Negli ultimi dieci giorni abbiamo perso due delle promotion cardine delle indy degli ultimi 15 anni. Una perdita significativa per la mole di contenuti di qualità che Evolve e Chikara ci hanno regalato in tutto questo tempo, andando a formare una schiera infinita di wrestler di medio-alto lignaggio. Il Covid e certe accuse di abusi hanno messo la pietra tombale, però, su una situazione che si era dimostrata già parecchio in difficoltà.

Chikara

La compagnia di Mike Quakenbush, a dispetto della sua grande storia, stava da qualche anno tirando avanti senza molte prospettive se non quella di far divertire un sempre più ridotto numero di pubblico. Begli show, ma il “fare sul serio” era stato abbandonato da un pezzo. Colpa, se così si può dire, dell’avvento della WWE e della AEW sul mercato indy, che ha tolto di mezzo i ragazzi che si nascondevano dietro maschere fumettistiche.

Un peccato però. La Chikara ha rappresentato un prodotto unico in tutto il mondo riprendendo un po’ la cultura nerd che Quakenbush ha sempre amato. Personaggi fuori dal mondo che diventavano parte del nostro mondo, storyline spesso innovative, la presenza di atleti molto conosciuti (Steen, Bucks, El Generico, AJ Styles) e di tornei molto attesi (pensiamo al Trios Tournament e ai suoi importanti ospiti). Non ci sarà nessuno in grado di prenderne l’eredità, a meno che – passata la marea delle accuse a Hallowicked, Kobald e Obaryon – non decidano di riprendere.

Evolve

È brutto da dire, ma non ne sentiremo la mancanza. Sicuramente la WWE continuerà a finanziare qualche show di tanto in tanto, ma nell’ultimo anno e mezzo la Evolve era diventata una bestemmia rispetto alla storia che ha avuto. Gli eventi infatti avevano visto accumularsi atleti scarsi, spesso da lowcarding nelle indy, raramente con qualche midcarder a far da main event. Nel mezzo qualche ospite da NXT perché, tutti lo sapevano, senza non si sarebbe venduto mezzo biglietto.

Rimane comunque la storia, ed è bella piena. Dagli esordi con Davey Richards, Chris Hero e Bryan Danielson, al periodo dei ballerini con Ricochet, AR Fox e un nugolo di flyers, fino alla svolta tecnica con Timothy Thatcher, Zack Sabre Jr, i Catch Point e Walter. La WWE si è assicurata una libreria di altissimo profilo che potrà benissimo riproporre in qualunque modo voglia. Però, davvero, ci ha salvato da altri show indecenti col nome Evolve.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.