Benvenuti amici a questo terzo appuntamento con l’editoriale di NXT UK 🙂

Anche se sarà un pò diverso dagli altri due perchè, indirettamente, tratterà anche un pò l’altro show del mio cuore e cioè 205 Live, senza però andare ad intoccare gli splendidi editoriali del mio caro collega Claudio.

Fatta questa premessa, vado a snocciolare l’argomento che sarà oggetto della mia analisi odierna, anche se è già intuibile dal titolo.

Come sapete, sono oramai settimane che nei miei report (sia di 205 che di UK) in cui mi ritrovi a parlare di match tra atleti facenti parte di questi roster, l’ultima puntata dello show dei pesi leggeri ne è la conferma.

Ebbene, io sono del tutto favorevole a questi mix, trovo che diano nuova linfa vitale a questi show, dandoci quella sensazione di “nuovo” che nelle loro puntate, per forza di cose, non può sempre esserci, essendo comunque due roster di piccole dimensioni (soprattutto 205), quindi in questo modo si avrà sempre l’effetto sorpresa con pocche possibilità di annoiarsi.

Naturalmente, posso tessere le lodi di questi “incroci” all’infinito ma c’è anche l’altra faccia della medaglia.. e ora vado a spiegarmi, per una come me che prima di ciò che viene messo in pratica sul quadrato, guardo e mi interessa particolarmente la storia raccontata è una grande mancanza in questi tipi di incontri, naturalmente so quanto sia difficile costruire una storyline al riguardo (essendo i wrestler di due differenti roster) e quindi la maggior parte delle volte, si trattano di match nati un pò per caso che non aggiungono o tolgono nulla, proprio perchè non sono importanti ma vengono fatti solo come riempitivo degli episodi.

Come al solito, vi invito a dirmi la vostra qui sotto e naturalmente io vi leggerò tutti, anche se avete qualche idea per i prossimi editoriali 🙂

Desil
Studentessa universitaria con la passione per la scrittura e le serie TV, qui vi faccio compagnia con i miei report e gli editoriali. Attualmente trovo molti atleti interessanti ma rimango fedele sin dal 2014 al mio 'credo' per il King Slayer Seth Rollins e il fu Dean Ambrose, motivo quest'ultimo per il quale ho aperto i miei orizzonti verso i lidi giapponesi e l'AEW