Ritorniamo al nostro formato classico dell’Indy City Beatdown dopo avervi raccontato quanto accaduto allo show “All In”, meritorio di una review accurata dall’inizio alla fine. Ma oggi si torna a parlare più diffusamente delle compagnie in giro per il mondo, coi loro risultati e le loro storyline.

 

  • CHIKARA WRESTLING

Iniziamo dal principio, ovvero dal weekend di All In. Non possiamo restare indifferenti al “King Of Trios”, torneo annuale della Chikara che in questi anni ha consegnato campioni di gran calibro (si pensi ai British Strong Style lo scorso anno o al Team AAA formato da Fenix, Aero Star e Drago nel 2015). Ma a differenza delle scorse edizioni, forse complice lo stesso All In, l’appeal della competizione è andata un po’ scemando, con la presenza di pochi nomi noti e tantissimi membri del roster. La particolarità è stata quella di avere tante donne sul ring, e il campione della compagnia (Mark Angelosetti) eliminato al primo turno. Ha vinto la stable riunita dei The Colony formata da Fire Ant, Green Ant e Thief Ant: la sfida finale con i Four Nations è stata meno semplice del previsto, anche perché Adam Hoffman, Jack Bonza e Nick Moretti avevano precedentemente eliminato altre squadre più quotate, segno che ci si potesse attendere persino qualche sorpresa. Il giovane allievo di Mr.Anderson, Air Wolf, ha invece vinto il Rey De Voladores battendo il britannico A-Kid mentre Mike Quakenbush ha concesso il job annuale a Madison Eagles.

CHIKARA Campeonatos de Parejas Champions: The Closers (Rick Roland & Sloan Caprice)
CHIKARA Grand Champion: Mark Angelosetti
CHIKARA Young Lions Cup Champion: Danjerhawk

  • PRO WRESTLING REDEFINED (AAW)

Bisognava sfruttare l’eco donato da All In, ed ecco che la AAW ha regalato ai propri fan la bellezza di tre eventi nel giro di una settimana. Il  primo è stato “Destination Chicago, apritosi con una sorpresona: David Starr & Eddie Kingston si sono presi i titoli di coppia ai danni dei Besties In The World che ormai viaggiavano verso il regno da un anno. Una decisione che sembrava poter premiare l’intero gruppo dei Wrstling, eppure Jeff Cobb non è stato in grado di superare ACH. Ci è riuscito invece Brody King la sera dopo, e questa vittoria sembra poter sconvolgere l’intero scenario del wrestling indy visto che King è un nome in vista anche nella PWG. Alle sue spalle sta risalendo il buon MJF e questo potrebbe aprire nuove storie nel main event della compagnia. Una storia sicuramente c’è: Jimmy Jacobs ha dimostrato a “Seize The Day” di volere il titolo assoluto e si è esibito in un violentissimo hardcore con Dave Crist, dove entrambi sono finiti per essere in una maschera di sangue. Match della serata quello che ha visto opposti i Besties ai Rascalz, Curt Stallion & Jake Something continuano ad essere imbattuti in AAW e ben presto arriverà anche per loro una chance titolata.

AAW Heavyweight Champion: Brody King
AAW Heritage Champion: Trevor Lee
AAW Tag Team Champions: WRSTLING (Jeff Cobb, David Starr, Eddie Kingston)
AAW Women’s Champion: Kimber Lee

  • EVOLVE WRESTLING

Due show della EVOLVE la scorsa settimana con una serie di storyline che sono andate discretamente avanti. Ad esempio abbiamo un nuovo tag team formato da Facade e Jason Kincaid, segno che Sapolsky ricomincerà a bookare il settore di coppia che recentemente era stato accantonato per risolvere la querelle interna ai Catch Point. Querelle che non si è chiusa: infatti Stokely Hathaway non rinuncia ad uscire dalla EVOLVE, suscitando la disapprovazione di Chris Dickinson che lo vede come primo tassello di disfacimento della stable. Sicuramente i campioni hanno avuto lo spazio che si meritavano, trovando anche nuovi contendenti: Joey Janela ha risolto la questione AR Fox ma ora si ritrova davanti un agguerritissimo JD Drake; Shane Strickland prosegue il suo percorso sbarazzandosi di un indomito Tracy Williams e non sembra avere al suo cospetto altri sfidanti di valore. Austin Theory ha risolto invece il suo feud con AR Fox battendolo in quello che da tutti è riconosciuto come “maestro vs allievo”. La presenza di Velveteen Dream invece è stata utile nei dark match dove né Theory e né Allin sono stati in grado di superarlo.

EVOLVE Champion: Shane Strickland
EVOLVE Tag Team Champions: Catch Point (Chris Dickinson & Jaka)

  • PROGRESS WRESTLING / WESTSIDE XTREME WRESTLING (WXW)

Abbiamo perso il conto degli spettacoli messi in piedi dalla Progress in Germania nel weekend di All In. Sono stati ben cinque, tutti in collaborazione con la WXW che lì è di casa. Prima serata a favore dei tedeschi: difesi tutti i titoli con successo, ma il match della serata ha visto il RingKampf superare David Starr & Ilija Dragunov in un luogo e appassionante tag match. Nella seconda serata a trazione londinese i The 198 (Morgan Webster & Wild Boar) si sono presi i due punti finali per vincere il torneo Thunderbastard e presentarsi a Wembley come l’ultimo team ad arrivare sul ring, aumentando le proprie quotazioni per essere nuovi campioni di coppia. Dopo esser stato costretto al no contest contro Chris Brookes da una pattuglia di atleti WXW, Walter è riuscito a difendere il Progress Title nella terza serata dall’attacco di Zack Gibson mentre Jinny si è confermata campionessa ai danni di Killer Kelly. Quarta serata di sorprese invece nello show interamente WXW che ha incoronato la nuova Women’s Champion in Melanie Gray in seguito all’infortunio di Toni Storm che aveva lasciato vacante la cintura. Absolute Andy si è confermato ai danni di Dragunov mentre i Monster Consulting sembrano imbattibili al top della categoria di coppia. Nell’ultima serata pochi ma precisi match firmati Progress: Aussie Open e i Calamari Catch Point hanno guadagnato due punti per il Thunderbastard Series, Jinny ha mantenuto la cintura femminile e i British Strong Style sono apparsi per un match di livello contro i The 198 e Avalanche.

PROGRESS Atlas Champion: Doug Williams
PROGRESS Tag Team Champions: Bandido & Flamita
PROGRESS Women’s Champion: Jinny
PROGRESS World Champion: WALTER

WXW World Heavyweight Champion: Absolute Andy
WXW Women’s Champion: Melanie Gray
WXW Shotgun Champion: Bobby Gunns
WXW Tag Team Champions: Monster Consulting (Avalanche & Julian Nero)

** Indy Focus **

Il Gioco è Cambiato Definitivamente

Ora non si può girare il viso dall’altra parte. Per diverso tempo, i fan hanno fatto finta che la Game Changer Wrestling non esistesse, che fosse solo una prosecuzione pazza della CZW e della ECW, senza senso e con spregio del pericolo. Sono passati quasi vent’anni da quanto Brett Lauderdale mise in piedi la Jersey Championship Wrestling e quasi tre da quando l’ingresso in società di Danny Demanto (grande ex wrestler CZW) ha rovesciato la prospettiva, cambiato nome e attirato pubblico.

Sono passati da show con più match che spettatori a show dove devono decidere quale arena più grande prendere. Quando Lauderdale e Nick Gage si introdussero sul ring di Cage Of Death della CZW narrando come il “gioco” fosse cambiato definitivamente, molti pensarono ad uno scherzo. DJ Hyde si infuriò moltissimo ma non aveva un argine sicuro con il quale contenere la piena: oggi la GCW è quello che CZW ha cercato di raggiungere ma non vi è riuscita. Cioè una compagnia che fa ultraviolent, fa hardcore, fa trash e attira pubblico. Hai voglia di vedere le differenze? La CZW raduna dalle 150 alle 300 unità a show, la GCW le 300 persone le mette insieme in maniera costante e spesso supera ogni previsione arrivando a 500. Cambia anche la presentazione: arene luminose, schermi fighi, luci colorate, un pubblico partecipe e interessato. Una brutta gatta da pelare per qualunque altra promotion americana.

Dagli invitational di John Zandig e Nick Gage sono passati alle trashate pop di Joey Janela e alla voglia di tecnicismo puro di Matt Riddle. In particolare “The Bad Boy” ha dato una mano fortissima alla compagnia permettendole di veicolare la propria presenza sia durante i weekend di Wrestlemania che durante l’anno. Cosa attira di più gli occasionali? I nomi del passato. Ma basta così? No, deve esserci un legame e deve esserci un impianto di card che supporti quei nomi. Le persone devono dire “che figo!” e tornare la volta successiva con altri amici. E così sono arrivati Jim Duggan, i The Steiner Brothers, Savio Vega, Gangrel, Shane Douglas, Marty Jannetty, Dan Severn, Juventud Guerrera, Scott Norton, Miedo Extremo, Ciclope, e tutti grandi nomi ultraviolent della vecchia CZW.

Ma il gioco stava cambiando e l’esplosione quest’anno è stato di natura importante. Potersi permettere durante il weekend di Wrestlemania nomi come Minoru Suzuki, The Great Sasuke, Mike Quakenbush, PCO, Pentagon Jr e decidere una battle royal dove a vincere è l’uomo invisibile, capite bene che è o da geni o da pazzi. E forse questi ragazzi stanno mescolando le due cose cogliendo il risalto dei fan che piano piano stanno diventando sempre più numerosi. Lo show “Joey Janela’s Lost in New York” è stata la goccia finale, la celebrazione di un percorso preciso, perfetto, con l’ultima data di Riddle nelle indy prima della apparizione in quel di NXT, il debutto di Marko Stunt e l’ennesima scelta sensazionale di Janela che chiama al suo cospetto una leggenda come Hakushi. E questi continuano ad espandere i propri orizzonti, il New Jersey è la casa madre ma negli ultimi tempi hanno toccato l’Illinois, la Louisiana, New York e ben presto sbarcheranno in California. Insomma, tutto quello che la CZW non riuscirà mai a raggiungere.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.