Siamo arrivati al ppv “anniversario” di Impact Wrestling, strappato alla vecchia storia della TNA e consegnato ad una nuova era di wrestling dal vivo. Siamo arrivati ad un evento che intendeva dare l’arrivederci ad alcune pedine e consentire ad altre di elevarsi allo status di main eventer. Si può dire che in qualche modo la dirigenza è riuscita nel suo intento, con una serie di match in crescendo che hanno sensibilmente appassionato il pubblico di Dallas. All’analisi di quanto accaduto, assieme a Corey, ci sarà Dorian: siete pronti? Partiamo!
- Willie Mack batte Trey Miguel, Jake Crist, TJP
Corey: A volte, non avere aspettative può far bene. In questo caso invece ha fatto male. Purtroppo questo match si porta dietro tre nei: il confronto con lo stesso tipo di incontro di un anno fa; l’assenza di reali interazioni settimanali tra i quattro; la mancanza di ritmo. Dovevano scaldare il pubblico, e invece non sono mai riusciti ad accelerare, con diverse situazioni statiche che hanno abbassato (di molto) le loro reali capacità. Una occasione persa, sebbene sufficiente.
Voto:
Dorian: Il match ha soltanto l’utilità di aprire le danze di questo ppv, infatti i lottatori nelle ultime puntate non avuto modo di incrociare le proprie strade. La prestazione si rivela più che sufficiente ma pecca di alcuni errori di scrittura, soprattutto il finale dove il pubblico non sembrava ancora abbastanza carico e pronto per la vittoria di Mack. Occasione malamente sprecata.
Voto:
2. The North (c) battono i Rascalz e i LAX (Tag Team Title on the Line)
Corey: L’infortunio a Santana ha rallentato e reso meno prestante un match che stava filando liscio come l’olio. Non so se sia vero o meno il problema fisico, certo è che nel finale c’è stato un momento di confusione che ha inficiato sulla qualità generale dell’incontro. Fin lì tutti e tre i team avevano lavorato bene, e bene ha fatto la dirigenza nel lasciarli liberi di interagire senza regole, in modo che la manovra fosse movimentata al punto giusto. Si confermano i The North, ottima scelta.
Voto:
Dorian:La decisione di dare le cinture ai North in un live event ed il presunto infortunio di Santana, ha modificato la struttura di questo match. Gli spot interessanti sono stati molti e gli atleti hanno dimostrato di conoscersi bene mostrando una buona complicità. I vincitori peccano ancora di carisma soprattutto durante le manovre, ma il tempo è dalla loro parte, la probabile partenza dei Lax gli lascia spazio aperto per il futuro.
Voto:
3. Eddie Edwards batte Killer Kross (First Blood match)
Corey: Dai a questi due ragazzi un match normale e ti daranno la prestazione della vita. Lo dimostra questo incontro che di “first blood” non ha nulla, in pratica. Il match si lascia guardare, è esaltante in certi punti, i due sanno lavorare bene con la tecnica. Ma vanno a dimenticarsi la stipulazione, usano poche soluzioni per vincere sul serio e a parte l’azione finale di Eddie che sfascia il suo singapore cane pur di far sanguinare l’avversario, non abbiamo visto nulla. Un peccato, davvero.
Voto:
Dorian:La parte più interessante di questa rivalità è stata la costruzione durante gli episodi settimanali. Il match in se è stato a tratti troppo lento e la scrittura del match non ha seguito quello che generalmente prevede questa stipulazione. Il risultato rispecchia un probabile nuovo push per Edwards nel giro titolato per il prossimo ppv, cosa di cui ha bisogno.
Voto:
4. Moose batte Rob Van Dam
Corey: Lo ammetto, sono sorpreso. RVD che jobba è sempre un bel vedere, soprattutto visto quanto (immeritatamente) si è preso in vent’anni di carriera. Se qualcuno, vedendo questo match, pensa che sia bollito, allora vede male: è sempre stato così disastrato, con un cardio al limite e una poca abilità di base che non è mai riuscito a raddrizzare. Fortuna c’è Moose che conduce l’incontro, lo trascina a renderlo più avvincente. Spero sia un modo per lui per salire verso il main event, visto tutto il lavoro di fondo compiuto fino ad oggi: se lo meriterebbe.
Voto:
Dorian: Il match ha rispettato le basse aspettative nonostante il buon lavoro di Moose per sopperire alla lentezza generale. I botch sono stati parecchi da parte di entrambi e l’utilizzo della sedia sul finale non rende giustizia a quello che avrebbe dovuto essere questo match. Moose vince, ma non in maniera dominante e questo è un vero peccato.
Voto:
5. Taya Valkirye (c) batte Havok, Su Yung, Rosemary (Monster’s Ball Knockouts Championship)
Corey: Lente, poco dinamiche per metà match. Poi sono salite a poco a poco di livello, con fatica ma comunque riuscendo nel loro intento. Spicca Taya, l’incontro sembra scritto su misura per lei, per uscire meglio rispetto alle contendenti. Havok e la Yung hanno fatto tanta “legna”, costruendo il racconto su una alleanza che col titolo in palio va in frantumi. Rosemary è in un periodo “boh”, non riesce a prendere una collocazione precisa e quando ce la fa, mostra passi indietro rispetto al passato. Belli gli spot finali, alzano un voto che sarebbe stato sennò più basso.
Voto:
Dorian: L’incontro ha confermato i piani della federazione per Taya, ora più che mai l’unica a potersi trascinare sulle spalle la divisione femminile. Il finale è la parte più interessante del match, dove gli spot non sono mancati e la situazione creatasi tra la Havok e Su Yung probabilmente porterà ad una nuova storyline nelle prossime puntate. Rosemary rimane in bilico tra fasi alte e basse senza un’identità ben precisa.
Voto:
6. Rich Swann (c) batte Johnny Impact (X Division Title on the Line)
Corey: Bravi, bravissimi. Coinvolgenti com’era giusto che fosse, ben inseriti nel contesto, ben integrati tra loro, con un Johnny Bravo intervenuto a puntino. È il canto d’addio di Impact, che fin qui ha fatto un percorso netto, preciso, ben impostato. Swann è un grandissimo wrestler e lo si sapeva, ha dimostrato ancora una volta di avere tutte le carte in regola per regnare in una categoria a lui congeniale. Pazzesco il finale con i continui near falls, giusti per accompagnare Johnny alla porta con una aurea comunque da atleta di primo livello a queste latitudini. Non è uno dei miei preferiti, ma è indubbio che mancherà nell’economia della federazione.
Voto:
Dorian: Con due performer del genere le aspettative che ti crei, vengono rispettate in pieno. Interazione col pubblico, interferenze, costruzione, selling e soprattutto storytelling sono state eseguite magistralmente. Se Johnny deciderà di lasciare la federazione, andrà via dopo un match che non altera il suo attuale status di wrestler di alto livello. Swann conferma ottime abilità e sicuramente sarà in grado di dare ancora molto a questa divisione.
Voto:
7. Brian Cage (c) batte Michael Elgin (World Heavyweight Title on the Line)
Corey: Potrei scrivere “Fight forever” e chiudere qua il mio pensiero. Sbalorditivi dal primo all’ultimo minuto, irrazionali e potenti in ogni attacco, con una forma fisica invidiabile. Si conoscono benissimo e si vede, visto che non sbagliano una sola parte del loro incontro. Impact ha trovato due capisaldi precisi, e anche il segmento post match è stato utile: Elgin può uscire dal giro titolato per avere a che fare con Rhyno, mentre Cage può attendere qualche nuovo avversario (Moose) per continuare il suo regno. In attesa di un rematch, che va fatto e che non vedo l’ora di vedere. Bravissimi.
Voto:
Dorian: La prestazione è maiuscola da parte di entrambi essendo tra i top performer della federazione. Il match è stato scritto bene ed eseguito altrettanto, dove i due hanno dimostrato un’ottima forma e parecchia voglia di dare spettacolo. L’arrivo di Ryhno mantiene alto lo status di Elgin che così avrà un feud al di fuori dei titoli, utile a consolidarlo ancora di più.
Voto:
8. Sami Callihan batte Tessa Blanchard
Corey: Sicuramente un main event inusuale, ma a differenza di ciò che uno può pensare, il pubblico è andato dietro ai due in maniera magistrale. Hanno ricevuto indietro una serie di colpi, di fasi da instant classic, giocando sì sul dualismo uomo-donna, ma dimostrando come Tessa potesse (con orgoglio e forza d’animo) andare oltre l’ostacolo di genere. Ha meritato gli applausi finali, così come li merita Sami: fin qui ha dato tutto alla federazione, facendo qualsiasi cosa. E lo ha fatto senza mai scendere di un passo, ma anzi fornendo ogni volta una prestazione diversa, per certi versi migliore.
Voto:
Dorian: Gli stereotipi sono fatti per essere abbattuti e qui ci siamo riusciti in pieno. Prestazione fenomenale di entrambi e il pubblico accresce ancora di più il risultato finale di questo match. Tessa si dimostra forte e capace di incassare colpi non proprio leggeri, e Sami dimostra ancora una volta che ha le capacità per rendere over chiunque. Con un performer del genere si può e si deve fare ancora tanto.
Voto:
Commento finale.
Corey: PPV che è iniziato lento ed è andato in crescendo di passo in passo. Certamente mi sarei atteso di più nelle fasi iniziali, vista anche la caratura dei wrestler in campo. Poi l’esplosione nell’ultima ora, con tre match sensazionali – segno che ad Impact sanno come dare spettacolo. Bene tutte le vittorie, con giudizio anche per il futuro. Ora ci sarà da scoprire le carte dato l’addio dei LAX, di Johnny Impact e presumibilmente di Killer Kross. L’arrivo di Rhyno rimpolpa la pattuglia degli ex ECW, ma questo è un wrestler più digeribile degli altri.
Dorian: Una scelta differente nel primo match avrebbe fatto caricare il pubblico in maniera diversa, le qualità non mancano e Impact dimostra ancora una volta che quando vuole, sa scrivere ottimi match e altrettante storyline. Le stipulazioni speciali di questo show avrebbero avuto più senso se utilizzati da altri lottaotori, ma nel complesso è stato un ppv piacevole e scorrevole. Le prospettive sono più che buone per il prossimo futuro nonostante la partenze già annunciate.