Giugno 2010. Il main event di Raw, tra un mascherato CM Punk e John Cena, viene interrotto dai “rookie” della prima stagione di NXT che, sostanzialmente, fanno un gran macello distruggendo tutto e tutti. Nove anni e mezzo dopo, NXT mette in atto una seconda invasione nel main roster in vista delle Survivor Series, con una card che si annuncia pullulante di Triple threat match.
E direi che di passi avanti ne abbiamo fatti parecchi.
Tanto per cominciare, ai tempi del Nexus NXT era un reality show, il Nexus era composto da neanche dieci membri e l’invasione del gruppo guidato da Wade Barrett serviva a rimpolpare il main roster con una nuova stable. L’NXT attuale invece vanta un’ascesa lunga sette anni che non accenna a fermarsi, che lo ha portato, da territorio di sviluppo, a diventare ufficialmente il terzo roster della federazione; difatti i suoi wrestler non hanno alcuna intenzione di approdare a Raw o SmackDown, ma anzi vogliono dimostrare che NXT, in quanto a talenti, è nettamente superiore.
Aggiungerei anche che, diversamente da quanto successo col Nexus, tenderei ad escludere l’ipotesi che John Cena sconfigga tutto il roster dello show giallo da solo, ma con la WWE mai dire mai, per carità .
Il percorso di NXT verso lo status di terzo roster è stato lento, ma costante: l’NXT Championship, i primi Special Event, l’arrivo massiccio di superstar di ogni tipo, i titoli di coppia, quello femminile, il titolo secondario quando si sono resi conto che un solo titolo singolo maschile era troppo per un roster di tale portata, poi ancora lo spin off di NXT UK, l’inglobare la divisione Cruiserweight, infine il contratto televisivo e l’aumento a due ore di durata dello show settimanale. Territorio di sviluppo ‘sti grandissimi catzy.
Da segnalare anche come sempre più superstar del main roster sono apparse nelle puntate settimanali di NXT. Questi potrebbero essere casi isolati relativi al periodo delle Series, ma già da diverso tempo i rumors sono circolati per gli uffici di Stanford e pare proprio che ci sia l’intenzione di far fare ai wrestler di Raw e SmackDown delle incursioni permanenti nello show giallo, oltre a dei veri e propri draft come capitato a Finn Bà lor.
Si potrebbe allora obiettare che, più che una nuova Invasion da parte di NXT, stiamo assistendo a qualcosa di simile a quanto accaduto con la ECW e sappiamo che quel periodo non ha regalato tanti bei momenti ed è finito . . . beh, non benissimo. Per evitare problemi di questo tipo potremmo prendere ad esempio il primo draft del 2016: perché SmackDown funzionava così bene? Perché essendoci una divisione netta dei roster si è puntato sui talenti a disposizione rendendoli interessanti per il pubblico. E quale è stata la scelta più criticata dell’ultimo anno? La wild card rule, che ha mandato in vacca la divisione dei roster e ha fatto sì che le stesse superstar apparissero sia a Raw che a SmackDown, con buona pace di chiunque fosse ad un livello inferiore di un uppercarder.
Dunque, va bene Survivor Series, va bene spedire qualche wrestler del main roster ad NXT se non si sa come utilizzarlo, ma io continuerei a mantenere i roster ben distinti, al 99% almeno, dal momento che NXT si regge in piedi benissimo da solo e se anche ci fossero problemi di ascolti non credo che la soluzione sarebbe spedirci Roman Reigns come ospite fisso.
Certo è molto interessante aspettare di vedere come si evolverà la situazione d’ora in avanti: NXT continuerà ad essere considerato il territorio di sviluppo, oppure avremo casi in cui una nuova superstar approderà direttamente a Raw o a SmackDown senza il periodo di prova ad NXT? I nuovi wrestler messi sotto contratto dovranno aspettarsi un periodo di permanenza più lungo al Performance Center, dato che al momento del debutto a NXT ci si aspetterà da loro una qualità superiore? Avremo superstar che magari militeranno ad NXT per anni, senza preoccuparsi di non essere considerati “pronti” per il main roster? E ancora, NXT continuerà ad essere un luogo dove osare e sperimentare, dare magari un lungo regno di campione ad un wrestler che, una volta a Raw e SmackDown, verrà considerato alla stregua di un jobber?
No, non siamo decisamente di fronte ad un nuovo Nexus, né ad una nuova ECW, ma a qualcosa di totalmente diverso che andrà studiato a fondo per vedere come si evolverà da qui in avanti. Per adesso, come sempre, mi riservo di essere cautamente ottimista, un po’ come lo ero con The Fiend la scorsa settimana.
E voi che ne pensate? Prevedete un roseo futuro per NXT, oppure siete preoccupati? Avete colto dei segnali di pericolo oppure siete fiduciosi quanto me?
Ma soprattutto: quand’è che vedremo il titolo 24/7 a NXT?