Cari amici dell’Indy City, rieccoci con una nuova edizione della nostra amata creatura riguardante le indy. E se di indy dobbiamo parlare, eccoci nei sentieri del passato, visto che oggi ripercorreremo le gesta di una realtà che durò appena una stagione televisiva.

 

PRO WRESTLING REDIFINED (AAW)
Ci eravamo lasciati con Sami Callihan vincitore del Jim Lynam Tournament, ed ora impegnato in un sanguinoso feud contro il campione Brody King. Così è stato anche nello show “Austin 3:16”, dove King ha vinto il suo tag team match assieme al compare Jimmy Jacobs contro Callihan e Darby Allin. Sami ci sta provando in tutti i modi, ma pare proprio che Brody sia un ostacolo insormontabile, allora vedremo cosa si inventerà per il title match in arrivo. Dopo diverso tempo abbiamo visto la difesa del titolo Heritage da parte di Trevor Lee contro Swann, mentre i Besties in The World continuano la loro rincorsa verso un rematch per i titoli di coppia regolando gli Extra Talented. Dietro si muovono Myron Reed e Ar Fox, così come ACH manda un chiaro segnale per il main event superando Eddie Kingston. Bene Curt Stallion nella sfida tra giovani prospetti contro Paco e Stephen Wolf.

AAW Heavyweight Champion: Brody King
AAW Heritage Champion: Trevor Lee
AAW Tag Team Champions: WRSTLING (Jeff Cobb, David Starr & Eddie Kingston)
AAW Women’s Champion: Kimber Lee

CHIKARA WRESTLING
Abbiamo dovuto attendere cinque mesi ma finalmente ce l’abbiamo fatta: i titoli di coppia sono stati difesi. E i The Closers si sono confermati al top della categoria battendo nuovamente i The Beast Warriors (Oleg The Usurper & The Proletariat Boar Of Moldova) dopo averli superati diverse volte in alcuni 3 Vs 3. Ed ora, alle spalle, stanno rinvenendo Cornelius Crummels & Sonny Defarge, che tutto vogliono, soprattutto quei titoli sfuggiti nel passato. L’ex campione Coronado è ripartito battendo Cam Carter, Danjerhawk si è trovato a soccombere con Penelope Ford nel match contro i riuniti FIST (Icarus & Tony Deppen), gran gazzarra nel six men tag tra Blanche Babish, Jeremy Leary & Lucas Calhoun da un lato e i The Proteus Wheel (Callux The Castigator, Frantik & Volgar) dall’altro finito in no contest.

CHIKARA Campeonatos de Parejas Champions: The Closers (Rick Roland & Sloan Caprice)
CHIKARA Grand Champion: Mark Angelosetti
CHIKARA Young Lions Cup Champion: Danjerhawk

** Indy Focus **

TI RICORDI DELLA WRESTLING SOCIETY X?

Davvero, ti ricordi della Wrestling Society X? Nel 2006 Kevin Kleinrock e Houston Curtis crearono un piccolo progetto da trasmettere su MTV che avrebbe dovuto competere con la WWE. Come? Innanzitutto mettendo nel roster i migliori atleti indy del tempo, un po’ di sorprese ogni puntata, tanto overbooking ed una location “strana”, diversa dalle arene a cui siamo sempre stati abituati. Al tempo la TNA cercava di sbocciare in volo, la Ring Of Honor non aveva ancora un accordo tv nonostante la tanta qualità.

Kleinrock e Curtis assunsero un po’ di ex creativi WWE, misero dentro un po’ di atleti conosciuti come Vampiro, X-Pac, New Jack, Matt Sydal, Justin Credibile al fianco di potenziali future star come Tyler Black (oggi Seth Rollins), Jack Evans, Scorpio Sky, Joey Ryan, Jimmy Jacobs. Non riuscirono a convincere altre star come Terry Funk, Neville e Austin Aries. Quest’ultimo, previsto al fianco di Teddy Hart, rifiutò categoricamente di trovarsi al fianco del canadese, ritenuto troppo “pericoloso” sul ring (alla fine Hart venne associato a Matt Cross). 

La location era una sorta di bunker con pochi spettatori e tanto spazio per proporre azioni spettacolari. Aprirono le danze Sydal e Evans in un grandissimo match da pesi leggeri, seguì una caotica Rumble vinta da X Pac e Vampiro, che si guadagnarono il contratto valevole per un match titolato al neo titolo WSX. Il programma durava in tutto mezz’ora compresi stacchi pubblicitari, annessi e connessi. Venne subito mostrato un po’ quelli che sarebbero stati gli ingredienti, con scene assurde tra palle di fuoco, elettrodi, e varie amenità. Si cercava di attirare un pubblico diverso, che si stava già allontanando dalla WWE e voleva provare altri brividi: fu un flop pazzesco nonostante una discreta partenza negli ascolti. 

MTV cancellò la serie dopo le canoniche dieci puntate, avendo già mozzato le aspettative del programma spostandolo diverse volte d’orario. L’ultima puntata andò in onda addirittura all’1.30 di notte, senza che nessuno potesse vederla sul serio. In giro è presente un dvd chiamato “Wrestling Society X: The Complete First (and Last) Season” in cui è possibile recuperare tutto. Forse è proprio grazie a questo prodotto che questa creatura non è mai stata realmente dimenticata, tanto da tornare alla mente quando qualche anno fa ha debuttato Lucha Underground con un modello molto simile, sebbene adattato alle “origini” messicane. 

«La mia intenzione era quella di unire fan di wrestling e fan del punk rock» ha ammesso lo scorso anno a Rolling Stone l’ex produttore Kleinrock. Ammise anche che il nome originale sarebbe dovuto essere Rancid Wrestling Federation, in onore della sua band punk preferita. «MTV ci diede 3 milioni e mezzo di dollari per produrre la serie. Ma ci mise una marea di richieste e paletti. La WSX non uscì come avrebbe dovuto. La mia intenzione era quella di unire un po’ di ragazzi giovani, pesi leggeri, in match spettacolari. Invece dovemmo ramificare diversamente il roster e perdemmo la sfida».

Ammise anche che furono costretti a mettere in pratica le idee più assurde senza avere nemmeno la concezione reale di come sarebbero potute andare in onda. Ad esempio il Piranha Death Match e l’Exploding Steel Cage furono troppo per tutti, organizzatori e telespettatori. Nessuno era preparato a vedere e provare due cose così, rese in qualche modo verosimili. Ma di certo gli atleti si divertirono, e alcuni di essi (Matt Cross, Vampiro, Mesias, Jack Evans) si sono poi ritrovati a condividere un programma simile come Lucha Underground. Segno che le buone idee non naufragano mai.

Giornalista professionista ed esperto di comunicazione, dal dicembre del 2006 è redattore di Zona Wrestling. Negli anni è stato autore di rubriche di successo come il Pick The Speak, Wrestling Superstars, The Corey Side, Giro d'Italia tra le fed italiane, Uno sguardo in Italia, Coppa dei Campioni, Indy City Beatdown e tante altre. Il primo giornalista in Italia ad aver parlato diffusamente di TNA ed AEW su un sito italiano di wrestling.