In un turbinio di live event, ritardi di trasmissione e ossessione nel voler proseguire nella direzione intrapresa, PCO sarà lo sfidante del campione mondiale Ring of Honor Rush nel match che li vedrà protagonisti del probabile main event di Final Battle a Dicembre. Andiamo per ordine: Il torneo da cui è uscito vincitore ha visto scontrarsi PCO, Kenny King, Jay Lethal, Bandido, Jeff Cobb, Dalton Castle, Mark Haskins,Colt Cabana e Marty Scurll. In un classico girone a eliminazione in finale sono arrivati i due membri e attuali ROH World Six-Man Champions Villain Enterprises dove a sorpresa a uscirne vincitore è stato proprio il cinquantenne atleta.

Dall’altra parte Rush arriva da un regno cominciato quasi due mesi, quando vinse contro Matt Taven a Death Before Dishonor. La tipologia di show che la ROH sta mettendo in scena non lo sta certo aiutando a mostrarsi come volto della compagnia, dato che fino ad oggi ha difeso il titolo soltanto una volta in un match che non ha raggiunto nemmeno la sufficienza.

Final Battle sarà l’ultimo evento di questo 2019 completamente da dimenticare per la federazione e vedrà questi 2 battersi con in palio il titolo massimo. E’ particolare che lo sfidante sia un uomo di 52 anni che ormai, oltre a qualche tuffo e segno di squilibrio mentale, non è più in grado di dare nulla. Forse è proprio per la grande quantità di show dal vivo che eseguono che si è scelto di puntare su un personaggio molto conosciuto, vista la militanza in tutte le principali federazioni americane.

E per lo status quasi tutto da creare di Rush a livello mediatico, PCO è l’avversario giusto? Direi assolutamente no… Si, sarebbe stato più facile puntare sui vari Castle o Lethal vista la caratura dei loro nomi, ma scegliere un wrestler che sul ring non ha più nulla da dire non fa altro che rappresentare lo stato di salute di una federazione che oramai pensa soltanto al proprio network, fregandosene del prodotto televisivo. Questo, in futuro, andrà a ripercuotere sicuramente sul valore sia di Rush che della cintura stessa.