Edizione un po’ particolare questa per l’Indy City che saluterà come si deve il buon WALTER, da poco passato in WWE. Una perdita importante per l’indy wrestling mondiale che, dopo le recenti defezioni di Riddle e Lee, sembrava aver trovato il nuovo messia. Troppo forte il potere economico e attrattivo dei McMahons che hanno messo a segno un nuovo colpo.

PROGRESS WRESTLING

Voce del verbo: può succedere di tutto. Ed è davvero successo di tutto in quel di “Chapter79” andato in scena di lunedì a Camden. E il “di tutto” lo potete vedere nella foto qui sotto: William Eaver, Chuck Mambo, Drew Parker e Spike Trivet hanno formato una stable di giovani virgulti pronti a prendersi la Progress. Come? Andando a “punire” coloro che hanno fatto grande la compagnia in questi anni. Il primo è stato Jimmy Havoc, sta portando avanti da tempo una faida con questi ragazzi ed ha combattuto degli hardcore match non andati bene. Il secondo ed il terzo sono stati Eddie Dennis e Mark Haskins, dopo che Dennis aveva fatto un altro passetto verso il main event battendo il più titolato avversario. Dove porterà questo gruppo? Non si sa, sicuramente però è il cambio di rotta che si attendeva da tempo. Da segnalare lo straordinario opener tra Jordan Devlin e Mark Andrews, col primo che si prende un’altra vittoria e chissà che non stiano pensando di farne un nuovo campione. Gran finale con Travis Banks e David Starr: l’australiano vince ma ha dovuto sudare le proverbiali 7 camicie per riuscire a tornare al top.

PROGRESS Heavyweight Champion: WALTER
PROGRESS Women’s Champion: Jinny
PROGRESS Atlas Champion: Trent Seven
PROGRESS Tag Team Champions: Aussie Open (Kyle Fletcher & Mark Davis)

BEYOND WRESTLING

Si va di tornei per la Beyond, che dà tanto spazio ai tag team col “Tournament of Tomorrow”. La finale è stata emozionante: i Beaver Boys (Alex Reynolds & John Silver) e gli Hot Wheelz (Tracy Williams & Wheeler Yuta) hanno messo in gioco un match tremendo, lungo e spottoso. Hanno vinto i primi al termine di una rincorsa enorme passata attraverso gli Aeroform, Mike Verna & Rex Lawless e gli Vikings War Party. Nel mezzo la precoce eliminazione (al primo turno) dei Doom Patrol di Chris Dickinson e Jaka, il ritiro per infortunio dei Milk Chocolate, la vendetta di Stokely Hathaway su Colt Cabana, Orange Cassidy nuovo contendente al Powerbomb tv title di Tracy Williams.

WRESTLECADE 2018

La WrestleCade si propone generalmente uno o due volte l’anno. E generalmente non propone show particolarmente belli ma sicuramente interessanti per la mole di nomi conosciuti che fa salire sul ring. Ad esempio nel main event Nick Aldis ha confermato il suo secondo regno da campione NWA superando Jack Hager (meglio conosciuto come Jack Swagger in WWE o Jack Strong in Lucha Underground), Caleb Konley ha conservato il titolo AML in un match con la scala che prevedeva tra gli altri anche Mil Muertes e Psichosis mentre l’ex campione di coppia TNA Crazzy Steve ha chiuso in una bara Vampiro in quello che è sempre stato il suo match preferito. Street Fight pericoloso e avvincente quello che ha visto Taya Valkyrie superare Penelope Ford mentre niente da fare per i veterani Juventud e Ultimo Dragon al cospetto di PJ Black e Johnny Impact.

** Indy Focus **

E ANCHE WALTER SE NE VA A STAMFORD

Tredici anni sui ring di mezza Europa. Poi il boom, la chiamata in America e Giappone, i match a cinque stelle e le vittorie titolate. Infine la WWE. Il cerchio si chiude definitivamente, nonostante l’austriaco abbia cercato di contenere questo pressing asfissiante dei McMahons, alla ricerca di un lungagnone che negli Stati Uniti sta venendo a mancare di anno in anno. Ma non è un lungagnone qualsiasi: mena come un fabbro, ha carisma, presenza, moveset e sa pure volare (celebri i suoi front dropkick).

Ha iniziato a piccoli passi nel 2005. L’unico modo per allenarsi bene però era volare verso la vicina Germania dove la wXw aveva già una academy di primo livello, show con ospiti famosi provenienti dalla Ring Of Honor e dalla Giappone. Ha seguito tutta la trafila, ma quell’altezza e quel fisico non potevano passare inosservati. E nemmeno la sua dedizione al lavoro, all’allenamento, alla voglia di apprendere. Diventa il più fedele wrestler della compagnia, e nel giro di un anno viene persino chiamato dalla NOAH per far parte di alcuni suoi show. È solo il 2008, ha debuttato un anno prima in Germania ed è ben lontano dalle gesta dei giorni nostri.

Tra il 2010 e il 2012 è già campione Unified in wXw per due volte dopo aver sconfitto Zack Sabre jr e Daisuke Sekimoto. Il suo secondo regno dura 383 giorni collezionando ben undici difese. Nel 2014 il suo match con Tommy End accende i sogni dei tifosi europei, Walter aggancia per la terza volta il titolo massimo e lo traghetta verso l’era di Bad Bones. Dimostra nel contempo di non aver bisogno di titoli, e così per due anni si prodiga nel mandare over gli avversari e di creare un proprio brand. Riduce la propria presenza in giro per l’Europa e diventa anche allenatore a tempo pieno della academy tedesca. Dalla sua esperienza e dalle sue qualità nasce una nuova generazione di atleti che al momento sta dando molte soddisfazioni in wXw.

Il 2016 è l’anno dei RingKampf. Il suo significato è semplicemente quello di “Wrestling” e i membri propongono da subito uno stile riconoscibile, sia nei gesti che nell’abbigliamento. Ne fanno parte WALTER, Axel Dieter Jr, Axel Tischer e il manager Jakobi. Quando Tischer decide di firmare per la WWE nello stesso anno, la wXw recluta Timothy Thatcher ed è un boom di adesioni. Diventa un marchio di successo che lancia prima Dieter come campione Unified e poi WALTER e Thatcher come campioni di coppia. Il brand viene esportato in Inghilterra e negli Stati Uniti con un successo clamoroso, in particolare in Progress e in Evolve questi ragazzi fanno ballare le mani dei tifosi.

Quando Dieter se ne va in WWE, molte compagnie decidono di puntare forte su WALTER. Vince nell’ordine: Atlas Title e World Title in Progress, PWG Title, OTT World Title e l’ Internet Title in Defiant. Mette in fila match da paura contro Matt Riddle, Keith Lee, Timothy Thatcher, Bobby Gunns, Zack Sabre Jr, Ricochet, Darby Allin, Jeff Cobb, David Starr, Jordan Devlin, Tyler Bate, Ilija Dragunov, Will Ospreay e PCO. I suoi regni sono lunghissimi e costellati di grandi match, spesso lunghi, dove non esiste il risparmio. Ci mette l’anima e capitalizza tutto quello che gli passa sotto casa. Il 2018 è il suo anno.