Citando un recente tweet di un certo Dave Meltzer, che probabilmente avete sentito nominare un paio di volte sulle pagine di questo sito, la TNA è imprevedibile. Non mi sento di dargli torto onestamente. E’ imprevedibile poiché sai sempre che può succedere di tutto, on screen e soprattutto off screen. Nel bene o nel male. A volte rimani con la bocca aperta come dopo una delle migliori sorprese dei film. A volte rimani stupito poiché arrivi a pensare: “ma son davvero così*parola a piacimento* da aver fatto sul serio una cosa del genere?!?”
Quanto successo la scorsa settimana è stato abbastanza imprevedibile ed in senso negativo, visto che nel giro di 2 giorni, la TNA ha perso 6 performer e non si trattano di 6 passati davanti agli Universal Studios per caso. Proviamo ad analizzare i singoli casi partendo dall’addio meno importante passando ai più importanti per poi provare a pensare cosa può fare la TNA per salvare la situazione
Mike Bennett: Perchè lui il meno importante fra tutti? Perchè purtroppo senza la moglie il buon Mike perde quel discreto fascino intorno al suo personaggio. Bennett è un wrestler solido sotto tutti i punti di vista, ma senza la moglie faccio fatica a vederlo. Con Maria per me poteva ambire al titolo del mondo della compagnia, pur rimanendo un wrestler che ha bisogno o di avere un tag team partner, come ai tempi del Kingdom, o di un qualcuno al suo fianco che ne può esaltare le caratteristiche e la Kanellis è sempre riuscita alla perfezione ad elevare lo status del marito. La sua perdita risulta relativa.
Maria Kanellis: Da Heel era una delle figure di punta della categoria delle Knockouts, ha saputo mandare over il personaggio di Allie all’interno di una storyline femminile gestita bene come poche negli ultimi anni. Anche il feud con Gail Kim stessa non è stato assolutamente malvagio a differenza del match fra le due, ma onestamente la Kim non è ancora in grado di fare i miracoli pur essendo una delle migliori lottatrici di sempre. Senza la Kanellis la TNA ha bisogno di trovare una figura forte heel in grado di portare quel pizzico in più intorno alla categoria, soprattutto dal punto di vista dei promo e segmenti extra ring. Chissà se Karen Jarrett vuole tornare a Impact..
Jade:Non un addio pesante quanto i prossimi due che verranno analizzati, ma per la categoria femminile, perdere Jade è stata una botta pesante, visto che negli ultimi tapings, la federazione sembrava interessata a costruire la Yim come la nuova Gail Kim, mettendola contro una figura coinvolgente e forte come Rosemary. Le due su cui la TNA voleva ricostruire la categoria, purtroppo il contratto di una delle due è scaduto e a quanto pare non si sa nulla sul possibile rinnovo. Per la TNA, spero siano in grado di trovare un accordo per il rinnovo, se no la federazione avrà la necissità di prendere una lottatrice o delle lottatrici per non solo ampliare il roster ed allo stesso tempo gettare le basi per il futuro della categoria. Ci sono ancora in giro alcuni nomi interessanti, due li hanno già in casa, servirà cercare di battere sul tempo la concorrenza su chi è ancora un free agent.
Drew Galloway: Avendo letto gli ultimi tapings prima di quelli di questa settimana, il suo addio me lo sentivo. L’aver perso l’Impact Grand Championship era un segnale, ma in realtà, la TNA aveva pensato di riportare Galloway nel main event e personalmente non la ritengo una scelta sbagliata. Purtroppo Anthem ha aspettato a finalizzare il rinnovo e Galloway ha preferito guardarsi intorno e non aspettare la TNA. Come detto da lui stesso, ha rinunciato ad una ottima proposta economica, ma son sicuro che Galloway guadagna già abbastanza lottando in giro per il mondo nelle indy. Promotion non di serie B ma realtà come la EVOLVE, a volte la PWG, la ICW in Scozia dove è praticamente il nome più famoso insieme a quello di Grado(che in ottica TNA purtroppo non poteva puntare più in alto di quanto ha ottenuto) Perdere Galloway per la TNA è un colpo pesante, perchè perdi uno conosciuto in UK, storicamente un mercato in cui hai un buon seguito, e un performer che è migliorato constantemente rispetto agli esordi in WWE. Un performer fra i più “well-rounded” in circolazione, un performer che probabilmente era meglio bloccare subito e non una settimana prima della scadenza del contratto. Un performer che non è neanche facile da sostuire. Probabilmente sto esagerando, sono sempre un suo fan e l’ho sempre ammesso, ma fossi stato in Anthem uno così non lo avrei fatto andare via facilmente e nel suo futuro sento il rumore di un metronomo ed un cammino fatto di sogni infranti..
Matt&Jeff Hardy: Dai Broken Dreams alla Broken Brillance. Dal Chosen One, al Broken One. La perdita degli Hardys è enorme per la TNA, è uno dei motivi che ha riportato alcuni spettatori a seguire la federazione. Il Broken Universe, tutto partorito dalla mente geniale di Matt Hardy, è stata una delle migliori idee per portare on screen qualcosa di nuovo, qualcosa di estremamente trash ma talmente bello da metterti voglia di sapere quello che succederà nelle prossime settimane. Per una volta Matt è riuscito a mettere pure il fratello in secondo piano, così da dimostrare ulteriormente il successo della sua gimmick e della storyline. Perdere due così non è per niente una mossa saggia ed onestamente è una cosa che non mi sarei mai aspettato dalla nuova proprietà, mi sarei aspettato piuttosto un far di tutto per accontentarli piuttosto che farli andare via. Perdere gli Hardys attualmente è come aver perso i vari Styles, Joe e compagnia bella. Ed ora, se a Stamford sono furbi, sfrutteranno la Broken Brillance di Matt Hardy..(in post produzione mi dicono che forse non succederà a breve..)
Ora la TNA dovrà ricostruire partendo dai vari Bobby Lashley, ECIII, Eli Drake, gli Wolves, Moose, Cody quando non ha altri booking, Trevor Lee, Rosemary e chi ha deciso di non lasciare la baracca. Ha bisogno di andare a pescare nelle indy e prendere gente conosciuta ed anche gente meno conosciuta perchè non ha mai avuto il palcoscenico o l’opportunità adatta per farsi conosce. Cercare di riportare quei nomi come Magnus che hanno fatto bene in passato e conoscono l’ambiente. Anche qualche nome ad effetto potrebbe fare bene ma non sono tanti i talenti senza un contratto. Ed oltre a tutto ciò, la TNA deve saper costruire con un buon piano e soprattutto col cervello, senza evitare gli errori stupidi del passato o gli errori stupidi degli ultimi 7 giorni. Dalla loro parte, hanno ancora una fanbase che, nonostante non sia più ampia come quella di una volta, ama il prodotto, vuole il meglio per la federazione e che è anche riuscita a sopravvivere a Garrett Bischoff, Wes Brisco ed i King Mo e Tito Ortiz vari.