Sono passati ormai quasi cinque anni dalla fondazione della AEW e, tra poco più di sette giorni, All In si appresta a diventare l’evento con spettatori paganti più grande della storia, dopo aver superato le vendite di Wrestlemania 32 nella giornata di ieri. L’impatto della promotion di Tony Khan è stato fortissimo, anche per la concorrenza, non solo la WWE che, nonostante tutto, rimane la federazione di wrestling con più seguito al mondo. Parliamo anche di ROH, rinata sotto lo stesso Khan, ed Impact, che da qualche anno ormai è scesa nel “ranking” dopo essere stata la seconda-terza forza in passato. Si possono citare molte realtà ma, l’unica certezza prima dell’arrivo della AEW, è sempre stata la NJPW. Che ha candidamente ammesso la propria “sconfitta” nei confronti della creatura di Nashville.

Bushiroad “riconosce” la AEW, il presidente ammette di aver perso il secondo gradino del podio

A tal proposito, nell’ambito del rapporto rilasciato al “Logmi Finance“, il presidente della Bushiroad (azienda proprietaria della NJPW) ha ammesso il “sorpasso” della federazione di Tony Khan ai suoi danni, anche se le due realtà collaborano ormai proficuamente da tre anni a questa parte, come Forbidden Door o le apparizioni di diversi atleti in ambo le promotion dimostrano. Ecco qui di seguito le parole di Takaaki Kidani sull’argomento, sempre spinoso, riguardo il “ranking” tra federazioni, numeri alla mano: “La New Japan Pro Wrestling sta aumentando gli introiti derivanti dai suoi contenuti digitali, ma il motivo per cui non siamo tornati ai livelli di antico splendore pre pandemia è la AEW, nata tra il 2018 ed il 2019. Il fatturato della AEW è nell’ordine dei 10 miliardi di yen e credo sia una delle ragioni per cui la NJPW sia scesa dal 2° al 3° posto nelle classifiche globali”.