I primi tapings della Global Force Wrestling sono stati un successo. Oggi vi proponiamo un racconto di quelle registrazioni attraverso le parole dell'amico Chris, che voi tutti conoscete per aver collaborato con me nel passato per alcuni pezzi sulla TNA. Perciò ecco a voi "Amped – la storia", senza alcuno spoiler sull'esito dei match che vedrete in tv.

Premessa: Il padre di Chris lavora nel wrestling dal 2000. Ha iniziato quasi per caso, lavorando nello staff della WCW per un anno. Subito dopo passò alla WWE, diversi Velocity e Smackdown prima della chiamata della TNA: sette anni di matrimonio, poi il restyiling e il licenziamento. Per fortuna nel giro indy era una persona conosciuta e così le chiamate non sono mancate. Poi a marzo, dopo House of Hardcore 8, la chiamata di Jeff Jarrett. Con Jeff sono amici da lungo tempo e c'è un gran rispetto reciproco. Si è ricordato di lui e lo ha chiamato come capo delle operazioni backstage e della sicurezza dei primi tapings di Amped. Questa premessa serve a farvi come mai Chris può raccontarci le cose da una posizione privilegiata.

Con tre colleghi d'università abbiamo raggiunto Las Vegas giovedì scorso. Il mattino dopo sono arrivato da solo alla Orleans Arena che gli altri stavano ancora dormendo. Alle 9.30 c'erano già tutti i preparativi e sebbene l'arena fosse vuota c'era un trambusto esagerato. Poi il silenzio: sul ring Jeff Jarrett e Nick Aldis (Magnus) registrano diverse interviste. Hanno girato in lungo e in largo per tutta la settimana, hanno fatto una promozione pazzesca. A bordo ring i due commentatori Cyrus Fee e Chael Sonnen discutono a bassa voce su come commentare le fasi dello show in base alle posizioni del ring. Hanno un mazzo di carta e scarabocchiano qualsiasi cosa venga loro in mente. Nel backstage vengo accolto da Karen che si dice molto felice di vedermi, mi chiama come "suo figlio" perché io mia madre l'ho persa parecchio tempo fa e lei ha sempre avuto una mano materna nei miei confronti. Parliamo un po', mi fa vedere i camerini e mi dà i biglietti della serata. Dice che sarà uno spettacolo meraviglioso, le prevendite sono andate molto bene. Credo lo dica per convincersi e convincermi, ci credo poco. Con la TNA facevano un massimo di 1200 persone con biglietti spesso gratis elargiti in giro. I biglietti omaggio questa volta sono appena 300 e l'arena è stata ragionata per 5 mila. Sarà impossibile fare grandi numeri. Intanto sul ring passa tutto il roster, provano e riprovano le mosse, l'attinenza fisica al ring e i promo. Bobby Roode ride ogni qual volta tenta di fare il suo promo perché prova a improvvisare e gli escono parolacce a non finire. Mio padre invece è in cabina di regia, sta lavorando con i tecnici. Verso le 12.30, dopo aver conversato con un po' di wrestler, sto per andarmene quando sale sul ring Sonnen e si mette a fare un allenamento. Che debba esordire sul ring stanotte?

Quando torno la sera, la situazione è ribaltata. C'è tanta gente. File e file di persone che vogliono entrare o fare un biglietto, che non vedono l'ora di fare foto e vedere lo spettacolo. Prima dello show c'è un piccolo meet & greet con Karen, Chris Masters e Magnus. Mio padre invece è nel backstage, dirige i ragazzi della sicurezza. Ho modo di salutarlo un attimo, mi dice anche lui che sarà una grande serata. Lentamente lo spazio si riempie come un uovo. Mi stupisco di essere in mezzo ad una autentica fiumana di persone, tutti che fanno foto, urlano, non vedono l'ora che si inizi. Sui siti si parlerà poi di sold out, ma non sarà così di poco: i presenti sono 4551, un numero enorme. So per certo che Jeff si aspettasse al massimo 2 mila persone per coprire almeno gli spazi davanti al ring. Le tribune sono piene, sta al buio solo quella che ho al fianco per esigenze televisive dato che ci sono piazzate delle telecamere. Sugli spalti ci sono alcuni addetti ai lavori e dei personaggi che fanno da spola dalla cabina di regia al backstage. Quando parte la sirena, il pubblico impazzisce, è tempo di iniziare.

La sensazione generale è che Amped sia uno show pensato in grande. Non c'è sapore di indy, è una TNA aggiustata, che si avvicina alla grandezza della WWE con un nuovo modo di porsi. Il pubblico è partecipe, segue con attenzione ma è tiepido verso quelli che non conosce. Tuttavia cambiano verso quando qualcuno degli atleti fa qualcosa di spettacolare. E spettacolare è l'inizio tra Black e Sanada, sono un giusto opener per il torneo Nex*Gen, il pubblico ha occhi solo per l'ex Gabriel. Poi c'è il promo provato da Roode in mattinata, si becca tanti fischi, qualcuno urla "f**k TNA", altri lo seguono. L'atmosfera è quella giusta. E sono giusti anche i messicani, amo i Los Luchas, dai quali ha preso spunto la WWE per creare i Lucha Dragons (uguali in tutto e per tutto, solo che Zokre e Phoenix Star lottano con questa gimmick dal 2004 e sono stati pure campioni di coppia NWA). Assistiamo ad uno spot fest che manda tutti in visibilio, la gente urla "lucha! lucha!", sicuramente torneranno a salire sul ring della Global Force.

Henry Maxwell non è altro che Maxwell Chicago della FIP. Dà quel tocco di comedy che ogni show dovrebbe avere, si erge ad assoluto protagonista. Il pubblico lo becca perché per quanto faccia ridere, lo fa volutamente in modo ostico. Viene associato a Kongo Kong che è uno degli atleti più attesi: sebbene non sia mai passato nelle maggiori indy, con la sua gavetta si è fatto un nome tale da venir quasi osannato in ogni show. A me piace poco, ha un fisico inguardabile. Però sul ring ci sa fare, ed infatti il match con Magnus non è male per niente, la cannonball che piazza è assurda. Maxwell ovviamente ha fatto ridere tutti con le sue facce degne di Paul Heyman. Il peggior match? Tutti hanno decretato quello tra i Bollywood Boyz e gli Akbars e sono d'accordo. Più che brutto, è stato un classico tag team match tra due classici team che hanno poco di entusiasmante da raccontare. Sarebbero perfetti nel grigiore della categoria team di NXT, sono abbastanza anonimi. Forse è stata una mancanza di chimica, ma vanno rivisti. Rivedrei più volte pure i Los Luchas che tornano sul ring per il torneo tag mettendo su un bel match con i Reno SCUM, bravi a creare le giuste posizioni per spostare il pubblico verso i face.

Virgil E Flynn mi dicono sia Cheesburger della ROH ma sinceramente non lo conosco. Il suo match con Kushida è breve e molto buono, hanno una chimica ottima è sanno fare grandi cose. Bene Jigsaw e Dutt, altrettanto bene Kevin Kross con Roode, non lo conoscevo ma è davvero un bel prospetto. Mickie James è il solito splendore sul ring, con la Von Eerie e la Tapa si trova discretamente. Le tre sono introdotte da Karen che, evidentemente, è la "capa" della categoria. Avevo delle riserve invece su Masters e Hawkins/Myers, ed invece questi due hanno tirato fuori un match assurdo. Masters è migliorato parecchio rispetto a 10 anni fa, Myers sembra un Christian Cage meno monotono. Il pubblico li incita e alla fine rimane soddisfatto. Il miglior match della serata? Sì, decisamente. Migliore di qualunque match TNA degli ultimi cinque mesi.

Le ore sono filate via bene, ma verso l'ultimo match un po' di gente è andata via per l'ora tarda. La prossima volta dovranno ovviare a questa mancanza anche se televisivamente probabilmente non se ne accorgerà nessuno. Per i tapings del 21 agosto arriveranno molti atleti assenti stasera: Bullet Club, Killer Elite Squad, Shelton Benjamin, Eric Young, Andrew Everett e Johnny Gargano. Molti del roster di stasera torneranno. La prima è andata, ed è stata un successo. So che tutti erano veramente "Amped" (elettrizzati) per come è andato il tutto e che nel backstage si sono fatti i complimenti. Devo dire che questo spettacolo è stato davvero ad un livello alto. Non come la WWE ma ci siamo quasi. Senza stelle, con i soli Roode, Masters e Magnus come nomi di punta, Jeff e Karen hanno compiuto un capolavoro. Mio padre era felice, ha pure pianto. Ha lavorato duro per una settimana, con uno stress pazzzesco addosso. Ora non vedo l'ora di vedere i prossimi show: se il buongiorno si vede dal mattino, questo è stato un gran bell'inizio.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.