Marciamo spediti con le edizioni dell’Indy City Beatdown che oggi sarà decisamente incentrato su alcuni wrestler. Infatti parleremo della Ring Of Honor, del Bullet Club e dello show All In del prossimo settembre, capace di cogliere il sold out in meno di un’ora. Un avvenimento pazzesco, soprattutto perché i biglietti venduti sono più di 10 mila. Il nostro focus di oggi andrà proprio verso quell’evento.
– RING OF HONOR (ROH)
Ben tre serate di spettacoli per la ROH, se si escludono i tapings televisivi di domenica. War of The Worlds è stato l’ennesimo progetto di collaborazione con la NJPW che ha permesso ai tifosi americani di rivedere alcuni dei talenti giapponesi di miglior fattura. Nella prima serata però c’è stato un inaspettato cambio titolato, inaspettato perché giunto in un momento in cui nessuno se lo aspettava anche se era chiaramente nell’aria: i The Kingdom hanno sconfitto i SoCal Uncensored e si sono laureati nuovi campioni Trios. Una grande vittoria che, a suo modo, allontana Matt Taven dalla lotta al titolo mondiale. La cosa particolare è che questa vittoria è avvenuta dopo che gli stessi membri del team avevano perso in precedenza con i Coast 2 Coast (Leon St. Giovanni & Shaheem Ali). Solo difese nella seconda serata, visto che sia Jay White (su Punishment Martinez) che Silas Young (su Hangman Page) hanno detenuto i loro allori mentre il Bullet Club ha continuato a fare man bassa di vittorie e spettacolo. Nella terza e ultima serata c’è stata la difesa di prestigio dei Briscoes sui Los Ingobernables de Japon (BUSHI & Tetsuya Naito) mentre Marty Scurll ha vinto un nuovo Four Corner che gli vale la sfida a Dalton Castle per il titolo mondiale.
ROH Women Of Honor Champion: Sumie Sakai
ROH World Champion: Dalton Castle
ROH World Six Man Tag Team Champions: The Kingdom (Matt Taven, TK O’Ryan & Vinny Marseglia)
ROH World Tag Team Champions: The Briscoes (Jay Briscoe & Mark Briscoe)
ROH World Television Champion: Silas Young
– COMBAT ZONE WRESTLING (CZW)
Uno spettacolo con un deciso flop di pubblico per la CZW a “Prelude to Violence”. L’assenza di alcuni dei pezzi grossi della compagnia, impegnati in un tour in Gran Bretagna, ha dimezzato l’aspettativa su un evento tutt’altro che scarso sia negli interpreti che nelle intenzioni. Ad esempio la prima intenzione era quella di riassegnare il titolo Wired lasciato libero da MJF un mese fa: in un Fatal 4 Way accesissimo, Zachary Wentz ha conquistato il suo primo titolo importante da singolo superando Alex Reynolds, John Silver e Wheeler Yuta. Ora il talento dei Rascalz possiede ben due cinture di peso se contiamo i titoli di coppia della PWG. Potrebbe arrivare al trono il suo team partner Dezmond Xavier, autore di una prestazione monstre contro Rich Swann che gli vale una title shot al titolo pesi massimi. Da segnalare poi un bel po’ di cose: i Blk-Out torneranno in CZW il prossimo 28 luglio per dare la caccia ai titoli di coppia detenuti dai The Rep; Jimmy Rave ha fatto una apparizione a sorpresa e ha dichiarato di esser pronto a tornare a lottare per la compagnia; Kit Osbourne ha conquistato l’ultimo posto utile per il Tournament of Death ma è stato attaccato da Conor Claxton con il proposito di escluderlo per infortunio.
CZW Medal Of Valor Champion: Kit Osbourne
CZW Tag Team Champions: The REP (Dave McCall & Nate Carter)
CZW Wired Champion: Zachary Wentz
CZW World Heavyweight Champion: Maxwell Jacob Friedman
** Indy Focus **
SOLD OUT, BITCHES!
Lo show All In è andato sold out in meno di un’ora. Parola di Matt Jackson, tra gli organizzatori di uno degli spettacoli più attesi dell’anno. Un WrestleCon di una sola serata che si terrà alla Sears Centre Arena di Chicago che può ospitare la bellezza di quasi 12 mila spettatori. L’idea era venuta da un tweet di Dave Meltzer che disse: è impossibile che la Ring Of Honor possa vendere 10 mila biglietti per un evento. Cody Rhodes rispose prendendo al volo la scommessa e puntandoci: da spettacolo ROH è diventato uno show autopromosso e autoprodotto dai membri di spicco del Bullet Club.
La data dice 1 settembre 2018. Il dato dice che questo sarà il primo show fuori da quelli prodotti dalla WWE a vendere 10 mila tagliandi dai tempi della WCW. Tra i wrestler annunciati ci sono Kenny Omega, Kazuchida Okada, Rey Misterio, Pentagon Jr, Joey Janela, Fenix, Nick Aldis, Jay Lethal, Son Of Havoc e tutto il Bullet Club tra gli uomini; Chelsea Green, Penelope Ford, Tessa Blanchard, Britt Baker, Deonna Purrazzo e Brandi Rhodes tra le donne. Tra gli ospiti speciali Eric Bischoff, Bruce Pritchard, Jeff Jarrett, Scott Hall e… CM Punk! Ecco perché questa sembra l’occasione giusta per riunire tifosi provenienti da tutto il mondo per una giornata strepitosa. Il primo match annunciato vede Cody andare alla caccia del titolo NWA detenuto da Aldis.
Vince il marchio Bullet Club. I ragazzi che ne fanno parte sono decisamente popolari in tutto il mondo, vendono biglietti e merch ovunque e con il loro programma su Youtube raggiungono giornalmente 200 mila visualizzazioni. La loro forza è tale da non aver bisogno di far parte della WWE, dato che da soli riescono a guadagnare una marea di soldi ovunque, che sia in America o che sia in Giappone. L’operazione vince anche perché si sgancia da qualsiasi compagnia, pur avendo il supporto di ROH e NJPW: solo così si potranno vedere altri atleti, variando di molto il tipo di spettacolo già promosso dalle due sopracitate. Si ha la sensazione che possa essere un evento stile “Once in a lifetime”, a cui è difficile mancare. Il prezzo da pagare era alto, ma cosa succede se CM Punk dovesse presentarsi sul ring e avere a che fare col Bullet Club? Il pubblico vuole un sogno e vuole una speranza, ecco perché non è difficile rompere il maialino e tirar fuori tutti gli spiccioli conservati.
E vince Cody Rhodes. Mai amato, mai sopportato, con quel booking troppo da WWE e quella pretesa di voler superare fenomeni come AJ Styles o Kenny Omega. Non ha le stesse capacità ma in qualche modo sta facendo maggior successo. Questo show sarà la sua vittoria, la vittoria di internet ed un ritorno al passato. Le sue parole sono eloquenti: « Quando ero piccolo i wrestler erano i miei eroi. Sono cresciuto vedendo nello stesso spogliatoio mio padre Dusty, Ric Flair, Sting, Shawn Michaels, Hulk Hogan. Voglio semplicemente portare ai tifosi di oggi la stesso fermento di allora, solo basandoci su un movimento creato dai fan e non da noi. Questo show è per loro ».
All In è per noi tutti, tre mesi e mezzo passano in fretta e finita l’estate ci sarà tempo e modo per vedere quel che il Bullet Club ci ha preparato.