Rieccoci tornati nel consueto editoriale dedicato ad Impact dopo aver saltato settimana scorsa, costretti però dall’assenza di puntata. Bound For Glory è il Wrestlemania di Impact, però la puntata seguente uno dei più grandi PPV per ogni show è storicamente molto seguita, quindi non capisco perché saltarla a piè pari e mandare in onda qualche spezzone di Bound For Glory. Come se non bastasse anche settimana scorsa non c’è stata una puntata tradizionale, dato che sono andati in Scozia dove si è svolto un house show, con incontri buoni ma sviluppi alle storyline inesistenti. Quindi si riparte da Turning Point, andato in scena a Newcastle, il punto di svolta da cui sono cominciate e cominceranno nuove faide.
Andando quindi ad analizzare lo show di venerdì notte, partiamo dall’inizio. Josh Alexander hanno vinto un buon match contro i Subculture: carino ma non da strapparsi i capelli. I lottatori sono tutti e 4 di buon livello, però ci sta che non vogliano sfoggiare per Turning Point i loro migliori match. Mi chiedo se continueremo a vedere insieme i pelatoni canadesi, che annuncio li chiamerò così, dato che al momento non hanno ancora un nome da tag team. Non è la prima volta che lottano insieme quindi potrebbe essere riproposta, anche perché dopo l’occasione persa con Alex Shelley direi che per un po’ non vedremo nel giro titolato Josh Alexander. Quindi sì perché non metterlo nella sala d’attesa dei tag team, sperando di vedere crescere questa coppia e vedere in futuro una bella faida contro gli ABC. Magari invece è solo una suggestione del momento, chissà.
Sorvolerei Gisele Shaw che vince contro Alex Windsor, mentre mi soffermo invece su Rich Swann contro Trey Miguel. Quando ci sono questi due in ring è sicuramente spettacolo garantito e così è stato. Classico incontro da X-Division e direi che il vincitore di questo match possa tornare in quel contesto. In realtà da quando The Rascalz hanno perso le cinture di coppia, anche Trey Miguel potrebbe tornarci, anzi non escludo che possa essere solo l’incipit di una storyline più lunga.
Successivamente sono tornati i Subculture, questa volta però in veste di accompagnatori di Dani Luna, sconfitte contro Jordynne Grace, sempre più carica. Chiaramente è cominciata la sua road verso la cintura principale Knockouts. Poi c’è stato il segmento comedy con Joe Hendry che ha fatto una delle sue canzoncine sempre divertenti, questa volta rivolta verso Simon Miller che ha battuto abbastanza agilmente.
Ben più interessante Moose e Bryan Myers che vincono contro Frankie Kazarian e Chris Sabin. Ammetto che ero uno dei pochi non estimatori della coppia heel, dato che gli inizi sono stati difficoltosi. Invece piano piano hanno saputo integrarsi bene e nonostante la vittoria della valigetta dell’Alce, la coppia continua a reggere e a racimolare vittorie. La mia perplessità è che comunque ormai lottano insieme da qualche tempo ma non hanno mai puntato seriamente alle cinture di coppia, anche se sono lottatori di alto rango. Quindi la cosa un po’ mi puzza e continuo a credere che prima o poi qualcosa si spezzi, oppure che Moose tornerà più forte in singolo con Brian Myers che diventerà più accompagnatore. Anche perché sta valigetta per il titolo principale prima o poi andrà usata.
Passando invece agli ultimi due match, Trinity mantiene il titolo contro Deonna Purrazzo. Come ha riportato qualcuno di voi nei commenti, ormai si sa che ogni PPV va pagata la tassa Trinity. Non piace quasi a nessuno però Impact ci punta e bisogna rassegnarsi che per un po’ sarà lei la campionessa, anche se credo e spero cadrà ad Hard to Kill. Si parla quindi di 2024, quando affronterà come probabile Jordynne Grace. Per far ciò però bisogna eliminare dal giro la Virtuosa e così è stato fatto a Turning Point. Ottimo poi il match di Will Ospreay che ormai ci sta deliziando con le sue presenze nei PPV di Impact ogni tanto. Sicuramente è un valore aggiunto clamoroso dal punto di vista dello spettacolo dei match, anche se a livello di storyline passa sempre poco, essendo più un lottatore “a gettone” per Impact. Se invece sarà più presente più volte sarò il primo ad essere contento.