Lungo botta e risposta tra Austin Aries e Sami Callihan su Twitter: i due si sono punzecchiati su fatti avvenuti ad Impact durante lo scorso anno. Ad iniziare, neanche a dirlo, l’ex campione del mondo.
Di seguito la sequenza dei tweet:
2018 was the most successful year of #TheDRAW’s career.
Wait until you see what I have planned for 2019.#WrestlerOfTheYear#MatchOfTheYear#MomentOfTheYear#FutureImpactWorldChampion pic.twitter.com/CpZFqGie0S
— The DRAW (@TheSamiCallihan) February 4, 2019
“Il 2018 è stato l’anno di maggior successo della carriera di The DRAW. Rimani in attesa di vedere cosa ho pianificato per il 2019”.
And #behindthecurtain you only had to:
Break a guys face due to AMATEUR execution. #MomentOfTheYear
Ignore and STEAL 10+mins of my PPV main event match time for yourself. #MatchOfTheYear
Get NOBODY over but you, at your colleagues expense.#WrestlerOfTheYear
So, about #BFG… https://t.co/YsmlBkBP2N
— Austin Aries (@AustinAries) February 6, 2019
“E invece tu hai solo avuto: spaccata la faccia ad un ragazzo per una esecuzione amatoriale; rubato dieci minuti al mio main event di un ppv; non aver reso Over nessuno dei tuoi colleghi, eccetto te”.
Kiss my ass Dan, and cry me a river.
Take your ball and run home when you don’t get your way. Just like you’ve done in EVERY company you’ve worked for. https://t.co/Sw9aLx8Ost
— The DRAW (@TheSamiCallihan) February 7, 2019
“Baciami il c**o Dan, e piangi. Prendi le tue cose e corri a casa quando non ti danno quello che vuoi. Come hai fatto in ogni compagnia per cui hai lavorato”
Holy shit, did you really do the “real name” tweet like a fucking mark?!
And if your ball is ever worth what my ball is worth, get back to me about how, where and for who you play with it. Until then, careful what stones you throw, Solomon Crowe. https://t.co/spIic8n7SD
— Austin Aries (@AustinAries) February 7, 2019
”Oh cavolo, veramente hai utilizzato il mio vero nome per twittare? Se davvero vali quanto me, insegnami come dove e per chi vorrai dimostrarlo. Fino ad allora stai attento ai sassi che rotolano, Solomon Crowe”