Era il segreto di Pulcinella, i rumors su Shane hanno provato a confondere le acque, ma alla fine era proprio Cody Rhodes l’avversario misterioso di Rollins in quel di Wrestlemania. Rispetto a tanti altri debutti o ritorni, la WWE non ha cercato di mettere il proprio marchio sul wrestler, ha accettato che si presentasse pari pari a come faceva nelle altre federazioni. Capelli ossigenati, vestiti con i colori della bandiera americana, musica d’ingresso, tutto rimasto intatto percependo una continuità che nel suo percorso era difficile da ignorare.
Nell’editoriale odierno non voglio parlare di cosa è stato giusto e cosa sbagliato in questo nuovo salto da una federazione all’altra. Oltre la WWE seguo volentieri l’AEW, non mi sono mai piaciute le guerre tra tifosi, a maggior ragione quando si trova il tempo per godersi i diversi show. Quello che mi interessa analizzare oggi, sono le potenzialità che ha Cody di inseguire quel successo che finora gli è stato precluso.
Cody era partito bene in WWE, messo da prima in coppia con l’altro figlio d’arte Ted DiBiase jr., per poi far parte della nuova stable di un wrestler di terza generazione come Orton. Purtroppo per lui, non era ancora pronto per certi palcoscenici, venendo schiacciato invece che esaltato da quella posizione (al figlio di DiBiase è andata anche peggio). Poi è passato a gimmick marcate come quella Dashing prima e Undashing dopo (quest’ultima non mi dispiaceva affatto), per arrivare a emulare il fratello diventando Stardust. La strada intrapresa è quella che non ti porta a essere un main eventer.
Lo status attuale se l’è costruito fuori dalla WWE, arrivando a dare un grande contributo alla nascita di una delle federazioni più popolari di oggi come l’AEW. Il suo ritorno ha scioccato molti visto anche l’atteggiamento di sdegno per il suo passato che ha spesso mostrato, ma forse è anche grazie a ciò se questo suo nuovo esordio è stato così ben percepito dai fan WWE. Se per molti sostenitori dell’AEW questo tradimento l’ha reso l’heel perfetto, non poteva accadere che il contrario nelle arene della federazione di Stamford.
A questi discorsi campanilistici, Cody ha aggiunto un tema che non può che portarlo al cuore della gente. Proprio come lui, anche io ho perso mio padre, il pensiero di non potergli più dare di persona soddisfazioni è tremendo, quindi capisco quando nel suo promo gli si è rotta la voce. Era autentico il dispiacere di non essere riuscito a diventare campione del mondo così da poter festeggiare con il padre quel titolo che l’ American Dream non era riuscito a conquistare in carriera. Non potrà abbracciare il padre e consegnargli la cintura chiedendogli se sia orgoglioso di lui. Ciononostante proverà lo stesso a vincere, per dedicargli la vittoria sperando che dovunque sia possa venirlo a sapere e sorridere.
Con questo carico emotivo dietro, la vittoria di Cody sarebbe un momento così toccante che mi stupirei molto se non si riuscisse a realizzare. Rhodes è stato riaccolto da top face in un periodo in cui non è facile per la WWE creare beniamini del pubblico. Ora che hanno unificato i titoli, fatico a immaginare Cody che strappa la cintura a Reigns, ma se come immagino tra non molto torneranno a essere due le cinture mondiali, allora lo scenario sarà molto più realistico.
Al di là del discorso titolo mondiale, Cody credo sarebbe in grado di interpretare anche un ottimo heel. Nella stessa AEW nei fatti lo era diventato, con il pubblico che respingeva un wrestler che si comportava come fosse amato da tutti. Per questi motivi credo che il suo ritorno sia una carta molto importante per la federazione e non dubito che lo vorranno sfruttare.
E voi cosa ne pensate ? Cody riuscirà a diventare campione del mondo o dopo i primi entusiasmi si dimostrerà un fuoco di paglia? Se avete voglia di dirmi la vostra opinione riguardo il ritorno in WWE dell’American Nightmare vi aspetto qui sotto nei commenti. Alla prossima!
Sergedge – EH4L