Che ci fanno Luke Gallows, Karl Anderson, Kenny Omega, Matt Jackson e Nick Jackson tutti assieme sul ring? A rifare il “Too Sweet”, a ricordare i bei tempi, il Bullet Club o semplicemente l’Elite prima che tutto cambiasse, prima che due di loro passassero alla WWE.
La reunion sicuramente ha fatto piacere e fomentato parecchi fan. Soprattutto dopo il match intenso tra Kenny Omega e Fenix. L’apparizione dei Good Brothers era prevista: con l’avvicinamento al ppv di Impact, l’arrivo di Anderson e Gallows era dovuto. Peraltro contro Jon Moxley, il cui programma con il campione AEW non è giustamente finito. Ma i Bucks? Che ci fanno i Bucks qua? Tutti se lo sono chiesto, nonostante fosse abbastanza normale, essendo stati loro i primi e unici alleati di Kenny dal giorno 1 della All Elite Wrestling (e non solo, anche nel periodo NJPW).
Matt e Nick sono lì per Kenny. Sono lì per tirarlo via dalle “cattive amicizie”. Per difenderlo da chiunque voglia fargli del male, dunque dai Garrison, dai Pillman e chiunque altro abbia pensare di attentare alle condizioni fisiche del campione. E se decidono di fare il “Too Sweet”, lo fanno su suggerimento dell’amico e non certo per la vicinanza di Callis – che risulta comunque un avversario – o per Anderson e Gallows.
Ma non solo. C’è anche la questione amicizia. In questo momento i Good Brothers sono i più vicini a Kenny. Quelli che lo capiscono di più. Ricordate i momenti di pazzia di Omega iniziati in estate? Nick e Matt erano stati contrari, l’avevano frenato. Gallows e Anderson invece gli hanno dato via libera, anzi si sono aggiunti alla festa. Dunque perché farsi sostituire? Perché non far capire all’amico che l’unica soluzione è in famiglia? E allora gli staranno al fianco, faranno quanto possibile per allontanarlo dagli ex amici e di riportarlo all’ovile.
Ma se non ci riuscissero? Se invece decidessero di seguire Kenny? La AEW ha già pronto l’uomo della salvezza, il sogno americano, il main eventer fatto e finito che non vede l’ora di fare una di quelle run che lanciano un wrestler nell’olimpo dei grandi campioni della storia: Adam Page.
E’ caduto così in basso che ora può solo risalire. Prendendo coscienza di aver vissuto per anni al fianco di finti amici, di esser capace di avere stima e fiducia nei suoi mezzi. Al suo fianco avrà il Dark Order, ormai in versione face. E tutta quella schiera di atleti (da PAC a Pentagon, da Fenix a Moxley) pronti a dargli manforte per battere una delle stable più dominanti di sempre. Fino a quel Page vs Omega che sancirà il giusto passaggio di consegne e la degna rivincita per The Hangman.