Secondo Dave Meltzer, Bobby “The Brain” Heenan è stato il miglior manager di tutti i tempi nella storia del wrestling. Sicuramente non tutti saranno convinti di questa opinione, ma è indubbio come “The Weasel” abbia scritto pagine importanti al fianco di alcuni degli interpreti più riconosciuti di questo business.
Bobby Heenan non c’è più, è morto domenica notte. Ha concluso quindici anni di sofferenza a causa di un cancro alla gola che lo ha rincorso per lungo tempo, che lo ha debilitato, deformato, trasformato in un altro uomo. I fan si sono trovati di fronte ad una persona ridotta in condizioni inimmaginabili, spesso in sedia a rotelle, con problemi respiratori ed un tono di voce incomprensibile. Più volte è stato in coma indotto, più volte ha dovuto subìre delle operazioni che risolvessero altre operazioni andate male, più volte ha dovuto lottare contro infezioni o infortuni dovuti alla sua precaria condizione fisica. Uno strazio per chi lo aveva conosciuto nel fulgido periodo delle sue comparsate televisive, supportando una serie incredibile di atleti. Gli ultimi scorci nel wrestling sono stati la WWE Hall Of Fame del 2004, il breve feud con Jim Cornette in Ring Of Honor dello stesso anno e le apparizioni in TNA del 2005. Dopo di che solo tante convention e sessioni di autografi per chi avesse la capacità di riconoscerlo.
Il primo ricordo riguardo Bobby Heenan risale al 1990. Ricordo la foto di questo biondo manager davanti al quartier generale dell’allora WWF con al fianco un giovane wrestler che aveva iniziato a far parlare di sé con la conquista del titolo Intercontinentale: Mr. Perfect. Sembrava la coppia meglio assortita di quel periodo, diversa da tutte le associazioni avute in precedenza da The Brain che nel giro di un anno e mezzo aveva cominciato ad accompagnare diversi campioni della compagnia. Iniziò una collaborazione capace di portare numerose soddisfazioni ad entrambi, prima che Heenan si ritirasse per alcuni problemi al collo e tornasse sporadicamente a far sua la scena prima al fianco di Ric Flair e poi di Lex Luger. A quel punto divenne commentatore, in particolare in WCW dove per cinque anni ebbe modo di raccontare la crescita, l’esplosione e la caduta della federazione di Atlanta. Nasce, in maniera palese, un modello: il commentatore heel. Heenan non si fermava facilmente a lodare i cattivi, ma arrivava ad un punto da esser palese il proprio supporto. In WWF le schermaglie con Gorilla Monsoon sono rimaste storiche, non era inusuale che i due litigassero
(per finta) in diretta suscitando l’ilarità dei telespettatori per il perfetto timing tenuto nel botta e risposta. Se oggi sentite i vari JBL o Josh Matthews fare i bulletti in sede di commento, sapete da dove è partita l’idea, anche se nessuno è stato ancora in grado di raggiungere tali sommità.La lista dei clienti da manager è spropositata e riporto solo i wrestler più noti:
Nick Bockwinkel
Big John Studd
Ken Patera
King Kong Bundy
André the Giant
“Ravishing” Rick Rude
“Mr. Wonderful” Paul Orndorff
Harley Race
Hercules Hernandez
The Barbarian
“Mr. Perfect” Curt Hennig
Ric Flair
Lex Luger
King Haku
Don Muraco
Buddy Rose
Butch Reed
Colt Cabana
Jimmy Jacobs
Nigel McGuinness
CM Punk
Nikolai Volkoff
Con Big John Studd, King Kong Bundy e Andre The Giant ha potuto costruire l’aura da leggenda di Hulk Hogan, trascinando al suo cospetto avversari sempre più grossi, sempre più cattivi, sempre più decisi. Una azione vana poiché nessuno di questi fu in grado di detronizzare l’Immortale. Le grandi soddisfazioni per Heenan arrivarono ad un livello leggermente più basso: Rick Rude vinse a Wrestlemania V il titolo Intercontinentale da Ultimate Warrior; prima i Brainbusters (Anderson & Blanchard) e poi i Colossal Connection (Andrè e Haku) vinsero i titoli di coppia; come già citato in precedenza, Mr. Perfect vinse poi anch’egli il titolo Intercontinentale. Un bottino non esagerato in WWF ma abbastanza forte da far seguire feud su feud e una risonanza mediatica sempre importante. A questi si aggiungano le vittorie dei suoi assistiti in NWA e AWA (Bockwinkel, Bobby Duncum e Blackjack Lanza) ed una serie di feud di altissimo livello. Insomma, non è mancato nulla nel suo curriculum per farci sognare, ora lui stesso può sognare per sempre quello che è stato.