Cari amici di Zona Wrestling, benvenuti alla review del ppv dell’anno di Impact Wrestling, Bound For Glory. Alla tastiera ci sono “The owner of Impact” Juri Modugno e il coordinatore di Zona Wrestling Corey. Andiamo a vedere com’è andato il ppv!

Trevor Lee (c) vs. Dezmond Xavier vs. Matt Sydal vs. Petey Williams vs. Sonjay Dutt vs. Garza Jr. (6-Way X Division Championship Match)
Corey. Tanto talento in mezzo al ring, ma all’inizio si è giocato un po’ troppo sul senso di appartenenza, sulla canadesità di Petey Williams, a ragione osannato come il salvatore della patria. Rispetto al match visto ad Impact si scorge un passo indietro per una serie di ragioni: l’infortunio alla spalla di Garza Jr che lo ha costretto a lottare con un braccio solo e al 10% delle sue possibilità; la presenza di un solo heel a fronte di cinque face, cosa che non ha spostato gli equilibri ed ha convinto il pubblico a concentrarsi solo su Petey; i troppi contendenti sono stati limitati dalle lucha rules, per cui c’è stata una certa staticità che ha smorzato gli animi in gioco. Detto questo, il match non è stato malaccio appunto per il talento in campo, mosse sempre ben congeniate ed un finale sporco che serve all’economia del regno di Trevor Lee.
Voto: 6.5 out of 10 stars (6,5 / 10)

Juri. La tredicesima edizione di Bound for Glory è stata inaugurata da questo match a sei valevole per il titolo della X Division detenuto da Trevor Lee. L’incontro è stato meno spettacolare di quello “amichevole” visto a Impact ed ha dato tutta l’impressione di essere un riempitivo. La compagnia non ha saputo costruire una grande storyline per la X Division, cosa che serviva come il pane al fine di rinvigorire la categoria. Una categoria che ha bisogno di vecchie glorie come Petey Williams, osannato dal pubblico canadese, e di Sonjay Dutt. Tutto ciò ha giovato al solo Trevor Lee, che è riuscito a mantenere il titolo.

Voto: 6 out of 10 stars (6 / 10)

Tyson Dux vs. Taiji Ishimori
Corey. I primi errori si vedono in questo match. Non sono un estimatore dell’ultimo Ishimori ma è pur vero che presentarlo in Canada da simil-face contro un canadese è una scelta alquanto assurda. Dux è un onesto mestierante che ritorna ad Impact dopo qualche anno, meriterebbe una chance in più ma è stato impelagato in un match corto, anonimo e al quale han tolto anche solo un briciolo di interesse facendo intervenire tra il pubblico, a casissimo, la buona Laurel. Presenza necessaria? No. Ma se tratti così un match cuscinetto, non puoi aspettarti altro.
Voto: 5 out of 10 stars (5 / 10)

Juri. Tyson Dux ritorna ad Impact esibendosi davanti al proprio pubblico contro il giapponese Taiji Ishimori. Il match ha avuto veramente poco da dire ai fini della cronaca, che poi è stato vinto dall’atleta nipponico. L’unica curiosità è stata l’apparizione di Laurel Van Ness tra il pubblico.

Voto: 5 out of 10 stars (5 / 10)

Grado vs. Abyss (Monsters Ball Match)
Corey. Partenza confusa, i due costruiscono ma lentamente, forse troppo. Il match si basa sugli spot, decolla solo nel finale quando Laurel dà un senso alla propria presenza e Rosemary offre una discreta prestazione. Vince Abyss, come doveva essere, ma è pur vero che passando in Canada, Grado non ha più bisogno di una VISA per lavorare e dunque la storia era stata già svuotata di senso.
Voto: 5 out of 10 stars (5 / 10)

Juri. Il match tra Grado ed Abyss non è stato degno di nota, nonostante la stipulazione speciale. Il Monster’s Ball ha sempre generato degli incontri cruenti, ma non in questo caso. Abyss ha dovuto lottare con il freno a mano tirato a causa dell’inesperienza del proprio avversario, ma è riuscito comunque a portare a casa la vittoria. Il tradimento della Van Ness è stato un po’ scioccante, l’intervento di Rosemary dubbio. Probabilmente potremmo assistere ad una riunione del Decay…

Voto: 6 out of 10 stars (6 / 10)

Team Impact (Eddie Edwards, EC3, and James Storm) vs. Team AAA (El Hijo del Fantasma, Pagano, and Texano)
Corey. Match che stenta a decollare, che dice dice ma non arriva mai al punto. I sei sembrano decisamente limitati dal booking, lottano con una lentezza snervante ma si salvano raccontando una storia. Nel finale James Storm si prende un pin che sa di addio, e non può che scendere il rammarico visto che attualmente è l’unico face utile a poter vincere il titolo del mondo.
Voto: 6.5 out of 10 stars (6,5 / 10)

Juri. Il confronto tra gli atleti di Impact e quelli della AAA era uno dei più attesi. Nonostante sia stato un match a squadre, la qualità non era delle migliori, con i sei wrestler che hanno persino copiato qualche spot da altri. Il vero fulcro della faida è stato il rapporto amore-odio tra James Storm ed EC3, che non hanno perso occasione per lanciarsi qualche frecciatina. Alla fine i due sono riusciti a collaborare, con EC3 che ha persino concesso al Cowboy il pin vincente. I festeggiamenti del post match hanno mostrato EC3 bere una birra offerta dallo stesso Storm: sarà l’inizio di un’amicizia?

Voto: 6 out of 10 stars (6 / 10)

oVe (c) vs. LAX (Impact Tag Team Championship 5150 Street Fight)
Corey. Metti assieme due team che si conoscono da dieci anni, ne han vissute di cotte e di crude. Che sanno fare hardcore, sanno prendersi rischi. Prendili, mettili assieme e avrai un grandissimo match, il match della serata. Tanti spot, tanta violenza in stile indy ed il finale Рgiusto Рdove si assiste al definitivo doppio turn grazie a Sami Callihan che si ricongiunge ai fratelli Crist e crea anche qui lo storico trio degli Ohio Is 4 Killers. Conferma titolata che apre comunque nuovi scenari, coi LAX non ̬ finita qui.
Voto: 7.5 out of 10 stars (7,5 / 10)

Juri. Finalmente si assiste ad un match decente, con gli oVe e gli LAX che si danno battaglia per i titoli di coppia. Un match senza esclusione di colpi e tanta violenza come ci si aspettava del resto. Il finale è stato molto sorprendente, con l’arrivo di Sami Callihan che è stato decisivo per le sorti dell’incontro. I fratelli Crist sono riusciti a mantenere le cinture vincendo contro ogni pronostico.

Voto: 7 out of 10 stars (7 / 10)

Sienna (c) vs. Allie vs. Gail Kim (Knockouts Championship)
Corey. Nel momento in cui vedo questo match so di dovermi aspettare molto. Purtroppo il risultato finale non è all’altezza delle mie aspettative. L’incontro è lento, troppo lento, troppo contratto. Sienna non sembra avere i tempi giusti nelle azioni, Gail non è più quella di dieci anni fa e si vede, Allie è diversa da quella che si vede nelle indy ma almeno è quella che non sbaglia un passaggio. Vince la Kim ed inizia un nuovo regno, probabilmente nel suo futuro ci saranno Taya e Rosemary. Nel mentre Sienna non gliela farà passare liscia.
Voto: 5.5 out of 10 stars (5,5 / 10)

Juri. La campionessa Sienna sembrava la favorita a vincere il match e invece ha perso la cintura. La vincitrice è stata la veterana Gail Kim che inaugura il suo ennesimo regno da Knockouts’ Champion. Ora la Hall of Famer dovrà stare attenta all’assalto di nuove sfidanti, oltre a quello della ex campionessa.

Voto: 6 out of 10 stars (6 / 10)

King Mo and Lashley vs. Moose and Stephan Bonnar (Six Sides of Steel)
Corey. Nel gergo degli chef si direbbe “mappazzone”. Un tempo si diceva “guazzabuglio”. No, ancora non comprendo come si sia potuto concepire un match del genere che manda a monte una storyline che fin qui era filata liscia come l’olio. Vince Lashley ma in realtà non vince nessuno, perde soltanto Impact Wrestling per l’ennesimo tag team match di stampo TNA che andrebbe cancellato dalla memoria.
Voto: 4 out of 10 stars (4 / 10)

Juri. Come si poteva prevedere, il tag team match tra Moose/Bonnar e Lashley/Mo è stato una vera e propria battaglia. La prima parte è stato un match di wrestling tra Moose e Lashley, poi i rispettivi compagni di squadra si sono esibiti in un combattimento delle MMA. Il finale ha rovinato quello che poteva essere il match più bello della storia recente di Impact Wrestling, con l’American Top Team che ha offerto l’assist vincente ai propri compagni.

Voto: 6.5 out of 10 stars (6,5 / 10)

Eli Drake (c) vs. Johnny Impact (Impact Global Championship)
Corey. Faccio una premessa: il match alla fine non è male. Ciò che lo salva è la gestione old school dei tempi di Eli Drake e l’intervento di Alberto El Patron che dà un po’ di pepe alla pietanza. Per il resto? I soliti ghirigori di Johnny Impact/Mundo/Morrison, la solita gazzosa dei mille spot aerei che alla lunga stancano. Inoltre con Drake, così come si era già visto nelle puntate settimanali, non si prende granché: sono diversi, lo si nota da come concepiscono il match, da come interagiscono. Rivedendolo, si comprende poi come Drake sia effettivamente un campione di carta e di come abbia bisogno di un avversario adatto alla sua statura, alla sua preparazione. Alberto El Patron è quell’avversario lì e finalmente ci liberiamo dello svolazzatore seriale.
Voto: 7 out of 10 stars (7 / 10)

Juri. Il main event è stato il match più bello della serata, con Johnny Impact che si conferma un ottimo performer. Le sue manovre in stile parkour sono una delizia per il pubblico canadese. L’incontro viene gestito completamente con lo sfidante, con il campione Eli Drake che ha cercato di impensierire l’avversario con qualche colpo sporco. L’intromissione di Alberto El Patron ha rovinato la performance di Impact, che meritava di vincere. Sicuramente nelle prossime settimane assisteremo ad una rivalità tra le due superstar dello show.

Voto: 7.5 out of 10 stars (7,5 / 10)

Commento finale.
Corey. Se speravamo in una redenzione dai soliti ripetuti errori (vizi?) di una certa TNA, non ci siamo ancora. C’è un certo profumo rancido di pessime scelte WCW unite a soluzioni semplici ed immediate che salvano il prodotto. Bound For Glory non è un brutto ppv, è solamente una occasione sprecata per fare il salto di qualità. È un “potrei ma non voglio“. Eppure la TNA ha lasciato in eredità anche una miriade di cose buone, di storyline, di feud da poter riemergere in qualsiasi momento. Abbastanza anonimo e sbagliato il debutto di Jimmy Jacobs, non era quello il modo né questo il momento in cui inoltrarlo sul ring Impact. Molto più sensato quello di Callihan che rivolta come un calzino il feud degli oVe contro i LAX, bene l’intervento di Alberto El Patron nel main event quanto troppo lungo e pretenzioso il promo, sebbene il fatto/non fatto con Jeremy Borash lascerà strascichi nel futuro. Una cosa importante questo ppv la lascia: la curiosità di cosa sarà dopo visto che tutti i feud si sono conclusi, altri sono in via di definizione. Da domani vedremo da che parte andrà il nuovo percorso di Impact.
Voto: 5.5 out of 10 stars (5,5 / 10)

Juri. Il team creativo di Impact ha costruito dei grandi feud in occasione del ppv più importante dell’anno. Tuttavia, l’evento in sé ha lasciato un po’ a desiderare viste le aspettative. La sensazione che si evince è quella che la federazione abbia sprecato una grande occasione per rilanciarsi e tornare ai fasti di un tempo, quando il brand portava il nome TNA. Il rientro di Alberto El Patron ha lasciato subito il segno, soprattutto nel main event, così come il debutto di Callihan. Nelle prossime settimane vedremo come si evolveranno le vicende all’interno del roster, dopo che si sono conclusi tutti i feud. Eli Drake, nonostante sia ancora il campione del mondo, avrà i giorni contati: la competizione si è vivacizzata e non poco…

Voto: 5.5 out of 10 stars (5,5 / 10)

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.