Cari ragazzi ben ritrovati nell’unica rubrica del panorama del wrestling italiano che si occupa delle federazioni indy d’America. Quest’oggi vediamo come sempre cosa è accaduto nello scorso fine settimana e una retrospettiva sulla BOLA, uno dei tornei più attesi dell’anno che si svolge a settembre in Pro Wrestling Guerrilla. Questa volta alla tastiera c’è Leonardo Natale!
– AAW: Pro Wrestling Redefined
La AAW ha presentato ben due show lo scorso weekend, venerdì e sabato, dove vi è stato qualche ribaltamento dei valori non da poco. Innanzitutto Jimmy Jacobs ha fatto il suo ritorno nel mondo indy presentandosi all’evento “Hell Hath No Fury” dove ha sfidato apertamente il campione assoluto Rey Fenix con un promo decisamente acceso. È poi passato all’azione nella serata successiva (“Rise of The Dragon”) dove ha attaccato il messicano dopo che questi aveva vinto un tag team match assieme a Michael Elgin. I due collideranno allo show del 25 novembre e il pubblico dell’Illinois ha mostrato di essere molto interessato agli sviluppi di questo scontro. Rey Fenix peraltro aveva difeso il titolo nella prima serata vincendo su Josh Alexander, uno dei veterani della promotion. Zema Ion è il nuovo contendente al titolo Heritage detenuto da Penta El 0 M (Pentagon Jr) dopo aver vinto un bel Six Pack Challenge, Rachel Ellering e Ivelisse invece si giocheranno il titolo femminile al prossimo show dopo aver superato il primo turno e le semifinali per l’assegnazione. Il colpaccio però lo hanno ottenuto i Besties In The World (Davey Vega & Mat Fitchett) che hanno sconfitto i campionissimi Scarlet & Graves (Dezmond Xavier & Zachary Wentz) e si sono aggiudicati per la seconda volta i titoli di coppia. I due avevano già avuto un regno di 231 giorni lo scorso anno ed ora sono riusciti a ritornarne in possesso e a metter da parte le loro (finte) divergenze. Da segnalare la nascita del team formato da David Starr e Jeff Cobb che, in due serate, hanno ottenuto due importantissime vittorie: la prima sugli OI4K (Dave Crist & Jake Crist) e la seconda sui riuniti Monster Mafia (Ethan Page & Josh Alexander). Li vedremo presto lottare per i titoli di categoria.
AAW Heavyweight Champion: Rey Fenix – AAW Heritage Champion: Penta El 0 M – AAW Tag Team Champions: Davey Vega & Mat Fitchett
** Indy Focus **
BATTLE OF LOS ANGELES: WHEN THE STARS COME TO SHINE
Ogni anno tutti i fan di wrestling aspettano il loro personale natale: Wrestlemania. Io, dal canto mio, posso dire di vivere una doppia attesa. Ogni anno, infatti, alla fine di agosto, a Los Angeles, si tiene un torneo, non una cosa da stadi pieni, ma dentro una piccola palestra. Tutto molto umile insomma, nonostante non sia tutto così in piccolo come potrebbe sembrare. La Pro Wrestling Guerrilla è il luogo dove i fan possono assistere non solo a veri e propri dream match ad ogni show proposto, ma wrestling di ogni stile (dal più hardcore al tecnico, al brawling) unito alla passione di chi è in quel ring, creando un binomio estremamente affascinante.
Qui è dove le stelle, non solo di questa compagnia, ma di tutto il circuito indipendente, vengono per mostrare al mondo di che pasta sono fatti. Grazie a questo torneo molti dei nomi che ora vediamo nei più grandi palcoscenici della disciplina si sono consacrati, anche senza vincere, ma solo partecipando. Tra i nomi che più potrebbero far capire la qualità basti citare Kevin Owens e Sami Zain, finalisti nell’edizione del 2011 nel pieno della loro faida, Roderick Strong o anche l’ex WWE Cody Rhodes. Ora, immaginatevi di avere questi, e molti altri talenti fuori da ogni immaginazione in un torneo, per decretare chi sia il migliore, perché differentemente da molti altri tornei, qui la maggior parte dei talenti è il top del top, il non-plus-ultra dei roster, il potenziale è altissimo, e la messa in atto supera ogni aspettativa.
Mentre negli ultimi anni i nomi proposti erano sinonimo di qualità, e la compagnia era sicura della loro presenza, quest’anno, con le varie partenze per la WWE, la compagnia ha dovuto ripiegare su i volti nuovi delle indy, andando a prendere un po’ ovunque, ma come sempre, prendendo bene. Tra le varie vecchie glorie come Trevor Lee, Ricochet, Marty Scurrl e Zack Sabre Jr., si uniscono i debuttanti al torneo: “Flash” Morgan Webster, Keith Lee, Dezmond Xavier e Donovan Dijak. Nella prima serata non si è assistito a grosse sorprese, chi si pronosticava avrebbe vinto il suo match, l’ha vinto, ma ciò che più dà l’idea di cosa sia la PWG è il tag match tra Keith Lee & Donovan Dijak vs Matthew Riddle & Jeff Cobb. I quattro si sono lasciati andare, mostrando tutto il loro arsenale, e raccontando una storia, anche se semplice, ma raccontandola bene. Nella prima parte del match Dijak e Lee “giocano” con gli avversari, usando la stazza (anche se tutti e quattro sono veramente enormi), lanciandoli da una parte all’altra del ring. Questo ha portato ad una frustrazione generale, i colpi si fanno sempre più pesanti, Riddle e Cobb rispondono ad ogni colpo, ma con più potenza. Alla fine il King of Bros e Cobb vincono ottenendo un’importante vittoria in vista del loro match titolato al prossimo show.
Nella seconda serata tutto scorre ancora liscio, nella terza scoppia la bomba. Keith Lee, dopo aver vinto contro Walter in un match durissimo, si scontra per l’ultima volta contro Donovan Dijak, in quello che sarà il loro miglior match in vista della partenza di Dijak per la WWE, ottenendo il riconoscimento di tutti i fan per il loro operato. Lee raggiunge la finale andando a sfidare Cobb e Ricochet. Nessuno si sarebbe aspettato la sua presenza in finale, ma battendo il debuttante Flamita, e neutralizzando il vincitore del Super Strong Style 16, Travis Banks, arriva in finale ancora una volta, come nel 2014, quando vinse proprio lui, solo che questa volta è praticamente impossibile che riesca a vincere, i suoi avversari sono 2 o 3 volte più grossi di lui, più potenti, e lo dimostrano preferendolo come bersaglio, cercando uno scontro tra giganti senza di lui. Ma Ricochet non è nuovo a questo gioco, risponde, ed anche bene, eliminando Cobb sotto gli occhi increduli del pubblico. Lee ora avrà la strada spianata, si potrebbe pensare, am così non è. Ricochet risponde ad ogni offensiva, supera ogni ostacolo e schiena Lee…1…2…3!! Ricochet scrive la storia: non solo ha battuto due wrestler con una stazza fisica non indifferente, ma è anche il primo wrestler a vincere due volte il torneo.
Sarà l’atmosfera, sarà che chi vi scrive è un blindmark della federazione, ma ogni volta che si rivede un’edizione di questo torneo, ci si emoziona come se lo si stesse guardando per la prima volta.