs Adam Page per il titolo AEW, ecco che dentro la card compare un altro possibile main event chiamato Kenny Omega vs Jon Moxley. Il moneymaking al momento giusto, capitalizzare ora per non pensare al domani. Perché ad ottobre arriva il programma settimanale e devi preparare il terreno per nuovi incroci. Dunque quello tra l’ex Lunatic Fringe e l’ex campione NJPW serve da esempio, come a dire che certe cose si possono vivere solo qui.

E non sarà un esempio fine a se stesso. Cosa succede se i due “linkano”? Se funzionano, se colgono le cinque stelle. Probabilmente gli ascolti su TNT potrebbero essere molto alti sin da subito, i fan continuerebbero a spostarsi in massa o a riappropriarsi del piacere di seguire il wrestling da ambo i lati. Ed è proprio a questo che deve servire la presenza della AEW: a riformare vecchie abitudini che la maggior parte del pubblico di oggi non ha mai conosciuto se non per sentito dire. Ecco perché la strada intrapresa dai Cody e gli altri è la migliore per tutti noi, fornita al momento giusto.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.