In un momento turbolento per la AEW, prendiamoci qualche riga per sottolineare qualcosa che funziona. L’ultima puntata di Dynamite ha fatto registrare ottimi ascolti ed è stata molto gradita dai fan. Il main event dell’episodio è stato inusualmente un match valido per il titolo PURE. Sono stato molto critico nella gestione dell’acquisto della Ring of Honor da parte di Tony Khan e penso ancora che sia stata la cosa peggiore mai capitata alla AEW, peggio della pandemia se dovessimo giudicare gli effetti nel breve termine. Però, malgrado tutto, non possiamo che apprezzare il modo in cui la AEW ha gestito il nuovo campione PURE.

Quando Tony Khan ha preso la decisione di pushare Daniel Garcia ed il duo dei 2.0, la decisione è stata tutt’altro che universalmente acclamata dagli appassionati della AEW. La JSA sembrava solo una brutta copia dell’Inner Circle e banalmente non se ne sentiva il bisogno. E forse era vero. Solo che le regole del wrestling e della sceneggiatura non valgono quando hai un gigante come Chris Jericho. Un mago in grado di fare funzionare qualsiasi cosa. In questo contesto si innesta la storia di Daniel Garcia.

Garcia era un talento indie che chi segue le federazioni indipendenti su internet conosceva molto bene, ma era incredibilmente verde sul palcoscenico nazionale ed internazionale. Sarebbe stato davvero in grado di funzionare in uno show settimanale in cui avrebbe dovuto inscenare complesse rivalità in un contesto competitivo come quello di Dynamite?

Già prima della JSA stava disputando regolarmente degli ottimi incontri su Dynamite e Rampage, tra cui una vittoria su Josh Woods e una sconfitta di stretta misura contro CM Punk a Rampage. Con Chris Jericho che gli ha dato un push definito e un obiettivo specifico da cui partire per il suo lavoro, Garcia ha fatto il botto sia in AEW che fuori. Ha lottato contro Jon Moxley, ha vinto il PWG World Championship contro Bandido e ha lottato contro Bryan Danielson, oltre che con avversari di prestigio in tutto il mondo.

Questa rivalità a distanza tra Jericho e Bryan per plasmare il futuro di Garcia è stata davvero divertente e non sappiamo ancora come andrà a finire. Garcia sembra ormai lontano dalla JAS, dopo aver vinto il titolo PURE e aver accettato la stretta di mano di Yuta e Danielson. Il finale di Dynamite di questo mercoledì è stato emblematico in tal senso.

Garcia è stato molto bravo, ma quello che tutti aspettavano era vedere la faccia di Jericho durante i festeggiamenti. Ed infatti la puntata si è chiusa così, con Jericho indignato che guardava impotente il suo ex pupillo crogiolarsi in strette di mano e festeggiamenti con Brian Danielson. Nei pochi interventi in cui ha dovuto manifestare a parole la sua condizione emotiva e professionale è stato all’altezza della situazione. Jericho lo ha aiutato ad esprimersi bene.

A ben pensarci la scelta tra essere uno “sport entertainer” ed un “wrestler” Garcia non deve farla. Per lui si tratta più di un percorso. Già ottimo wrestler, deve dimostrare di poter diventare anche un intrattenitore di alto livello, avvicinandosi a quella figura di intrattenitore che è ben incarnata da quel fenomeno del suo leader. Più che scegliere, quindi, deve completarsi, mettendosi sempre più a suo agio in contesti dove non serve solo essere superbi tra le corde del ring ma anche nel fare interessare il pubblico ad una storia.

A questo servono le star un po’ attempate come Jericho, a fornire interesse ad un match che il grande pubblico magari avrebbe faticato a digerire se proposto per il solo talento sul ring di questi due ragazzi. La rivalità tra Yuta e Garcia è stata anche quella tra Jericho e Danielson e va bene così. Ci sarà tempo perché possano portare da soli una rivalità sulle loro spalle. Oggi l’attesa per sapere cosa accadrà la settimana prossima è grande ma passa ovviamente anche per Jericho e Danielson.

Parlando del futuro, per Garcia una permanenza nella JAS potrebbe anche giovare. Insieme a Jericho potrebbe potrebbe ancora un po’ crescere. Sotto l’egocentrica leadership di Jericho che porterebbe inevitabilmente ad una sfida tra i due si potrebbe assistere ad una rivalità in stile MJF – Wardlow, con Garcia che potrebbe liberarsi dopo una sopportazione più o meno silenziosa.

Allo stesso modo anche un passaggio tra le fila del Blackpool Combat Club potrebbe portare dei frutti interessanti per Garcia. Il wrestler potrebbe essere gestito un po’ alla Yuta, venendo coinvolto nelle rivalità che inevitabilmente la stable intraprenderà. Entrambi gli scenari prevedono per lui una certa visibilità e l’affiancamento a dei veterani. Il che non deve essere visto come una bocciatura. Anche wrestler più famosi ed esperti di loro faticano a restare a galla in AEW. In un contesto in cui la competizione è così sfrenata, avere l’appiglio di una di queste “mega-stable”, legate a dei super big come Jericho o Moxley, può aiutare non poco questi wrester ad avere continuità nell’esposizione televisiva, cosa che (purtroppo) è una merce davvero rara in AEW.