In WWE è facile criticare le storyline visto quanto spesso e volentieri sono malcurate, ma quando riescono a mettere in scena qualcosa degno di nota è corretto dar loro i giusti meriti. Il segmento del main event dello scorso Raw rientra in questa casistica.
Murphy nel main roster si è tolto finora ben poche soddisfazioni; a Smackdown la vittoria su Bryan sembrava il preludio a una bella striscia vincente, ma è rimasto un caso isolato. Poi il passaggio da a Raw che lo ha messo in un limbo senza piani per lui fino allo scontro con Black, un wrestler con una situazione simile dal punto di vista delle storyline ma con un ruolino di marcia di ben altro spessore.
I due sono stati messi contro in una rivalità che più basilare non si poteva creare, ovvero Aleister sempre in cerca di avversari e Buddy che lo sfida. A far emergere il feud dalla mediocrità della scrittura a cui era sottoposto è stata la qualità dei match, in cui la buonissima chimica tra i rivali è esplosa in tutto il suo splendore (l’incontro di TLC è stato il migliore dell’intero special event).
L’ottimo lavoro non è passato inosservato ed entrambi gli atleti hanno ottenuto qualcosa: Black ha visto crescere il suo status attraverso le continue vittorie, Murphy è entrato a far parte di una stable che si appresta a dominare lo show. La frustrazione dalle ripetute sconfitte è stata ben inscenata ed è stata la scintilla adatta per fargli prendere la decisione di unirsi al cosiddetto messia di Raw.
Ora il team di Rollins (di cui mi aspetto un nome ufficiale nella prossima puntata) pare essere al completo con la più classica delle formazioni: il leader, il tag-team, l’emergente. Con questo non voglio dire che debbano necessariamente seguire un percorso stile Evolution con tutti i membri con una cintura alla vita, ma abbiamo ora un gruppo che può affrontare diverse tipologie di rivalità. La qualità dei quattro sui ring è fuor di dubbio, quello che da lunedì possimo vorrei è che manifestassero un legame narrativo vero e proprio, che finora è stato mostrato solo in parte.
Seth ha giustificato l’alleanza con gli AOP come profezia che si auto avvera, cioè che le accuse del pubblico fossero false, ma che proprio quell’atteggiamento ha fatto sì che lui decidesse di voltar le spalle alla gente collaborando con gente che crede in lui come i due albanesi. Ora sentiremo cosa dirà Murphy nei prossimi promo, ma vorrei che si spingesse l’acceleratore sul concetto di messia, di leader da seguire affinché Raw venga portato a un livello successivo.
Sarebbe poi anche ora che venissero concesse all’ex campione dei pesi leggeri un buon numero di vittorie (anche sporche essendo heel) affinché venga visto come una minaccia per una gran parte del roster. Poi come dicevo non vedo particolari somiglianze con l’Evolution, perché mi sembra un tipo di stable leader-centrica dove c’è uno al comando con gli altri fanno di tutto per proteggerlo, ma sarà eventualmente lo stesso pubblico a decretare se Murphy nella storyline continuerà a ricoprire il ruolo di coprotagonista o se prima o poi deciderà di ribellarsi e spiccare il volo. Si sa del buon giudizio di Heyman nei suoi confronti, ma è davvero presto per capire cosa ricaverà da questa alleanza. Il suo passaggio da 205 live ai main roster non è stato dei più semplici, ma gradualmente sta trovando il suo spazio e se riuscirà nel lato entertainment a fare bene quando è in ring allora potrà ritagliarsi delle belle soddisfazioni. A oggi il più grande vantaggio è senz’altro la maggiore visibilità guadagnata dalla nuova alleanza.
E voi cosa ne pensate? Siete contenti del suo ingresso nella stable di Rollins? Riuscirà nel tempo ad emergerne come protagonista o sarà solo un lacchè al servizio di Seth? Se avete voglia fatemi sapere la vostra previsione sul futuro a medio lungo termine di Buddy Murphy.
Sergedge – EH4L